Da qualche giorno si sono spente le luci sui palchi di Identità Golose, ma le impressioni che ho provato ascoltando e vedendo tanti “mostri sacri” della cucina sono ancora ben vive. Purtroppo io sono potuta andare solo domenica, ma è stata comunque una giornata fantastica, sentire la passione che stimola questi grandi chef e vederli all’opera è davvero un’esperienza fantastica.
La mia mattinata si è aperta con Enrico Crippa, che ha incantato la platea con un campionario di ricette scenografiche, divise in tre filoni: Antipasto misto di primavera, Alla pasta ci giro attorno e un Viaggio nel tempo.
Poi è stata la volta di Massimiliano Alajmo, ho descritto il Viaggio di Margherita, la pizza per antonomasia. Ha descritto il suo nuovo format di pizza a cui lavora da quattro anni e che ha brevettato. Cotta al vapore per ottenere una maggiore leggerezza, una più agile digeribilità, un matrimonio ancora più d’amore con gli ingredienti. La sua è una pizza con pochissimo lievito, ma che “cresce” in un forno a vapore grazie alla forza dell’acqua, che dona consistenza, vaporosità, leggerezza, digeribilità mediante la gelatinizzazione degli amidi.
Dopo un giro della zona espositiva, mi sono tuffata tra le ricette di Eugenio Boer. Mi è davvero piaciuto il suo modo leggero e simpatico di descrivere le sue rivisitazioni di grandi classici come la carbonara. Ecco la sua Carbonara “Smile”, una bavarese fatta con il grasso del guanciale e il condimento classico della carbonara, più la panna (“Mi sono detto: se la devo fare male, la faccio male veramente”). Ad accompagnare la bavarese pasta stracotta, disidratata e fritta, con due cubi di guanciale.
Ed eccoci a Mauro Colagreco, conosciuto dal grande pubblico come giudice di Top Chef Italia. Il suo piatto racchiude il presente (francese) e le sue radici sudamericane e abruzzesi. Pacchero ripieno di caprino e lavanda proveniente dalla Costa Azzurra, accompagnato da una specie di parmantier preparata con patate viola, porri, brodo e latte dove è stata in emulsione la lavanda
Per finire non potevo farmi sfuggire l’occasione di vedere per la prima volta il grandissimo Heinz Beck. Il suo viaggio è una descrizione dell’evoluzione dell’uomo e del suo rapporto con il cibo. Carne affumicata, semi, pane azzimo, distillato di verdure. Un incontro primordiale con il cibo che si risolve con il gesto semplice del mangiare, sena formalismi e senza sovrastrutture. Un semplice panino che contiene in sé tutta l’evoluzione della specie.
Ma Identità Golose è anche produttori. Per finire vi lascio qualche foto dei tanti produttori che ci hanno deliziato con le loro ghiottonerie. Tanti assaggi, tante delizie e la scoperta di tanti prodotti fantastici.
Non si sa mai in chi potreste imbattervi girando qua e la tra gli stand, magari qualche personaggio famoso 🙂
zia consu says
Che bellissima esperienza ? grazie x averla condivisa…spero il prossimo anno di riuscire a farci un salto!
Buona domenica ❤️
Elena Gnani says
Dai speriamo di vederci l’anno prossimo
Imma says
Mi sarebbe davvero piaciuto tanto partecipare, mi consolo con le tue foto!!Bacioni,Imma
Elena Gnani says
Chissà che prima o poi non riusciamo ad incontrarci. Buona domenica
edvige says
Ho un amica che ha un sito da tantissimo tempo sulla cucina uno dei primi con ovviamente ora questi chef che scrivono le loro ricette e le si può trovare. Ovviamente sempre presente e mi manda i filmati.
Io dico, mia opinione personale, molto interessante questa manifestazione e altre simili dove i chef balsonati giocano a chi sorprende di più. D’altra parte lo devono faree devno sempre continuare nella ricerca e di questotanto di cappello però sai, non mi dispiacerebbe però penare di spedere tanto per una cena senza certezza che mi piaccia non me lo ptrei mai permettere. Con il costo di una cena io faccio la spea per noi due per almeno 3/4 di mese.
Qualche volta prendo spunto ma fare una delle loro è quasi impossibile ti mancano gli attrezzi, la materia pima, il distrubutore di nicchia e…la brigatadi cucina che ti aiuta.
Grazie di questa condivisione molto bello e mi sono fatta una psseggiata assieme a te. Conosco almeno il loro cammino di quasi tutti i citati ed in particolare di Heinz Beck siamo connazionali al 50% e ci siamo anche sentiti molto tempo fa virtualmente se passo per Roma ho forse un assagggio gratis ….. Ciao carissima Elena grazie e scusa il commento lungo al caso cancella. Bacio e buona settimana.
Elena Gnani says
Ahhh sul fatto che neanche io andrò mai in uno dei loro ristoranti è scontato 🙂 la cosa interessante è sentirli parlare del piatto, di come è nata l’idea, della ricerca che hanno fatto per definire gli abbinamenti e le consistenze. Io ne ho assaggiati alcuni durante queste manifestazioni e devo dire sinceramente che è successo che qualcuno non mi piacesse. Ma è questione di gusti. Il bello è sentire la passione nelle loro parole