Ieri mattina ci siamo alzati con un “ohhhhhh”. Fuori c’era un bellissimo sole appena spuntato. Aria tersa, una luce pazzesca grazie al meraviglioso matrimonio tra neve e sole. Bellissimo. Tempo mezz’ora e siamo passati a un “ahhhhh ecco”. Una nebbia che non vi dico, una roba pazzesca, non si vedeva oltre qualche metro.
Ma in fondo non è che la cosa mi abbia poi disturbato più del dovuto dato che comunque avevo in programma di mettere le mani in pasta. C’era una ciotola con un amico lievitato che mi aspettava in frigo.
Dopo tanti dolci oggi torno al mio più grande amore, il pane. Amo fare il pane in casa, amo il profumo che si spande per casa, amo il momento del taglio. L’eccitazione di vedere come è venuto. Il pane ha bisogno di tempo, va curato e coccolato, devi seguire suoi tempi non i tuoi. Ho fatto tanti pani, ma ancora adesso tutte le volte che ne taglio uno provo un misto di paura, attesa, eccitazione.
Questo pane è il risultato di un gradito regalo, due pacchetti di farina di semola Senatore Cappelli. Volevo una ricetta che rendesse onore a questa meravigliosa farina quindi mi sono affidata ad una vera maga dei lievitati, la mitica Terry. I suoi pani sono sempre da urlo. Li adoro. So che la conoscete tutti, ma se per caso non è così vi consiglio di correre a vedere il suo bellissimo blog.
Volevo mantenere la farina in purezza, quindi una pagnotta di sola semola. Quindi ho seguito la ricetta della pagnotta tutta semola, sostituendo la pasta madre con lievito di birra.
Ebbene si, lo ammetto il mio adorato licoli, che mi aveva regalato tante soddisfazioni, è defunto durante le vacanze di natale. Purtroppo le vicissitudini familiari che abbiamo vissuto non mi hanno permesso di occuparmene e lui si è sentito troppo trascurato. Ma appena riesco a procurarmi della pasta madre ci riproverò.
Ma torniamo a noi. La ricetta sembra complicata e lunga ma non lo è affatto. Si deve solo partire il giorno prima con l’impasto a caldo, e poi fare lievitare in frigo tutta la notte. Per il resto non c’è tanto altro da fare. L’unica modifica che mi sono permessa di fare è stato aggiungere delle olive nere. La sua ricetta prevede l’uso del bimby ma si può fare benissimo anche a mano come ho fatto io.
Che dire, una bella crosta croccante con una mollica morbida e fragrante. Perfetto sia in purezza che spalmato con formaggio cremoso, o magari bruschettato per un aperitivo. Favoloso! Grazie Terry per la ricetta 😉
Pane tutta semola alle olive
Ingredienti per l’impasto a caldo
140 g di acqua bollente
70 g di semola di grano duro Senatore Cappelli
10 g di malto diastatico
Ingredienti
2 g di lievito di birra
400 g di semola di grano duro Senatore Cappelli
200 g di acqua
10 g di sale fino
30 g olive nere
Procedimento
Versare i 70 g di semola e il malto in una ciotola, mischiare. Portate a ebollizione l’acqua. Versare il composto di semola e malto e mescolare con una spatola. Lasciar riposare dalle 3 alle 6 ore, coperto.
Passato il tempo, sciogliere il lievito di birra nell’acqua (i 200 grammi), versare questo composto sopra l’impasto a caldo e mescolate con una spatola cercando di dare delle pieghe in ciotola. Poi aggiungere la semola, le olive e il sale. Impastare dando delle pieghe di tipo 2 fino ad avere un impasto bello elastico. Formare una palla con l’impasto e metterlo a lievitare in una ciotola. Mettere la ciotola in frigo per tutta la notte.
Rovesciare l’impasto sul piano leggermente infarinato, formare un rettangolo e fare una piega a tre, girare di 90° e fare un’altra piega a tre. Chiudere arrotondando l’impasto e spolverizzate la superficie con la semola. Poggiate su un tagliere con carta forno, coprire con uno strofinaccio umido e far lievitare.
Accendere il forno al massimo della potenza, con all’interno la teglia o la placca che intendete usare per la cottura del pane. Farla scaldare per bene. Quando è rovente, con l’aiuto della carta forno fate scorrere la pagnotta sulla placca, facendo molta attenzione a non scottarsi. Praticare dei tagli a piacere e infornare nella parte più bassa del forno.
Abbassare la temperatura a 220° dopo 10 minuti. Dopo 20 minuti, alzare al centro la teglia e abbassare a 200°. Cuocere per altri 20 minuti e poi posizionare il pane direttamente sulla griglia, togliendo la teglia da sotto. Cuocerà meglio. Se piace la crosta, accendere la funzione ventilato e finire di cuocere. In tutto ci vorrà 50/60 minuti, dipende dal vostro forno. Sarà pronto quando battendo sul fondo, suonerà a vuoto.
Porto questo pane da Sandra per le sue ricette itineranti.
sandra says
TANTE SODDISFAZIONI, SI!!
inserisco nella raccolta, grazie Elena!
Elena Gnani says
Grazie mille tesoro. Buona giornata
Serena says
ecco cosa preparavi ieri , bellissimo Elena complimenti
Elena Gnani says
Grazie tesoro, si stavo impastato questa bella pagnottona
Simo says
E’ favoloso davvero!
Io coi pani sono una frana, solitamente non mi lievitano mai bene e non so assolutamente il perchè 🙁
sei bravissima, complimenti <3
Elena Gnani says
Bah ti dirò che io ne ho fatti tantissimi e comunque qualche volta non vengono neanche a me. Dipende da tantissime cose, dalle farine ma anche dal clima.
Serena Grossi says
Ovviamente a me non riuscirebbe mai e trovo la dedizione che metti in queste ricette a lungo termine assolutamente encomiabile
Elena Gnani says
Alla fine non è che si debba fare chissà che, la magia la fanno i tempi di riposo.
Francesca says
Bellissimo iniziare la settimana con un pane… grande, di aspetto invitante, ben cotto, genuino, verace! Sembrerà strano, ma tra le tante farine che ho, già provate, questa del Senatore Cappelli è ancora intatta nel suo barattolo… da tempo medito di usarla, quante volte ci guardiamo quando apro la dispensa…
Il primo istinto, adesso, è di portare dell’olio ottimo pugliese e fare bruschette su bruschette… gustare così il pane, nella sua forma più semplice e naturale, quando emerge tutto il suo sapore! Terry è maestra, è vero… mi piace ti sia affidata a lei, un bel mix di mani e menti… 🙂
Elena Gnani says
La bruschetta è la prima cosa a cui ho pensato. E sono fortunata perchè ho a casa una latta di olio pugliese doc, comprato dal fidanzato di mia cugina che lavora la ed è andato proprio al frantoio a comprarlo. Mi ha portato tanti bei regalini, l’olio, la farina di grano arso e altre cosette 😉
Melania says
La uso per lavoro questa farina ultimamente e devo dire che di soddisfazioni me ne regala parecchio! C’è infinigo amore coi lievitati. Vederli crescere lentamente per tirarne fuori qualcosa di buono. Prenderei giusto una fetta per metterci su i pomodori secchi siciliani, un filo di olio e la bontà è assicurata!
Terry è mitica coi lievitati, la immagino in una full immersion con le colombe!
Bravissima tu!
Elena Gnani says
Tu sei una buongustaia 😉 mi piace molto la tua proposta di degustazione
Natalia says
Ti capisco, anche io faccio il pane 2.3 volte a settimana ma ogni volta che lo taglio mi sento sempre incuriosita ed emozionata.
Bellissimo questo pane.
Baci
Elena Gnani says
Che brava che sei, io riesco a farlo solo una volta a settimana. Durante la settimana non riesco a trovare il tempo
Ipasticciditerry says
Ma grazie a te della fiducia e delle belle parole! Sai che io non credo di essere chissà che, diciamo che me la cavo. Io, come te, metto un ingrediente assolutamente indispensabile: la passione. È quella che ti stimola a impastare e capire quando un pane è pronto. Stupendo Elena, davvero stupendo. Buona settimana e speriamo che il tempo abbia finito di fare le bizze.
Elena Gnani says
Beh tu comunque hai una bella esperienza in fatto di panificazione. Hai esperienza di tutto, ma di pane ne sai veramente a pacchi 😉
Laura De Vincentis says
Hai fatto un pane semplicemente meraviglioso! Si mangia con gli occhi! Un bacio
Elena Gnani says
Grazie mille, ma il merito è della ricetta di Terry
zucchero farina says
un pane così è perfetto in qualsiasi orario! complimenti davvero
Elena Gnani says
Grazie mille tesoro. Buona settimana
Federica says
magnifico questo pane O_O complimentissimi!! 😛 😛
Elena Gnani says
Grazie Federica, detto da te è un bel complimento
zia Consu says
Complimenti Elena! Questo pane ha un aspetto golosissimo e non oso immaginarne il profumino 😛
Elena Gnani says
Grazie tesoro. Detto da te che sei una maga dei lievitati è un gran bel complimento
Mile says
Eh Elena, è una meraviglia. Io nei confronti del pane ho una ammirazione quasi reverenziale e un gran rispetto per quello che il pane significa. Farlo non è per niente – ma proprio per niente – facile.
E quando lo vedo sfornare in tutta la sua bellezza, mi emoziono quasi.
Bravissime tu e Terry e tutti quelli che riescono a fare dei pani profumati e lenti assecondando il ritmo della lievitazione. Un bacio a te!
Elena Gnani says
Non sempre mi vengono così bene, puoi seguire sempre la stessa ricetta ma ottenere risultati diversi. E’ un’alchimia tra farine, lievito, liquidi, e anche condizioni climatiche
Silvia says
Questo pane è spettacolare! Io Terry non la conosco e colgo l’occasione per andarla a trovare! Un pane così mai l’ho fatto ancora, di sicuro dovessi provarci verrei qui a far tesoro di questa ricetta! Chissà che bella la tua Bologna innevata!! A presto
Elena Gnani says
Si ti consiglio davvero di andare a sbirciare il suo blog perchè le sue ricette sono tutte favolose ed assolutamente collaudate. Bologna sarebbe anche bella con la neve, ma il traffico poi rovina tutto purtroppo
fimère says
j’aime beaucoup le pain aux olives le tien est magnifique bravo
bonne soirée
Elena Gnani says
Grazie mille tesoro. Buona giornata
Andreea says
Bellissimo il tuo pane e si sa, fatto in casa è anche molto buono. Complimenti a tutte due !
Elena Gnani says
Grazie mille. Il pane fatto in casa ha un sapore diverso 🙂
Luisa Napolitano says
E’ da provare!
Elena Gnani says
assolutamente si!
Tatiana says
Che bello che è! Adoro il pane fatto in casa eppure è una cosa che non mi riesce di fare bene, né con il lievito né con la pasta madre, continua a venirmi pesante come un mattone, quindi non mi resta che ammirare incantata la tua pagnottona!
Un abbraccio 🙂
Elena Gnani says
Ma dai non ci credo, forse è un problema di come/dove fai lievitare l’impasto. Hai provato con il lievito di birra secco? io mi trovo bene
Tatiana says
Altroché, è quello che uso più spesso e ci provo da anni, ma niente da fare…immangiabile.
Tatiana says
Mi sa che è sparita la risposta (o sono in spam?), vabbè riscrivo dai: il lievito secco è proprio quello che uso da anni, ma niente da fare, l’impasto viene bello gonfio, poi inforno ed esce duro, pesante ed immangiabile. E ci provo da tanti di quegli anni che mi sono arresa.
Elena Gnani says
Ma che strano. Quindi ti lievita bene ma poi in cottura diventa pesante? forse è un problema del tuo forno. Usi ventilato o statico? a che temperatura?
Tatiana says
Ho provato in tutti i modi, ho pure cambiato forno nel frattempo, ho seguito tutte le indicazioni datemi al corso frequentato, ma zero… da buttare! Ho usato anche il sistema della pentola di acqua all’interno del forno, insomma ho provato in qualsiasi modo, ho cambiato farina, ne ho provate anche delle più care, ma proprio non è per me.
Elena Gnani says
Ma dai che strano. Non mi è mai capitata una cosa del genere. Sembra una magia nera 😉
Tatiana says
Ah ecco, è ricomparsa…ahahah…il pc mi fa gli scherzetti!
speedy70 says
Un buon pane rustico, brava!!!
Elena Gnani says
Grazie tesoro
Paola says
Vedere il tuo splendido pane mi ha fatto venire voglia di ricominciare a farlo. Ultimamente è un’abitudine che ho perso purtroppo.
Elena Gnani says
Io cerco sempre di farlo nel fine settimana. Poi lo congelo e lo mangio durante la settimana. Non sempre ci riesco ma cerco di mantenere una certa costanza
tizi says
tu e terry siete una garanzia quando si parla di pane. io continuo ad ammirare i vostri prodotti, piano piano dovrò sperimetarli tutti! questo qui ti è venuto una favola… del resto non avevo dubbi!!! buona giornata cara 🙂
Elena Gnani says
Grazie tesoro, sono sicura che se lo provi te ne innamorerai subito
Elena says
Favoloso!!!!! Assolutamente favoloso!!!!!! Io da qualche settimana sto cercando di fare il pane tutti i giorni e questo telo rubo all’istante ti è venuto una meraviglia! Baci
Elena Gnani says
Wow tutti i giorni, ne mangiate un bel po’ 😉 io lo preparo solo nel weekend, poi lo congelo per la settimana. So che non è come appena sfornato ma mi devo accontentare
Mary Vischetti says
Ma che meraviglia Elena! Io ho un po’ di timore nei confronti del pane. Vorrei tanto provare a farlo ma temo di non riuscire…Ammiro tanto chi panifica con successo! Sei sempre bravissima cara!
Un abbraccio,
Mary
Elena Gnani says
Vai Mary lanciati, sono sicura che ti verrà benissimo. Sei bravissima
U says
Che spettacolo, una bontà sei bravissima e già dalle foto si vede che deve essere buonissimo. Un bacio e buona giornata.
Elena Gnani says
Grazie mille tesoro. Buona giornata
Gunther says
Decisamente superbo per le bolle per la freschezza da mangiare solo cosi senza niente , complimenti
Elena Gnani says
Si io me lo sono mangiato proprio in versione “naturale”
Luisa Napolitano says
buon Mercoledì!
Elena Gnani says
Grazie tesoro. Buona serata
Giulia BiGiu says
Complimenti per il pane è bellissimo da vedere ed immagino sia stato anche buono!
Io purtroppo non sono capace a preparare il pane, diciamo che non so cucinare in generale; ma penso dipenda anche da averne la passione o meno. Buona serata
Giulia
https://bigiublog19.blogspot.it/
Elena Gnani says
Si ovviamente non tutti abbiamo le stesse passioni. Io ad esempio sono negata per tutte le cose manuali tipo cucito, uncinetto, maglia, decoupage etc etc. Invece mi piace cucinare e anche molto mangiare 😀