In questo periodo sono un po’ stanca e in ufficio sembra il delirio. E di sera la voglia di mettermi davanti al PC proprio latita. Però questo we mi è capitata un’esperienza super e non potevo non condividerla con voi…non fosse che per le foto che sono meravigliose 😉 (vabbè, le ho fatte io, ma non in quel senso..)
Premessa: Vi ricordate? alcune settimane or sono, mi contatta Chiara dell’agenzia di comunicazione Viralbeat per propormi un assaggio di prodotti Sant’Anna (per intenderci, quella col bambino che ride).
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No, non ha la cravatta…è un’effetto della foto 😉 |
Avendo due nipotine alle quali è stata consigliata quest’acqua dal pediatra, accetto volentieri!
Anzi: contatto mia cognata per un test del prodotto in real time: “Si sono quelli della Bio Bottle, non lo sai!?!???”
Come vi avevo detto mi arriva un pacco della famosa BioBottle, un sacco di bicchierini di Sant’The che finisco subito, e una propostona inaudita: gradirei per caso partecipare al #Sant’Anna Blogger’s Day, visitando gli stabilimenti di Vinadio e passeggiando tra i monti a 2000 metri di altitudine, in mezzo a marmotte e a camosci? Il tutto a carico loro!!!
Ipotizzando che l’Agenzia si sia sbagliata e mi abbia scambiata per una blogger seria mi affretto ad accettare…sia mai che si accorgano dell’errore che hanno commesso ^_^
Invito un’amica, preparo uno zaino e partiamo!
Giorno 1: in the beginning arrivo a Torino dopo un fighissimo viaggio in ES dove, da brava “proletaria dentro” mi faccio servire dalle gentili hostess nell’ordine: 1 succo di frutta, 1 caffè, 1 Corriere della Sera, 2 snack salati e 1 dolce (non si sa mai: una nevicata improvvisa, le valanghe…)
Alla stazione ci aspetta Chiara, che gentilmente mi presenta agli altri blogger, poi via si parte!
Lo stabilimento S.Anna si trova sopra Vinadio, 900 metri slm, e si sviluppa su 60.000 metri quadri di alta tecnologia e legno (dovreste vedere i soffitti!)
Lo stabilimento S.Anna si trova sopra Vinadio, 900 metri slm, e si sviluppa su 60.000 metri quadri di alta tecnologia e legno (dovreste vedere i soffitti!)
Le 10 linee di produzione di acqua e the sono interamente automatizzate (7 milioni di bottiglie al giorno) così come il sistema di carico/scarico.
In pratica, non vi sono addetti al trasporto merci: i transpallet laser-guidati danzano nel magazzino seguendo le indicazioni di un software di carico. Il sistema ha permesso di ridurre gli infortuni da movimentazione a zero…
Una piccola nota di orgoglio: la scelta di S.Anna di privilegiare giovane manodopera locale e aziende italiane, ha premiato la mia regione: buona parte dei macchinari provengono dal distretto dell’automazione emiliano!
In pratica, non vi sono addetti al trasporto merci: i transpallet laser-guidati danzano nel magazzino seguendo le indicazioni di un software di carico. Il sistema ha permesso di ridurre gli infortuni da movimentazione a zero…
Una piccola nota di orgoglio: la scelta di S.Anna di privilegiare giovane manodopera locale e aziende italiane, ha premiato la mia regione: buona parte dei macchinari provengono dal distretto dell’automazione emiliano!
Naturalmente, le fonti dell’acqua sono molto più in alto: scopro adesso che le acque minerali non possono essere scavate con pozzi: devono essere “sorgive” ovvero affiorare naturalmente a livello del terreno ed essere prelevate praticamente da lì.
Quindi, una rete di tubazioni in acciaio inox incanala l’acqua a 2.000 metri e la conduce fino ai serbatoi dello stabilimento.
Quindi, una rete di tubazioni in acciaio inox incanala l’acqua a 2.000 metri e la conduce fino ai serbatoi dello stabilimento.
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L’acqua è alla temperatura della fonte…gelida!! |
Qui si produce anche la Bio Bottle: l’unica bottiglia al mondo interamente realizzata in PLA (Acido polilattico, un derivato del mais) e completamente riciclabile.
La bottiglia e l’etichetta della Bio Bottle infatti non contengono una goccia di petrolio, e sono smaltibili nell’umido, assieme alla patata germogliata e al torsolo di mela per la torta…
E qui apro una personalissima parentesi: io sono una che tiene 6 bidoni per la raccolta differenziata in terrazza: una roba che neanche una discarica…
Una che quando deve buttare il tetrapak toglie via il cannello di plastica.
Una che lava il tubetto del dentifricio prima di “conferirlo”.
Una che separa la pellicolina delle buste con finestra perché non si dica che ha inquinato 1.000.000 tonnellate di carta
Ma com’è che non sapevo di questa cosa della Bio Bottle?
E che questa linea sia il fiore all’occhiello, il figlio prediletto dell’azienda lo si capisce anche solo dalla passione con cui ne parlano. Realizzata dopo 6 anni di sperimentazioni volute interamente dal titolare, e contro il parere di ogni singolo perito dell’azienda…
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Immagine presa da internet |
La prima giornata finisce in bellezza con una deliziosa cena in albergo in compagnia anche dell’amministratore delegato Alberto Bertone. Scordatevi lo stereotipo del capo che partecipa ad una cena di rappresentanza “perchè si deve fare”…il dottor Bertone è invece simpaticissimo e molto alla mano, e sentirlo parlare dell’azienda è come sentir parlare un papà del suo adorato bimbo. Le sue parole sono uno specchio della passione, della dedizione totale, e del tantissimo impegno messo per dare il miglior prodotto possibile ai consumatori.
Ma non è finita qui, il giorno dopo siamo partiti tutti insieme per una fantastica passeggiata alla scoperta delle sorgenti Sant’Anna a più di 2000 metri in mezzo alle meravigliose alpi piemontesi. Per le foto e il resoconto dettagliato dovrete aspettare il prossimo post, quindi tutti qui tra qualche giorno ^_^
Che bel luogo, mi chiedevo come imbottigliano l'acqua. Molto interessante questo post.
che posto fantastico.. anch'io reduce lo scorso WE in Piemonte (anch'io grazie al Blog ;)) !
E anch'io come te separo i cannelli dal tetrapack e le plastiche dalle finestrelle delle buste.. ahahahh! ma quanta scienza in quelle bottiglie!
grazie delle info, la sant'Anna è una di quelle che prendo anch'io
Bacione!
che bello! anch'io sono maniaca del riciclo, ti capisco, poi adoro la montagna d'estate 🙂
Che meraviglia, hai davvero avuto una bella occasione e hai fatto bene a sfruttarla 🙂
Ciao! E mica ti conoscevo!(capirai…siamo 3000!!) molto interessante questo servizio, ho fatto anche un giro nel tuo blog, bello luminoso e che foto!!! a presto, Moni
Ele che esperienza fantastica… andava indubbiamente condivisa! immagino si stato anche un momento di intenso relax a contatto con la natura oltre che di nozioni importanti e suggestive su prodotti di eccellenza… in attesa del prossimo racconto dettagliato ti abbraccio e ti ringrazio per averci regalato questo splendido reportage:*
incredibile, spesso non si soffermiamo a pensare a tutta la tecnologia che si cela dietro una "semplice" bottiglia d'acqua! Attendiamo la seconda puntata!
interessantissimo!!!!
Tesoro l`acqua sant`Anna é la mi preferita in assoluto e il reportage mi conferma anche la serietà di questa azienda, adesso non mi resta che aspettare la seconda parte:-D!! Un bacione, Imma
Quanta Sant'Anna ho bevuto quando ero malata di reni!!! Aspetto la cronaca dell'escursione in montagna!
che bella esperienza….adoro l'acqua Sant'Anna!
che bell'esperienza!!! 🙂
belle expérience bravo
bonne soirée
(ciao Elenuccia, ti ho scritto una email al tuo indirizzo blogger) beata te che sei così ossigenata!