La mia scomparsa è invece dovuta al lavoro…voi mi leggete ma io non sono dove pensate che sia, nella ridente e gaudente Bologna…sono via per lavoro, precisamente a >Dresda…mai vista prima quindi sono anche contenta di questa trasferta anche se mi sono giocata il giorno do festa di ieri ^.^
Ma veniamo a noi…oggi taralli pugliesi…forse!! si forse perchè non avendo origini pugliesi e neanche parenti lontani pugliesi non ne sono mica sicura. Capita però che da qualche mese lavori da noi un ragazzo di Bari (barese purosague) e dopo le feste di Pasqua ci abbia portato da assaggiare dei taralli preparati da sua madre.
Ovviamente…buonissimiiiiii!!! e voi che io non mi metta a cercare di riprodurli?!??? eccertocheno!!!
Il purosangue sopracitato non conosceva proprio bene la ricetta della sua mamy ma si ricordava alcune cosucce (tipo c’è il vino, c’è della semola, bisogna farli prima bollire nell’acqua). Quindi sono partita da questi indizzi e gira che ti gira sono cascata su questa ricettina della nostra Gaia.
Dalla foto sembravano proprio simili a quelli che avevo avuto la fortuna/piacere di mangiare…quindi mi sono lanciata e li ho fatti. Solo due differenze: la forma (la mamy li aveva fatti come vedete nella foto…arrotolati tipo collanina) e l’assenza dei semi di finocchio. Per il resto ho seguito pari pari la ricetta.
Procedimento
In una coppa versare le farine e il sale, mescolare.
Aggiungere olio, vino e acqua, impastare ben bene, ottenere un panetto liscio ed omogeneo, lasciar riposare per mezz’ora.
Formate due lunghi bastoncini di pasta spessi come una matita e attorcigliateli insieme come una treccia. Tagliateli a pezzi lunghi circa 15 centimetri e richiudete ciascun pezzo a ciambella.
Nel frattempo porre su fuoco una pentola d’acqua, al bollore tuffare un pò per volta i taralli, venuti a galla, pescarli con una schiumarola, disporli su di un piano coperto di canovacci in cotone privi di ogni tipo di profumo. Lasciarli asciugare per circa 8 ore.
Trasferirli su di una teglia foderata di carta da forno, infornare a 180° fino a doratura corposa.
Dopo il raffreddamento, conservarli (non credo riusciate a farne avanzare qualcuno) in un sacchetto di plastica.
Francesca says
Un bacio Ele e buon lavoro, allora!!!!!
Ale says
Devono essere buonissimi! 😉
Mary says
Buoni , la mia amica li glassa.
saltandoinpadella says
ho letto che possono essere anche glassati. Mai assaggiati però
Stefania Orlando says
Deliziosi!
E buona trasferta 🙂
marifra79 says
Hanno un aspetto meraviglioso!!! Buon lavoro un abbraccio!!
La cucina di Esme says
Ottimi e bellissimi!
buon lavoro
Alice
Federica says
Ecco risolto il mistero della sparizione! E io che ti facevo in vacanzina all’Elba invece, tanto per prolungare il week end “di corsa” con un bel ponte!
Gaietta non delude mai, avevo salvato anch’io questa ricettina ma ancora ho avuto tempo di provarla. Oltre ad avermela ricordata, m’è venuta pure la tentazione di aggiungerci una spolverata di peperolicchio!!! Buona trasferta, un bacione
Patapata says
che buoni gli scaldatelli!!!! i miei preferiti sono al peperoncino, ma quelli al finocchio sono da tutti-i-giorni (e tutte le ore… la nostra rovina!!)
dolci a ...gogo!!! says
Questi taralli sono una tentazione e cosa darei per sgranocchiarli uno dopo l'altro…ecco dove eri sparita… va be c' un nuovo ponte in arrivo e per questo relax totale mi raccomando!!baci,imma
Nelly says
Fighissimi questi scaldatiell'! Come direbbero i miei nonni! 🙂 sei stata bravissima a fare questa ricetta!
In bocca al lupo per il lavoro in Germany! 🙂
Baci
Nelly
Günther says
confesso di averli mangiati spesso ma mai fatti, mi hai dato un incentivo
Acquolina says
ma dai! ci andrò in vacanza (im un giro con altre città) tra poco! se hai qualche consiglio dimmi pure (cibo e musei, se hai avuto tempo).
i taralli ti sono venuto benissimo!
baci 🙂
Betty says
aaaaahhhhhh io li adorooo!!! e, guarda il caso, anch'io ero alla ricerca della ricetta per farli.
mia mamma ne fa un tipo che chiama "con l'acqua" e sono leggermente diversi ma lei li cuoce nel forno a legna e io non mi azzardo a riprodurli in questo di casa chi sa cosa ne possa venir fuori :S
intanto ne prendo qualcuno dei tuoi, posso?
baciiiii.
Alda e Mariella says
Mi piacciono tantissimo anche se non li ho mai fatti! Intanto ne assaggio qualcuno dei tuoi! Complimenti, hanno un aspetto delizioso!
Un abbraccio!
Valentina says
davvero sfiziosissimi!!
pâtes et pattes says
Innanzitutto la foto è bellissima ed anche i taralli! A me piacciono tantissimo, quindi li rifarò ovviamente i miei non saranno così perfetti! Ma Maggie non ti ha aiutato con le sue zampotte? Complimenti per la corsa all'Elba, per quello ti ammiro ancor più che per i taralli, perchè ci va una costanza e determinazione incredibile. Non ho ancora finito ora veniamo al tuo viaggio; Dresda sono sicura ti conquisterà, unico inconvieniente di alcune città tedesca che sono in gran parte ricostruite a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Aspettiamo resoconto! Baciotti e ronron Helga e Magali
Puffin says
ciao cara, devono essere buonissimi!!!Complimenti anche per le foto sempre bellissime 🙂
baci, buon we
le mezze stagioni says
che belli!!! Questi appena posso li rifaccio!!!! Grande!!! Notte cara! un bacio!
Giovanna says
chiamali come vuoi ma sono fantastici
Terry says
Porca paletta!!!! ti son venuti perfetti!!! bravissima!!!! Immagino la bontà e la soddisfazione!!! Bacioni
Semplicemente Buono says
Sicuramente sono buonissimi!!
Il tuo blog è veramente molto bello, se hai tempo passa da noi, ci farebbe davvero piacere!
Ciao
Elisa e Laura
Semplicemente Buono
I SOGNI DI CLAUDETTE says
Buoni….che ricordi!!!! ciao da Claudette