Sottotitolo: preparatevi a un posto lunghetto.
Oggi è la festa del papà.
In questi giorni ho letto tanti post dolcissimi, con ricette deliziose preparate con amore per il papà.
E io mi sono commossa.
Commossa leggendo esperienze dolcissime che mi sono sconosciute.
Oggi ci si aspetta di leggere ricordi affettuosi di momenti familiari che rimangono impressi per sempre. Ma come oramai avrete capito, io sono una che non ama infiocchettare le cose, dico le cose come stanno. Una volta mi facevo un sacco di problemi su quello che avrebbe pensato la gente ma poi sono invecchiata e sinceramente adesso non è che la cosa mi interessi più di tanto.
La mia infanzia non è stata piena di affetto e di coccole. Non che abbia subito soprusi o chissà che, assolutamente no. Ma non ho mai sentito i miei genitori molto vicini. Mio padre era sempre super indaffarato, quando tornava dal lavoro era troppo stanco per venirci a chiedere cosa era successo quel giorno, e spesso arrivava anche la sgridata (con annessa letto senza cena) perchè io e mio fratello tendevamo ad essete un po’ maldestri (io soprattutto!!!). I fine settimana quasi inesorabilmente arrivata l’emicrania, probabilmente uno sfogo fisico della stanchezza accumulata durante la settimana. E mio padre si richiudeva in camera al buio con una berretta di lana in testa, e mia mamma passava tutto il giorno a dirci di fare silenzio perchè “il babbo non sta bene”.
Mia madre doveva sopperire a tutto, quindi anche lei finiva per essere molto indaffarata e alla fine un po’ esasperata dalla situazioni. Ma questo non si capisce quando si è piccoli. Da piccola non ho mai percepito mia madre come una persona a cui raccontare i miei problemi.
Oltre tutto mio padre è della scuola “poche smancerie” e “se vuoi una cosa te la devi guadagnare, nella vita devi lottare e non avere cedimenti”.
Visto “da fuori” si potrebbe dire che il suo metodo educativo abbia avuto un certo successo. In effetti sia io che mio fratello abbiamo lottato per diventare quello che volevamo diventare, e ci siamo riusciti. Ma visto “da dentro” sento di aver perso qualcosa di bello e prezioso. Tanto per dire, mio padre rimane sempre colpito quando vede mio fratello coccolare le bimbe; mi ha confessato che non riesce a capacitarsi di come possa “un maschio” avere questi gesti di affetto.
Da quando è andato in pensione però devo dire che è migliorato, si è molto rilassato e se abbiamo bisogno di qualcosa lui c’è. C’è per ogni “problema materiale”, problemi con la banca, problemi di manutenzione della casa, etc. Lui è andato in pensione e io sono cresciuta, e ho capito a posteriori che è questo il suo modo di dimostrare affetto.
Il nostro rapporto è migliorato. Ora percepisco il suo affetto nell’aiuto che mi da per ogni piccolo problema. Ma non è solo colpa sua, anche io non sono capace di avere il benchè minimo gesto di affetto fisico con lui, non ricordo di essere mai stata abbracciata e di aver da parte mia abbracciato mio padre.
Con mia mamma invece il rapporto è davvero cambiato dal giorno alla notte, in meglio. Ora quando ci vediamo facciamo un sacco di chiacchiere, si fa raccontare quello che è successo nella settimana, chiacchieriamo di ricette, di lavoro, delle nipotine, di cose futili, ed è bellissimo. Siamo diventate piuttosto complici 🙂
Ma qualcosa per lui faccio. Mio padre è goloso, anzi, si è ingolosito invecchiando; quindi potete bene intuire cosa faccia 😉 preparare per lui un dolcetto è il mio modo di dimostrargli il mio affetto.
Ma è di gusti difficili, a lui piacciono i dolci rustici, poche creme e cose complicate. A lui piacciono i tipici dolci da credenza e della tradizione, quindi ciambelloni, crostate, scroccadenti, pesche dolci. Inoltre è molto diffidente e si fatica a fargli assaggiare qualcosa di nuovo.
Conclusione, domenica gli ho preparato un semplicissimo cake, che lui ama mangiare a colazione insieme a una bella tazza di latte. Tanto per dare un tocco di novità ho messo amaretti sbriciolati e crema pasticcera che era rimasta da un’altra preparazione. Non avevo mai messo della crema in un impasto e devo dire che è venuto molto soffice e morbido e con un piacevolissimo profumo di crema alla vaniglia.
Ora passo alla ricetta, vi ho annoiato anche troppo. Vi auguro una fantastica festa del papà e un bel fine settimana. Purtroppo le previsioni non promettono bene, ma troveremo comunque qualcosa di bello da fare.
Cake agli amaretti e crema pasticcera
Ingredienti
250 g di farina 00 setacciata
1 uovo
200 g di crema pasticcera
50 ml olio di semi
1/2 bustina di lievito
10 amaretti sbriciolati (per l’interno)
liquore amaretto
amaretti sbriciolati (per la decorazione)
Preparazione
Montare bene l’uovo con lo zucchero fino a farlo diventare bianco e spumoso. Incorporare l’olio continuando a montare, e successivamente la crema pasticcera. Mescolare delicatamente. Unire un po’ per volta la farina che avrete setacciato insieme al lievito e mescolate dal basso verso l’alto con una frusta. Lavorate fino ad avere un composto omogeneo e bello liscio. Unire gli amaretti sbriciolati grossolanamente e il liquore all’amaretto.
Versare l’impasto nella teglia imburrata e infarinata o coperta con carta forno. Decorate la superficie con amaretti e cuocete a 175 per circa 50 minuti (fate sempre la prova stecchino).
Versare l’impasto nella teglia imburrata e infarinata o coperta con carta forno. Decorate la superficie con amaretti e cuocete a 175 per circa 50 minuti (fate sempre la prova stecchino).
Francesca says
no che non mi hai annoiato..anzi, adesso ho capito tanti tuoi interventi nei miei post in cui parlavo del mio papà. Per me, lo sai, l'esatto opposto: mio papà c'è sempre stato, sia per le cose materiale che per quelle affettive, dovendo fare da padre e da madre. Magari non è un fine psicologo 🙂 ma c'è e io ho tanta paura di perderlo. Sono, invece, molto content che il rapporto coi tuoi sia migliorato nel tempo e sono sicura che questo cake favoloso gli piacerà 🙂 Un bacio
Silvia A. says
Ho letto con molta attenzione questo tuo post, e no, non hai annoiato, hai commosso. Senza necessariamente avere avuto una brutta infanzia, le emozioni che possono venirci a mancare dai genitori sono grandi. Io ho più o meno lo stesso problema con la mia mamma, mi è mancato qualcosa allora e continua a mancarmi adesso, e non so darle un abbraccio sincero, perchè mi porto dentro una rabbia che cerco di mascherare. Col tempo però noi cresciamo e ci rendiamo conto che forse per loro è stato difficile perchè a loro volta mancava qualcosa. Oggi forse il tuo papà, che è anche nonno, si sarà un po' ammorbidito con questa cake a lui dedicata, e se le cose ora sono migliorate un po' è perchè lui ti vuole bene!! ciao elenuccia, a presto!
Angelica M says
è bellissimo e molto goloso! Complimenti per le foto!! Un abbraccio
Ale says
ciao cara, con un po' di tristezza leggo il tenero post di una bambina che forse ancora aspetta un abbraccio! Io ho avuto un'infanzia bellissima e soprattutto grazie al mio papà, con mia mamma diciamo che non ho nessun problema ma abbiamo due caratteri totalmente diversi e facilmente ci scontriamo. E da questo ho capito una cosa: che avere un rapporto sereno e affettuoso col proprio papà nei primi anni di vita regala una sicurezza nella vita…non so se riesco a spiegarmi ma credo sia un importante punto di riferimento della nostra esistenza. Il fatto che abbia recuperato e che vi siate avvicinati è una cosa bellissima perché a volte dagli errori si impara tanto!
E il tuo gesto di amore nei confronti di tuo papà è davvero bellissimo. il cake è stupendo!
Enza says
niente affatto…anzi ho rivissuto il mio di rapporto col mio babbo..bellissimo!!
(pur essendo napoletana lo chiamavo cosi' sempre),era anche lui poco cerimonioso..ma quando me lo stringevo e baciucchiavo..vedevo i suoi occhi illuminarsi..e ricambiava i miei abbracci..mi manca tanto!Appena puoi corri ed abbraccia il tuo papa',ne sara' felice!!
Delizioso il tuo cake con gli amaretti ,sarebbe piaciuto anche a LUI come a me!!
un abbraccione!!
Mariagrazia Continisio says
Mi ha fatto una tenerezza infinita leggere il tuo post . . .anche il mio papà non si lancia in grandi abbracci , ma so che lui mi adora , che farebbe di tutto per farmi felice e per me è insostituibile !
Ps cake stupenda e sicuramente ottima ^_^
Claudia says
Io non faccio testo ahimè.. non so che vuoi dire avere l'affetto e la presenza di un papà.. diciamo che fino ad agosto scorso erano la bellezza di 10 anni che non si faceva vivo.. e adesso.. per me è davvero dura.. sono combattuta.. non ho entusiasmo a riallacciare.. anzi creare un nuovo rapporto ripartendo da 0.. vabbè.. mi consolo con questo tuo dolce… baciotti
Lilli nel Paese delle stoviglie says
domenica vengo a fare colazione con tuo papà! amo questo genere di dolcetto, come lui son da dolci da credenza e dove ci sono gli amaretti la bontà è garantita al 100%! non ci hai annoiato, è sempre interessante leggere gli altri soprattutto quando raccontano qualcosa di se'! buona giornata!
Alessia Mirabella says
Ele, ne abbiamo già parlato. Credo che raccontare queste cose qui sia già un grosso passo avanti, c'è una sorta di riconoscimento nei limiti dell'essere umano. Quello che mi stupisce è però il suo non diventar morbido coi nipotini e con l'età. I miei ad esempio qualche piccolo riscatto se lo prendono coi miei figli. Io assorbo quelle immagini e per quanto possibile cerco di nutrire l'autostima della bambina che ero.
Peccato però, le vie dell'affetto son ricche di belle cose.
Un bacio grande
Raffi says
che meraviglia, stupendo…
Chiara Setti says
Stellina anche io ho un rapporto strano con mio papà e adesso che è ammalato e non so per quanto ancora riuscirò ad averlo vicino….vorrei comportarmi diversamente, dirgli che gli voglio bene ma…è più forte di me e non ci riesco. So che me ne pentirò in futuro ma so anche con tanti gesti il mio affetto glielo sto dimostrando…e sono certa che anche il tuo papà sente il bene che provi x lui…
Natascia B. says
Fin'ora ho sempre letto post idilliaci su padri, madri e mariti perfetti. Sono contenta per loro per carità. Il tuo post è qualcosa di diverso, di reale. Anche la mia infanzia non è stata perfetta. Sono sempre stata molto attaccata a mio babbo e alla nonna (sua mamma). Ma con la mamma… I genitori di mio marito hanno sbagliato in pieno, e non racconto perchè farei un romanzo… Molto spesso i genitori sbagliano, eccome. Purtroppo però quegli sbagli si vedono nel nostro carattere. Per quanto ci ragiono sopra, certe cose non riesco a cambiarle.
Il tuo cake è qualcosa di godurioso, con crema pasticcera e amaretti. Dev'essere di una bontà infinita!
Un grande bacione, Ele!
Miss Mou says
Elena i tuoi ricordi mi hanno toccato il cuore. Sei una persona bellissima e una donna cazzutissima. L'affetto dei genitori è qualcosa di fondamentale e immagino la frustrazione quando eri piccina di averli vicini ma non riuscire ad "averli" realmente. Ti abbraccio forte forte e sta torta è PAZZESCA. <3
edvige says
Buonoooo ma passo niente dolci per me ma un salutino te lo voglio lasciare buona giornata.
Giulia says
Anch'io ho un rapporto un po' particolare col mio papà: l'affetto c'è ed è forte, ma entrambi facciamo un po' fatica a manifestarlo.
Quel che è certo è che un buon dolce è un modo perfetto per dimostrare amore, e questo cake dev'essere davvero squisito.
Un abbraccio
SABRINA RABBIA says
NONOSTANTE TUTTO, SEI UNA FIGLIA MERAVIGLIOSA, GLI HAI PREPARATO UN DOLCE BUONISSIMO, SARA' SICURAMENTE CONTENTO!!!!BACI SABRY
Mary says
Elena, il tuo post non è per niente noioso cara. Anch'io ho un rapporto difficile con il mio papà. Lui è un uomo buono ma burbero, grande lavoratore, che non ha mai fatto mancare nulla a noi quattro figli…però, si limitava a lavorare e per il resto non voleva saperne nulla. Gli uomini della sua generazione sono spesso così. Sono andata via di casa molto presto e anche per questo mi è mancato il "tempo" per costruire un rapporto diverso. Ma gli voglio un mondo di bene e so che anche lui, a modo suo, me ne vuole. E' difficile essere padri, madri e anche figli…la vita è un percorso di crescita e imparare a capire i nostri genitori, forse ci rende persone migliori. Lo spero. Intanto, mi gusto il tuo meraviglioso cake con la crema e gli amaretti e sono certa che il tuo papà lo abbia apprezzato tantissimo! Un bacione grande, Mary
Acquolina says
non è sempre perfetto il rapporto coi genitori, anzi, è molto complicato, io ho sorvolato del tutto la ricorrenza perché non ho figli e mio padre è mancato vent'anni fa e non mi piace parlarne. I padri vecchio stile non erano educati agli abbracci, per fortuna tuo fratello non è così, magari con le nipotine saprà aprirsi. La torta mi piace moltissimo, amo gli amaretti. un bacione
pâtes et pattes says
Ho letto con attenzione tutto il post, ti capisco anche io ho avuto un padre come il tuo, ma onestamente essendo anche io un po' orso non ne ho risentito, mia madre preferiva di gran lungo mia sorella più grande e questo mi dava fastidio. Ho scoperto che in fatto di dolci vado a braccetto con tuo papà, come sai, anche io amo i dolci rustici: questo tuo di oggi, in realtà, con quel tocco di crema pasticcera e la decorazione di amaretti mi appare molto raffinato, unico rammarico che il profumo è arrivato fin qui, ma il dolce no! Baciotti e ronron Helga e Magali
Silvia Brisigotti says
Quante cose si capiscono con il tempo . . . e ognuno dimostra l' affetto a suo modo, l' importante è capirlo, sennò poi le incomprensioni diventano insormontabili!!
Favoloso questo cake!! Brava!!
Marghe says
Posso dirti una cosa, in tutta onestà?
E' la dichiarazione d'amore più bella che io abbia letto per questa festa.
Una storia autentica, imperfetta come le cose vere, in cui si è dato, si è apprezzato il poco, si è perdonato, si è ripartiti. E le mancanze diventano conquiste e l'amore non va per forza profuso o dichiarato ma semplicemente c'è.
Sono commossa <3
consuelo tognetti says
Ognuno dimostra il proprio affetto a modo suo e sono sicura che tuo padre ti ha amata e ti ama come ogni padre di cui hai letto le dediche. Sicuramente quest'esperienza ti aiuterà a non dare x scontato l'affetto che darai ai tuoi figli o a chi ami.
Auguri al tuo papà e complimenti a te x questa deliziosa torta 🙂
Mijú says
Se ve genial así compactadito.
Un saludito
fimère .b says
un délicieux gâteau vraiment un régal
bonne soirée
Annalisa - Lemon Blu says
Emozionante, rivivere il passato e saperlo leggere con occhi diversi. Comprendere.
La ricetta è incantevole; ti abbraccio, pensando.
petitpatisserie says
Bellissima la torta , la ricetta e le tue dolci parole.
Anche il mio non è mai stato avvezzo al contatto fisico…e conseguentemente anche io….Non sono nessuno per darti un consiglio…ma sento di dartelo lo stesso, non me ne volere :))
Un abbraccio….un giorno o l'altro….daglielo tu…Io ho fatto così 😉
Un bacio e buona serata
Serena
Valentina Gamna says
Tuo papà è identico al padre di mio marito!! Che ridere… 😉 Anche in fatto di gusti: questo dolce gli piacerebbe un sacco!!
Scamorza Bianca says
Grazie di aver condiviso le tue emozioni con noi…. il mio papa' ci ha lasciati a seguito malattia brevissima che ero appena una ragazzina e nonostante siano passati ormai tanti anni, questa ricorrenza mi addolora sempre tanto. Mi sono rimasti dei ricordi bellissimi. Il tuo dolce gli sarebbe piaciuto tantissimo. Un abbraccio!
Scamorza Bianca says
Grazie di aver condiviso le tue emozioni con noi…. il mio papa' ci ha lasciati a seguito malattia brevissima che ero appena una ragazzina e nonostante siano passati ormai tanti anni, questa ricorrenza mi addolora sempre tanto. Mi sono rimasti dei ricordi bellissimi. Il tuo dolce gli sarebbe piaciuto tantissimo. Un abbraccio!
i Pasticci di Terry says
No, non mi hai annoiata per niente e ti dico che penso sia una cosa comune a persone di una certa età e di un altra generazione, rispetto a noi. Anche mio padre è uno da poche smancerie però, sopratutto ora che sono tornata, lo sento più vicino. Forse perchè ormai ha 81 anni? Non so … ma sai che ti dico? Godiamoceli fin che sono qua e non pensiamo a quello che è stato. Bellissimo e goloso il tuo cake, è anche nelle mie di corde 🙂
Puffin Incucina says
Ciao cara, non mi hai per niente annoiato per niente. Anzi finalmente un post reale di vita comune come abbiamo tutti. Bello questo dolce, ottimo !!
saltandoinpadella says
Grazie mille a tutte, siete davvero carine.
Rossella says
Ciao ! Vedo adesso questo plumcake goloso e invitante ! Copio la ricetta !!! complimenti con quel sapore di amaretto deve essere squisito !!!
La cucina di Esme says
non mi sono annoiata affatto leggendo, anzi mi sono ritrovata in quella parte in cui dici che il vostro rapporto era carente di fisicità affettiva…per me è stato ed è ancora così con mia madre e sinceramente è un pò triste, fortunatamente nell'infanzia ha sopperito il mio dolcissimo papà ma purtroppo il destino se lo è portato via troppo presto. Forse è per questo che io come tuo fratello sono una mamma super coccolosa e parlando di supercoccole questo dolce lo è sicuramente, io poi adoro gli amaretti!
baci e buona domenica
Alice
Lory B. says
Anche la mia infanzia è trascorsa senza troppe coccole. Papà molto serio ed indaffarato, mamma compostissima, con il tempo però le cose sono cambiate, soprattutto con l'arrivo delle nipotine!! Da papà un po' orso si è trasformato in papà "orsacchiotto" 🙂
Dolcissimo post e meraviglioso dolce, proprio come quelli che piacciono a me… e a mio papà!!
Un abbraccio!!!!
la cucina di ASI says
Che ricetta slurposa….e complimenti :hai un blog bellissimo!ciaoooooo