Oggi vi sorprendo con una ricetta salata. Da queste parti se ne vedono poche, ma in verità io sono consumatrice compulsiva di cose da sgranocchiare, soprattutto quando sono stressata. E in questo periodo sono parecchio stressata…
Qualche anno fa sono stata a Napoli, in periodo precovid. Oramai sembra passato un secolo. Comunque, era la mia prima volta a Napola e ho scoperto le meraviglie della cucina partenopea. Mamma mia che meraviglia 👏👏
Tra le mille delizie, una che mi ha davvero fatto dire wowwww sono stati i taralli sugna e pepe. Uno spettacolo, da lasciare senza parole. Ragazzi se non li avete mai assaggiati dovete proprio rimediare, be ne innamorerete al primo morso. Ma attenzione perchè se cominciate a sgranocchiarne uno non vi fermerete più 😉
Non sono leggeri, perchè c’è lo strutto ma sono una goduria. E ci vuole proprio lo strutto fidatevi, dona una consistenza friabile che non potete ottenere con olio o burro. Come per la piadina romagnola…quando ci vuole ci vuole.
Per la ricetta mi sono affidata a Simona, un’assoluta garanzia in generale, ma soprattutto sulle ricette partenopee visto che è napoletana.
La ricetta è molto semplice, il procedimento è molto simile a quello di una pasta frolla, con la differenza che c’è il lievito di birra, anche se i taralli non dovranno lievitare molto.
Perfetti per un aperitivo, un antipasto, per accompagnare pietanze di ogni genere, da sgranocchiare come snack durante tutte le ore della giornata. Ideali anche da trasportare per un pic nic o brunch fuori porta. Li potete conservare chiusi in buste di plastica anche per oltre 15 giorni.
Taralli sugna e pepe napoletani
Ingredienti per circa 12 taralli
500 g di farina 00
180 g di acqua a temperatura ambiente
200 g di strutto a temperatura ambiente
150 g di mandorle con la buccia + altre 30 mandorle per decorare
8 g di lievito di birra fresco (oppure 3 gr di lievito di birra in polvere)
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di miele
20 g di sale
3 – 4 cucchiaini di pepe nero
Procedimento
In primis preparate un lievitino miscelando con l’aiuto di un cucchiaio 100 gr di farina (presa dal totale) il lievito (se state usando quello secco miscelatelo con la farina, se state usando quello fresco scioglietelo in acqua). 80 g di acqua (presa dal totale) e il cucchiaino di zucchero. Coprite con una pellicola e lasciate riposare in luogo asciutto e temperato per 40′ – 50′
Nel frattempo adagiate le mandorle in una teglia precedentemente rivestita con carta forno. Cuocete in forno caldo a 200° per 5′- 8′ fino a quando non saranno leggermente tostate. Estraete dal forno le mandorle e lasciatele raffreddare. Quando saranno fredde ponetele in un mixer. Tritatele in modo da ottenere una granella più o meno fine. Potete tritare le mandorle anche con un coltello se non disponete di un mixer, l’importante che non risultino pezzi troppo grossi.
Trascorso il tempo indicato, il lievitino sarà aumentato di volume. Aggiungete al lievitino la restante farina (400 g) la restante acqua (100 g) e tutti gli altri ingredienti.
Potete procedere ad impastare a mano oppure con una planetaria, importante è NON lavorare troppo l’impasto, ma giusto il necessario affinchè tutti gli ingredienti (in particolare lo strutto) si amalgamino bene insieme, proprio come per una pasta frolla, altrimenti i taralli sugna e pepe non risulteranno friabili, ma gommosi, quindi fate attenzione!
Per realizzare ogni tarallo, staccate dal totale 2 pezzi di impasto da 50 g ciascuno. Da ogni pezzo ricavate un filoncino lungo 20 cm, senza usare farina.
Unite la punta e intrecciate i due filoncini chiudendoli unendo i due lembi. Aggiungete ad ogni tarallo 3/4 mandorle, precedentemente bagnate con acqua. Mi raccomando incastonatele bene.
trasferite i taralli appena realizzati in una teglia rivestita di carta da forno ad una distanza di circa 3- 4 cm gli uni dagli altri. Lasciate lievitare 2- 3 h in un luogo asciutto e temperato. Non lieviteranno molto ma solo leggermente.
Cuoceteli in forno ben caldo, a 180° per 50 circa. Sfornate e lasciate intiepidire.
I Taralli sugna e pepe sono pronti, potete gustarli ancora caldi. Squisiti anche freddi, potete conservarli per circa 15 giorni in sacchetti di plastica per alimenti.