Non servono tante parole per descrivere questa crostata alle fragole. Semplice, elegante e buonissima. Frolla alle mandorle, crema pasticcera alla vaniglia, e tante fragole fresche e dolcissime. Cosa c’è di più buono?
Basta. Punto. Potrei chiudere il post qui, non servono tante parole. Oggi arrivo con una ricetta da poche parole in un post invece lunghissimo. Un post confessione.
Ho preparato questa crostata domenica scorsa, il giorno della festa della mamma. Mentre la preparavo mi è venuto da pensare al rapporto tra me e mia madre. Uno strano rapporto. Io e mia madre non ci siamo mai abbracciate. Si è così, sembra impossibile ma è così. Mia madre non ci ha mai abbracciati, almeno a mio ricordo. In casa mia non sono mai andate molto quelle che mio padre definisce “le smancerie”. E questo ha creato una specie di blocco familiare. Anche oggi che è nonno si vede che il contatto fisico con le nipotine lo mette ancora in difficoltà. Figuriamoci, lui odia anche sentire ridere…
Mia mamma invece credo che di natura non fosse così, almeno con le nipotine è dolcissima. Le adora, farebbe tutto per loro. Eh si, le abbraccia, le prende in braccio. Ma con me e mio fratello non è mai stata molto affettuosa.
Ma la cosa vale anche per me, so che fa brutto dirlo, ma è così. Da giovane la mia irruenza faceva si che non ci capissimo molto, non c’era molta confidenza tra di noi, io non riuscivo proprio a parlare con lei. Ora andiamo molto più d’accordo di una volta. Ora parliamo tanto quando ci vediamo, lei si siede in cucina mentre io preparo qualche dolce (d’obbligo il plumcake settimanale per il babbo) e ci facciamo tante chiacchiere.
Ma non riesco ad abbracciarla, mi sento in imbarazzo. Sembra scemo ma è così. E credo che valga la stessa cosa anche per lei. Siamo in imbarazzo su una cosa che probabilmente desidereremmo tutte e due. Io sto invecchiando, lei sta invecchiando, e non so se riusciremo ad uscire da questa empasse. E questo mi dispiace perchè so che il tempo che ci rimane, che spero sia ancora tantissimo, comunque inesorabilmente si riduce.
Questa crostata la dedico a lei. Per ora è il mio abbraccio virtuale per lei. Spero che non rimanga virtuale per sempre, ma intanto partiamo da qui, perchè da qualche parte bisogna pur partire.
La Crostata di fragole è un dolce classico intramontabile! il contrasto del guscio friabile che si scioglie al morso si fonde alla morbidezza della crema e all’accento fresco e acidulo delle fragole. Ed è anche relativamente veloce da fare perchè le varie parti possono essere preparare in anticipo. La frolla pronta per la cottura si può conservare in frigorifero per qualche giorno o in frezzer per qualche mese. La crema può essere preparata con una giornata in anticipo e conservata in frigo, oppure si può anche lei congelare.
Buona settimana ❤️❤️
Crostata alle mandorle con crema alla vaniglia e fragole fresche
Ingredienti (per uno stampo da 20 cm)
per la frolla alle mandorle
130 g farina 00
50 g farina di mandorle
65 g di zucchero semolato
65 g di burro
1 uovo
sale un pizzico
per la crema pasticcera
500 ml di latte intero
3 cucchiai di farina 00 setacciata
5 cucchiai di zucchero
1 uovo + 1 tuorlo
1/2 bacca di vaniglia
Preparazione
Crema pasticcera
Scaldate il latte fino a farlo diventare tiepido. Unite i semi della vaniglia. Mescolare la farina con lo zucchero, poi aggiungere le uova e mescolando velocemente con un cucchiaio di legno amalgamare bene il tutto fino ad ottenere una cremina liscia. Aggiungere il latte tiepido piano piano sempre mescolando. Mettetene poco alla volta soprattutto all’inizio e mescolate bene in modo che non si formino grumi. A questo punto cuocete a fuoco medio/basso. Quando vedete che la crema comincia ad addensarsi abbassate leggermente la fiamma e mescolate più energicmente. Se vedete che si cominciano a formare dei grumi basta togliere subito il pentolino da fuoco, mescolare veloce veloce e quando vedete che la crema ritorna bella liscia siete a posto, potete rimettere sul fuoco. Fate bollire per 1 minuto. Coprite con pellicola a contatto e fate raffreddare.
Pasta frolla alle mandorle
Fate la fontana con la farina 00, tagliate a fiocchetti il burro freddo ed strofinare con la punta delle dita fino ad ottenere uno sfarinato granuloso. Aggiungere lo zucchero, la farina di mandorle, il sale e rimescolare il tutto con una forchetta. Poi aggiungete l’uovo e impastate velocemente. A questo punto coprite con la pellicola e lasciate almeno una mezz’oretta in frigo. Stendete sulla tortiera imburrata e infarinata, bucherellate con una forchetta, coprite con carta forno e con legumi secchi. Cuocete in forno a 170 per circa 30 minuti, quindi togliete la carta con i legumi e finite la cottura fino a che non comincia a colorirsi, circa 15 minuti. Sfornate e fate raffreddare.
Assemblaggio
Mettete la crema ben fredda in una sac a poche e distribuite bene nel guscio di frolla. Pareggiate con una spatola. Lavate le fragole, tagliatele a fettine e decorate la superficie. Se non lo consumate in giornata è consigliabile stendere sulle fragole della gelatina da copertura. Potete usare quella in polvere da riscaldare e sciogliere in liquido oppure delle gelatine spray, che a mio avviso sono molto più pratiche.
Helga says
Spesso si ha difficoltà ad abbracciare, io lo faccio spesso, mi viene istintivo, ma a volte è come se abbracciassi dei pali! Questa crostata è stupenda e significativa e va al di là di ogni abbraccio! Immagino questo tuo ultimo fine settimana sia stato stupendo, chissà come mai! Un abbraccio
Elena Gnani says
Ecco io sono una di quelli che tu definiresti “palo”
edvige says
Una semplice crostata solo con le fragole intere e spezzettate ma senza crema solo un pò di panna senza zucchero va bene anche per me. Buona giornata e settimana.
Elena Gnani says
Grazie tesoro, buona settimana
LAURA CARRARO says
Hai ragione, per questa golosa meraviglia le parole non servono, tua madre l’avrà gradita tantissimo e anche questo è amore……fai tu il primo passo e poi sarà tutto più facile e più bello!!!
Baci
Elena Gnani says
Ehhh fosse facile fare il primo passo. Ma ci voglio provare…non vorrei pentirmi di non averlo fatto
Ipasticciditerry says
Io spero che la tua mamma legga e cerchi di vincere la sua ritrosia nell’abbracciarti. In fondo si capisce che ti piacerebbe, anche se non sei abituata. Mia mamma invece è molto fisica e così lo siamo tutti noi. Nonostante tutto, ha un caratteraccio, fortuna che io somiglio a mio padre, che tra i due è la vittima. Io mi scontro spesso con lei e con l”‘avanzare dell’età (mia) mi faccio sempre meno problemi a dirle le cose che non mi piacciono. Come vedi ognuno ha le sue, il rapporto con i genitori non è sempre facile … Mentre lo è questa crostata: facile, bella e buonissima! Da fare
Elena Gnani says
mia mamma non leggerà mai perchè proprio odia i computer, già è stato una fatica pazzesca riuscire a farle usare i cell…e non lo smartphone, il cell vecchio stile. Io ora vado molto più d’accordo con mia mamma, ma proprio un’altro mondo ma è come se non riuscissimo a dircelo apertamente
Mile says
Importante questo tuo articolo/confessione. Mia madre aveva questo rapporto con suo papà cui non ricordo se addirittua dava del “lei”. C’è sempre stato tanto disagio soprattutto da parte di mia madre quando gli rivolgeva la parola.
I rapporti umani sono così precipui, ricchi, intensi e diversi. Giammai giudicare, in ogni campo, figurarsi quando ci sono di mezzo gli affetti.
Forse un abbraccio è meno difficile che parlare in pubblico in inglese in mondo-visione davanti ad Obama 😀
Meglio non girarsi indietro e pentirsi di non averlo fatto.
La tua crostata è stata apprezzata. Non si può avere dubbi.
Ti abbraccio!
Elena Gnani says
Si infatti, quello che proprio non mi perdonerei mai è di non essere riuscita a dirle quanto le voglio bene. Buona serata tesoro
zia Consu says
Guarda non mi racconti niente di strano, in casa di mio marito c’era la stessa atmosfera ma poi con l’arrivo di nuora e nipoti la tensione si è sciolta e adesso guai a non dare baci e abbracci ^_^
Per quanto riguarda il rapporto con tua madre, anch’io ho vissuto e tutt’ora vivo un legame un po’ distaccato ma il nostro è un problema ormai troppo radicato e non riguarda di certo il contatto fisico..che forse è anche peggio!
Cmq passiamo a parlare di cose più piacevoli come la tua crostata…sublime è dire poco, non sai come ne vorrei una fetta 😛
Elena Gnani says
Mio padre non credo si scioglierà mai, non ci sono riuscite neanche le nipotine. Mia mamma invece si è molto sciolta, è affetuosissima con le nipotine ma tra di noi è come se ci fosse ancora una specie di imbarazzo che non riusciamo a vincere nessuna delle due.
Buona settimana tesoro
Alice says
Anche a casa mia le smancerie non andavano molto e forse è per questo che seguendo la legge del contrappasso da quando è nata io mia figlia la coccolo l’abbraccio e la bacio in continuazione, certo ora è grande ma gli abbracci tra noi fortunatamente non mancano mai!
Complimenti per questa semplice forse ma meravigliosa e golosissima crostata!
baci
Alice
Elena Gnani says
Io ho un “blocco” con i miei genitori che non riesco ancora a superare. Spero di riuscire prima o poi a sbloccarmi perchè nn vorrei poi guardarmi in dietro e non avere più l’occasione per farlo
Laura De Vincentis says
Lo sai? Io sono esattamente come te, cresciuta in una famiglia asettica non sono abituata alle “smancerie” con mia madre (con mio padre poi meno che mai) e adesso meno che meno. Cmq si può abbracciare in tanti altri modi e preparare un dolce per me è il modo migliore per dire a una persona “ti voglio bene, sei importante per me”. Un bacio
Elena Gnani says
Ahhh non parlarmi di mio padre. Con lui è proprio un muro indistruttibile. Si hai ragione, si puà dire ti voglio bene in tanti modi ma devo dire che mi piacerebbe riuscire a dimostrarlo a mia madre anche in maniera fisica
Damiana says
Idem!E ti confesso invidio quelle famiglie in cui ci si abbraccia,accarezza senza imbarazzo,quelle “smancerie’credo siano necessarie,i sentimenti non dovrebbero conoscere quel pudore che ti blocca.Di conseguenza anche coi miei figli sono poco fisica,coi nipoti invece no…Non so spiegarmelo,e un po’ questa cosa mi rattrista,nonostante la solidità del nostro legame.Facciamoci una promessa,cerchiamo di recuperare,non è tardi e tra tante chiacchiere infiliamoci un abbraccio,non stona sai?
Poi se ci penso…guardo la torta e…quanti abbracci abbiamo dato attraverso un dolce?Tanti,basteranno?non lo so,so che sei dolcissima e sei una figlia meravigliosa come la tua torta!
PS idem anche per il papà…figurati lo chiamo da anni Winnie the Pooh ?
Elena Gnani says
Con mio padre non ne parliamo, lui proprio zero. Sai che sono rimasta stupita dalle tu parole? ti avevo immaginato invece molto portata al contatto fisico. Essendo stata cresciuta così in generale ho dei problemi nel contatto fisico con gli altri, tranne che non le mie nipotine. Loro potrei abbracciarle e sbaciucchiarle per ore 😀
Francesca says
Che visione… credo tu abbia parlato molto, con questa torta e questa dedica. E che questo sia, eccome, un abbraccio. Di quelli stretti. Di quelli forti. Non è facile superare alcune barriere, alcune paure, alcuni limiti che però sono più morbidi di come pensiamo… come la crema, basta affondare un dito e…
Quel conta, per me, è esprimere comunque l’affetto nel modo che sentiamo più nostro… il prendersi cura passa attraverso tante strade diverse, anche nel tempo… quello tra genitori e figli è un terreno sempre delicatissimo e lo dico da figlia… ma queste fragole sono aperte, sorridenti, accoglienti… e non è un caso 🙂
Elena Gnani says
Anche preparare dolci è un modo per dire quanto si vuole bene a una persona, ma non è comunque proprio la stessa cosa dal sentirselo dire o sentirlo sulla pelle. Ma mi sto impegnando, voglio cercare di tirare giù il muro che mi blocca
La cucina di Molly says
Golosa e bella da vedere, sembra un fiore, che dolce pensiero per la tua mamma che l’avrà gradita sicuramente! Baci!
Elena Gnani says
Grazie mille tesoro. Buona giornata
Luisa Napolitano says
da provare!
Elena Gnani says
Siiiiii
Natalia says
E’ uno spettacolo e quella base alle mandorle deve essere divina.
Gunther says
Non ha bisogno di presentazione basta scegliere le fragole nel giusto periodo di maturazione ed è un dolce che parla da se
tizi says
fare una buona crostata sembra cosa banale, invece non lo è affatto. io della mia crostata alle fragole non sono mai stata troppo soddisfatta, quindi mi salvo la tua ricetta 😉
riguardo al resto, secondo me non è detto che tutti dobbiamo manifestare l’affetto allo stesso modo. anch’io non sono una di tante ‘smancerie” e se fossi in te non mi farei troppi problemi: chi si ama si sa capire a vicenda, sono convinta che il tuo modo di amare arriva forte ai tuoi cari anche così – e il cibo che prepari di sicuro è un mezzo potentissimo per esprimerlo.
buona giornata cara, a presto!