Saltando in padella

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Focaccia al salmone

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Buon lunedi a tutti!!!!! Come è andato il fine settimana? Il mio è stato tranquillo, un bel weekend di riposo, relax e dolce fa niente 😉

Le piogge della settimana scorsa hanno notevolmente abbassato la temperatura…anzi quasi quasi in casa si è fatto un po’ freddino….allora non vedo perchè non accendere il forno per scaldarsi un po’. OK….lo ammetto…è una scusa tristina per dire che la mia forno dipendenza è TOTALE….toglietemi tutto ma non il mio forno ^_^
Visto che lo scorso fine settimana non avevo prodotto niente di culinario mi dovevo rifare….invece di muovere le gambe questa volta ho allenato le braccia…. quindi….focacciamooooooooo 😉
L’altro giorno la mia diavoletta tentatrice (si sempre LEI!!!) ha avuto la bella idea di tentarci con questa focaccia al salmone, rucola e pomodorini. La parola salmone ha cominciato a girarmi per il cervello…non avevo in casa la philadelphia al salmone ma avevo dei filetti di salmone affumicato.
Era da un po’ che volevo provare la ricetta di Adriano della focaccia soffice, mi ha sempre incuriosito avendo nell’impasto la birra!!! che dire…..FAVOLOSA…soffice soffice….quando si va sulle ricette del Maestro non si può sbagliare. Purtroppo le foto non sono venute un granchè :-/

Focaccia soffice al salmone e semi di papavero
Ingredienti
Per l’impasto
500gr farina Manitoba
170gr birra
150gr yogurt
30gr di strutto
70gr patata lessata e schiacciata
50gr acqua
11gr sale
5gr lievito fresco
1 cucchiaino malto

Per la copertura
salamoia di acqua, olio e sale
salmone affumicato
semi di papavero

Io ho messo yogurt+strutto al posto dei 150gr latte di mozzarella di bufala, tenuto in frigo in un bicchiere, per 1 – 2 gg.
Per il procedimento ho ovviamente seguito ALLA LETTERA la ricetta accorciando un pochino i tempi vista la temperatura, l’unica differenza è che io ho impastato a mano. Vi consiglio di andare a vedere il post di Adriano in cui ci sono le foto di tutti i passaggi….UTILISSIMO!!!
Preparare il poolish con acqua, 60gr birra, 110gr farina, malto, lievito.  Lasciamo raddoppiare e leggermente decadere (ca 90’ io circa 60′).
Impastare tanta farina quanta ne serve per incorporare la birra, aggiungere la patata e impastare bene. Aggiungiamo piano piano lo yogurt insieme alla restante farina ed al sale continuando a impastare. Inseriamo lo strutto e facciamo assorbire (questa è la parte più complicata se si fa a mano ma con un po’ di pazienza ci si salta fuori ;-)).
Copriamo e lasciamo raddoppiare. Rovesciamo l’impasto sulla spianatoia, diamo una sola piega a tre ed avvolgiamo a filone. Trasferiamo in un recipiente con il coperchio e lasciamo ancora fino al raddoppio. Rimettiamolo sulla spianatoia ed allarghiamolo con le mani.
Adagiamolo, con la chiusura in alto, in una teglia da forno , dopo poco, ribaltiamola. Finiamo di spianare l’impasto, cospargiamo con la salamoia di acqua, olio e sale e lasciamo raddoppiare.
Distribuire il salmone a pezzetti e i semi di papavero e infornare a 220.  Dopo ca. 8’, riduciamo la temperatura a 200 e completiamo la cottura.

Quadrotti di focaccia al tonno e cipolle rosse

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Prima di tutto vorrei ringraziarvi ancora per l’affetto che mi dimostrate con i vostri commenti….tutti gli auguri che mi avete fatto in questi giorni hanno avuto effetto…..la mamy sta migliorando e il mio ginocchio è quasi tornato normale.

La giornata di ieri non è stata troppo calda quindi ho pensato di accendere il forno….per farci che? ma una bella focaccia!!!!! non so se si è capito che mi piace mangiare la focaccia tagliata a quadrotti….così non mi rendo conto di quanta ne mangio e mi sento meno in colpa ^_^  però visto che ve ne ho proposte già due a quadrotti, (qui e qui) questa volta volevo fotografarvela anche intera. Peccato che nel tempo intercorso per andare a scovare la fotocamera e tornare in cucina, qualcuno ne abbia staccato via un pezzo considerevole….al che ho deciso di porzionare quello che ne rimaneva 😉

Come base ho usato l’impasto della fougasse al rosmarino di Sabrine, che avevo provato qui. Sopra però questa volta mi sono data all’accoppiata tonno/cipolle.

Ingredienti
farina Manitoba: 300 gr
farina bianca 00: 200 gr
farina di grano duro: 50 gr
acqua: 400 ml
malto da panettiere: 1 cucchiaio
zucchero semolato fine: 1 cucchiaio
sale fino: 1 cucchiaino
lievito di birra: 25 gr (un cubetto o una bustina di quello disidratato)

per guarnire:
olio extra vergine di oliva: 1 cucchiaio
tonno
cipolle rosse

Per il procedimento ho seguito paro paro le indicazioni di Sabrine descritto qui. Mentre aspettate che l’impasto lieviti (circa 2 ore), fate marinare le cipolle tagliate sottili ad anelli e il tonno, con dell’olio e un pizzico di sale. Io sono solita comprare il tonno al naturale, lo scolo e poi lo condisco con olio evo (almeno so cosa ci metto dentro..).
Trascorso il tempo di lievitazione oliate una teglia e stendetevi l’impasto senza schiacciare le bolle d’aria che si formano mentre si stende l’impasto. Distribuire le cipolle e il tonno sulla focaccia e cuocere a 220 per circa 30 minuti.

Focaccia ai pomodorini

by 41 Comments

Che dici, si va al mare sabato? noooooo troppa gente per le strade, troppo traffico. Ma si potrebbe andare in treno. Nooooooo che poi ci tocca fare il viaggio schiacciati come delle sardine e in equilibrio su una gamba come i fenicotteri…..e poi ci sono da fare le pulizie di primavera…che ormai diventeranno d’estate se non ci diamo una mossa. 
Però poi le pulizie di primavera deprimono, si mette sottosopra tutta la casa, si riempiono secchi di roba da lavare, si trova polvere in luoghi che neanche vi eravate immaginate di avere in casa……..bisogna pur trovare qualcosa per tirasi su di morale……mica si vive di sole pulizie. Che ne dite di una bella focaccia soffice e colorata? 🙂
Per la ricetta mi sono affidata alla mitica Imma, ogni sua ricetta è una garanzia 😉 Ho utilizzato la ricetta della sua focaccia pomodorini e pancella omettendo la pancetta e la cipolla, e profumando con rosmarino. Ho fatto solo qualche piccolissima modifica che riporto tra parentesi.

Ingredienti:
450g di farina per pizza (io ho fatto 500g)
50g farina 00 (io ho omesso)
25g di lievito di birra (un cubetto)
350 di acqua tiepida
1 cucchiaio di fiocchi di patate
1 cucchiaino di zucchero
4 cucchiaia di olio
2 cucchiaini di sale

pomodorini
rosmarino

Procedimento:

Sbriciolate e fate sciogliere un cubetto di lievito di birra in una ciotola insieme a dell’acqua tiepida e un cucchiaino di zucchero: mescolate e attendete (qualche minuto) che in superficie si formi della schiuma. Nel frattempo sciogliete il sale nella restante acqua tiepida, poi versate le farine e il cucchiaio di fiocchi dentro ad una ciotola capiente, fate una conca al centro e unite il composto di lievito, l’olio e l’acqua tiepida. Mescolate gli ingredienti e poi impastateli su di una spianatoia fino ad ottenere un composto liscio ed elastico al quale darete forma di una palla (io ho anche sbattuto ripetutamente sulla spianatoia……moooooolto rilassante e distensivo). 
Ponete l’impasto in una ciotola spolverizzata di farina, copritelo con un canovaccio pulito e mettetelo a lievitare in un luogo tiepido fino a che non avrà raddoppiato il suo volume (per me circa 2 ore).
Mentre attendete avete tutto il tempo per affrontare uno dei vostri incubi peggiori…..la pulizia della cantina!!!!

Trascorso il tempo di lievitazione (e se siete sopravvissute alla pulizia della cantina…..), oliate abbondantemente una teglia e stendetevi l’impasto pressando con le mani e con i polpastrelli delle dita in modo da formare dei piccoli avvallamenti ( non schiacciate le bolle d’aria che si formano mentre si stende l’impasto). Aggiungere i pomodorini tagliati a meta e infossati un po nell’impasto, e infine il rosmarino. Mettete un filo d’olio (il mio era un pochino più di un filo), del sale e lasciate lievitare un’altra mezz’ora. Infornate a 220 gradi per 30 minuti.

Volete mettere il piacere di tirare giù le tende con un pezzo di foccia in bocca? è tutta un’altra cosa 😉 però si può anche gustare stravaccati sul divano mentre vi godete la finale di tennis femminile del Rolland Garros o l’imminente coppa del mondo!!!!

Con questa ricetta partecipo al divertente contest il panino con la coppa di “La cucina di QB“

Stecca-focacciamo?

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Vi ricordate le stecche di Jim? Questo fine settimana mi è venuta voglia di provare una variazione sul tema…si ho fatto l’impasto uguale uguale a quello delle stecche ma poi l’ho steso per farci una bella focaccia.
Vi riporto nuovamente il procedimento visto che questa volta ho fatto qualche foto.

Ingredienti (per una focaccia grande quanto una leccarda da forno):
farina forte  455g (io manitoba Mulino Spadoni)
acqua fredda 350g
sale 3g (io ho fatto 6)
zucchero 3 g
lievito secco 1g (io lievito di birra fresco 1g)
olio di oliva, sale grosso, semola di grano duro per spolverare

Procedimento:

Pesare innanzitutto il lievito. In una larga ciotola, mescolare farina, sale, zucchero. Sciogliere il lievito di birra nell’acqua e unire i liquidi ai solidi. Mescolare con un cucchiaio di legno o materiale plastico finchè gli ingredienti sono appena amalgamati. Si dovrà formare una palla umida e appiccicosa.
Coprire la ciotola con pellicola e lasciare riposare a temperatura ambiente finchè l’impasto è raddoppiato e la superficie è coperta di bolle (18 ore circa).
Riprendere l’impasto e spolverare abbondantemente di semola la superficie di lavoro (più se ne mette, meno si attaccherà). Mettere la ciotola in verticale e far scendere l’impasto, prima da solo e poi aiutandovi con un lecca pentola morbido, cercando di non maltrattarlo troppo.
Fare le pieghe del secondo tipo spiegata da Adriano qui. Io ho usato una spatola morbida tipo leccapentole, e ho fatto passare sotto il lembo di pasta portandolo al centro.
Mettere un telo leggero da cucina sul ripiano e cospargerlo con parecchia semola. Fatto questo, ribaltare l’impasto e dargli la forma di una palla un po’ appiattita, tenendo la “cucitura” verso il basso e appoggiarla sul telo. Spennellare con delicatezza la superficie di olio di oliva e cospargere di sale grosso. Spolverare la superficie con pochissima semola. Richiudere sopra di esso il telo e lasciarla lievitare ancora per due ore.

Dovrà circa raddoppiare. Circa mezz’ora prima della fine della seconda lievitazione, accendere il forno e portarlo a 250. Con delicatezza mettere l’impasto lievitato sulla leccarda e tirarlo in modo da coprire tutta la teglia coperta con carta forno. Spennellarle di olio e cospargerle ancora con del sale grosso.  Infornare direttamente senza fare lievitare ulteriormente.

Cuocere nel forno caldo per 25 minuti se la volte bella croccante, altrimenti 5-6 minuti in meno se la volete più soffice.  Far riposare nella teglia ancora per 5 minuti, poi disporrre su una gratella e far raffreddare completamente. La prossima volta ci metterò sopra anche una bella spolverata di rosmarino, secondo me ci dovrebbe stare proprio bene. Che ne dite? vi assicuro che ottima così com’è ma anche farcita 🙂

Schiacciata croccante al rosmarino

by 22 Comments

Io continuo nel mio essere contro corrente 😁
Nessuna ricetta carnevalesca, ma questa deliziosa Schiacciata Croccante, una ricetta sfiziosa e semplice. Perfetta per un aperitivo, per accompagnare antipasti, per merenda e utilissima se vi siete dimenticati di comprare il pane. Croccante croccante, profumata al rosmarino, non potrete più farne a meno. Un pezzo dopo l’altro non riuscirete più a smettere di mangiarla.

Buonissimi i dolci di carnevale, ma vi assicuro che questa schiacciata non ve li farà assolutamente rimpiangere. Potete prepararla prima di pranzo e infornarla per l’ora della merenda o per una aperitivo veloce e sfizioso. In questo periodo sgranocchierei dalla mattina alla sera 😉
Potete farcire la schiacciata come preferite, semplice con solo olio e sale, aromatizzata al rosmarino oppure piccante con il peperoncino, ma ancora con origano, paprika e quello che più preferite.

La ricetta viene dal mitico Viva la focaccia, un’assoluta garanzia in fatto di lievitati. Vittorio è un mago ad impastare.

Su su, correte ad impastare, sarà pronta per pranzo!!!
Buona settimana 💖💖

Schiacciata croccante al rosmarino
Ingredienti (per 4 schiacciate)
375 g farina tipo 0
235 g acqua
20 g olio extra vergine
3 g zucchero
6 g sale
24 g lievito di birra fresco

Procedimento
In una ciotola mettiamo il lievito nell’acqua tiepida (circa 35°C), poi aggiungiamo lo zucchero e l’olio.
Aggiungiamo circa metà della farina e iniziamo ad impastare con una mano. Quando la farina è assorbita aggiungiamo il sale. Aggiungiamo a poco a poco la farina rimanente, poi rovesciamo sulla spianatoia e continuiamo a impastare portando l’impasto sul bordo verso il centro. Dopo circa 10 minuti avrete ottenuto un impasto bello liscio ed elastico.
Dividiamo in 4 l’impasto. Formiamo 4 palline e mettiamo su una teglia infarinata. Copriamole bene con un canovaccio e con la pellicola per alimenti e lasciamo lievitare per 70-90 min.
Quando avranno circa raddoppiato il loro volume potremo passarle nuovamente sulla spianatoia. Spostiamo un panetto alla volta sulla spianatoia e con il matterello creiamo un disco di circa 30 cm di diametro. Devono essere belle sottili.
Condiamo con olio sale e rosmarino e inforniamo a 250° C per 4-6 minuti

Note:
– potete cuocere su una teglia ma meglio ancora sulla pietra refrattaria.
– ovviamente potete anche usare la planetaria.

Pane arabo allo zafferano (a modo mio)

by 10 Comments

Oggi ho bisogno di voi, esperti di panificazione. Sinceramente non sono sicura di poter chiamare queste pagnotte pane arabo. Infatti l’ho chiamato a modo mio 😉
Ora vi spiego…

Qua da noi nei forni si trovano dei panini di forma tonda bassi e sofficissimi, praticamente senza crosta. La consistenza ricorda quella della focaccia alta. Molto amati dai bimbi perchè soffici e perfetti per essere imbottiti con salumi vari. E vengono chiamati pane arabo.

Però poi se cerco in rete pane arabo si trovano dei panini tipo la pita, quindi con la tasca interna che si forma in cottura. Il pane si gonfia e si apre, poi quando raffreddandosi si sgonfia.

Comunque lo vogliate chiamare, questi panini sono proprio buoni. Ho voluto provare ad aromatizzarli allo zafferano e poi una bella spolverata di semini vari. Ho un debole per lo zafferano, sia nei dolci che nei salati, ma mi mancava nel pane. A parte il colore stupendo, amo molto anche il suo gusto. Questi panini si abbinano benissimo agli affettati e ai formaggi morbidi e dolci, tipo lo squacquerone o lo crescenza.
Sono anche facili da fare, alla portata di tutti, niente “farine strane” e difficili da maneggiare. Provateli, vedrete che non ve ne pentirete 😉

Ora vi saluto e vi auguro una buona settimana 🌼🌼

Pane arabo allo zafferano (a modo mio)
Ingredienti (per 3 panini grandi o 5 piccoli)
500 g Farina 1
2 cucchiaini di zucchero
5 g lievito di birra fresco
1 bustina di zafferano
300 ml di acqua
10 g Sale
semini vari

Procedimento
In una ciotola, sciogliete il lievito di birra in 200 ml di acqua insieme allo zucchero e allo zafferano.
In una ciotola, setacciate la farina, fate un buco e versatevi il lievito sciolto. Mescolate con un cucchiaio, e lasciate riposare una decina di minuti così com’è. Poi aggiungete il sale.
Mescolate di nuovo, quindi trasferite l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e lavoratelo energicamente con le mani per alcuni minuti. In questa fase sarà necessario aggiungere altra acqua, circa 100 ml. Va unita poca per volta, valutate l’assorbimento. Si dovrà ottenere una pasta liscia ed omogenea.
Modellate una palla e rimettetela nella ciotola. Coprite con la pellicola e fate lievitare fino al raddoppio in un luogo tiepido e al riparo da correnti d’aria.
Trascorso il tempo della lievitazione, dividete la pasta in 3/5 parti uguali.
Stendere ogni pezzetto con le mani o aiutandovi con il mattarello formando un disco.
Disponete i dischi di pasta sulla placca rivestita con carta da forno e lasciateli riposare per un’altra oretta.
Trascorso il tempo incidete leggermente una croce sui panini, spennellate con un goccio d’acqua e spolverate con i semini.
Infine, cuocete il pane arabo in forno statico preriscaldato a 240° per 10 minuti circa. Sfornarlo e lasciarlo intiepidire prima di gustarlo.

Pizza senza impasto (metodo Bonci)

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Chi mi segue da tempo avrà notato che non pubblico spesso ricette di pizza. Pubblico tanto pane e panini, focacce e focaccine, ma di pizze se ne sono viste poche su questi schermi. Ma non perché non mi piaccia o mi faccia dei problemi sul suo effetto sulla linea…seeee figuriamoci ???
E’ che la pizza normalmente si mangia la sera quindi per me impossibile da fotografare visto che fotografo con luce naturale. Questo fine settimana però ho deciso che sarebbe stato il weekend della “pizza a pranzo”; ho pensato che non potesse proprio mancare sul blog la ricetta della pizza senza impasto del Bonci. Una ricetta che giustamente spopola sul web grazie alla sua facilità di preparazione. Impensabile per una impastatrice compulsiva come me, nonché grande fan della pizza ?

Per la pizza senza impasto con il metodo Bonci servono solo farina, lievito, acqua e una forchetta! Che sia pizza o focaccia sarà croccante fuori e morbida dentro. Poche mosse per impastare, maturazione in frigo e poi via in forno. Si prepara la sera prima e poi a riposo fino al pomeriggio successivo. Sofficissima, bollosa, grazie all’alta idratazione, e digeribile grazie proprio all’uso di una piccolissima quantità di lievito di birra e ad una lenta maturazione in frigorifero. Il concetto di “senza impasto” si riferisce al fatto che non è necessario olio di gomito per impastare e nemmeno una planetaria: sono sufficienti una ciotola ed un cucchiaio! La pizza senza impasto è proprio alla portata di tutti, anche per i neofiti dell’impastamento ?

Unica mia variante alla ricetta tradizionale è stata la sostituzione di metà della farina 0 con farina di tipo 1, sapete che amo le farine rustiche e poco raffinate. Ovviamente potete farcire come preferite, io di solito ne faccio sempre una metà per i carnivori di casa e una metà invece vegetariana. Io preferisco non caricare tanto la farcitura perché mi piace sentire proprio il gusto della base; la mia preferita infatti è la marinara.

Questo impasto si presta benissimo anche come base per focacce. Provatelo con solo olio, rosmarino e un pizzico di sale grosso. Una bomba!!
Ora vi saluto e vi auguro una buona settimana ??

Pizza senza impasto (metodo Bonci)
Ingredienti
250 g farina 0
250 g di farina tipo 1 (per me Risciola con germe di grano BioLu)
400 g di acqua
2 g di lievito di birra secco (max 3g)
10 g di sale
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva

Procedimento
Ore 18 giorno prima
Versate la farina in una ciotola capiente e unire la metà dell’acqua quindi mescolate semplicemente con un cucchiaio o una forchetta, rendendo il tutto molto morbido. Infine aggiungere il resto dell’acqua e il lievito mescolando sempre con la forchetta. A questo punto mettete il sale e l’olio quindi mescolate ancora, lasciando l’impasto abbastanza umido e “stracciato”. Coprite e lasciatelo riposare così per una mezz’oretta.
Riprendete l’impasto e capovolgetelo su un piano abbondantemente infarinato. Stendetelo con le mani formando un rettangolo, spolveratelo leggermente con la semola e fate un primo giro di pieghe a portafoglio. Girate l’impasto e ripetere la piega ancora per 4/5 volte.
Otterrete un impasto morbidissimo, ponetelo nella ciotola quindi coprite con un coperchio o con la pellicola e riponete in frigorifero fino al giorno dopo. Andrà bene il reparto delle verdure.
Ore 15 giorno dopo
Stendete l’impasto con le mani poi, aiutandovi con le braccia, sistematelo nella teglia unta di olio. Coprite con pellicola e lasciate lievitare per 3 ore. Condite a piacere e infornate a 250° per circa 15 minuti, nella parte più bassa.
Se volete fare la pizza margherita, cuocete solo con pomodoro per 15 minuti. Poi unite la mozzarella e portate la teglia in forno a metà altezza, lasciando in cottura per altri 2 0 3 minuti.

Volete impastare e infornare nello stesso giorno?
Potete farlo tranquillamente! Impastate al mattino e lasciate l’impasto in frigo solo mezza giornata. Poi tirate fuori l’impasto dividetelo in panetti a seconda di quante teglie dovete preparare, coprite con pellicola e lasciate lievitare ancora a temperatura ambiente fino a poco prima di stendere le pizze nelle teglie. (Vi suggerisco di passare un po’ d’olio prima di coprire con la pellicola, in questo modo non si attaccherà all’impasto lievitato)

Sua maestà la Barese

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Iniziamo una nuova settimana senza sapere cosa succederà. Sono preoccupata, so che Bologna è una delle città tenuta sott’occhio per numero di contagi e che potrebbe venire classificata zona rossa. Speriamo bene. Quando sono nervosa una delle poche cose che riesce a rilassarmi è mettere le mani in pasta. Personalmente davanti a pane e derivati non so proprio resistere. Mi piace farli e anche mangiarli 😉

Ho fatto tante focacce di ogni tipo, di farro, 7 cereali, con latte di soia, con tonno e cipolle, oppure dolci con l’uva, o all’anice, ma non avevo mai provato a fare la focaccia Barese.

La focaccia barese è un lievitato tipico della città di Bari fatto con farina, sale, lievito, olio e acqua con l’aggiunta di patate nell’impasto. Ha i bordi alti e croccanti, è molto morbida, si cuoce in una teglia di forma rotonda e si condisce con pomodorini e olive nere. Impossibile non innamorarsene.

Per la ricetta ho seguito le indicazioni di Simona. Le sue ricette sono sempre un’assoluta garanzia!! purtroppo non avevo le olive nere e ho dovuto fare senza, ma vi garantisco che era una favola. Infatti come vedete non ho la foto della focaccia intera perchè non sono riuscita a salvarla prima che un ladro ne portasse via un pezzo 😉 vi consiglio davvero di andare a vedere il post di Simona per tutti i passaggi e i consigli.

Focaccia Barese
Ingredienti
200 g di farina 0
200 g semola rimacinata di grano duro
100 g di farina manitoba
300 g acqua a temperatura ambiente
150 g patate intere
15 g di sale
2 cucchiai e mezzo di olio extravergine
2 cucchiaini di lievito di birra secco disidratato (4 gr) (in alternativa 10 gr di lievito di birra fresco)
Per condire:
500 gr di pomodorini
olive nere (io non le avevo)
olio extravergine
sale
origano secco (abbondante)

Procedimento
Prima di tutto miscelate tutte le farine insieme, dal totale prelevatene 95 gr, disponete in una ciotola e unite al lievito e a 100 gr di acqua presa dal totale. Mescolate insieme fino a formare un lievitino morbido. Coprite con una pellicola e lasciate lievitare a 26° (forno spento con la luce acces) per circa 2 h o comunque fino a quando non raddoppia di volume e si riempie di bollicine. Nel frattempo lavate le patate, bollitele, schiacciate con uno schiacciapatate per ottenere una purea. Lasciate completamente raffreddare prima di unirle all’impasto.
Per fare la focaccia barese, potete procedere sia a mano, quindi unendo tutti gli ingredienti in ciotola oppure con una planetaria. Partite inserendo nel lievitino cresciuto tutte le farine, l’acqua restante e la purea di patate bella fredda. Aggiungere le patate lesse all’impasto. L’impasto è morbido, così dev’essere, amalgamate finchè i liquidi non sono completamente assorbiti e l’impasto ha preso una sua forma. Incordate unendo a poco alla volta l’olio, cucchiaio dopo cucchiaio e infine il sale.
L’impasto deve aver preso la corda, ma comunque resterà piuttosto morbido, non vi preoccupate! in fase di pieghe si rapprenderà anche se non dovrà mai essere duro o troppo compatto. Quando l’impasto è pronto versatelo su un piano di lavoro spolverato di farina manitoba. Spolverate l’impasto, con le mani sporche di farina date due pieghe a portafoglio. Con le mani ancora spolverate di farina date altre due pieghe a portafoglio laterali. L’impasto a questo punto dovrebbe aver preso forma sempre con le mani di farina, giratelo, pirlatelo ovvero rendetelo liscio in superficie, fate una palla e mettetela in una ciotola. Coprite con una pellicola. Lasciate lievitare nel forno spento fino a quando l’impasto della vostra focaccia barese non triplica di volume (circa 3 h). Tradizione pugliese vuole che la focaccia sia bella unta! ungetevi le mani con un filo d’olio. Oleate la teglia. Potete usare la classica rettangolare da forno oppure due tonde da 28 – 30 cm
Prelevate l’impasto con le mani sporche di olio, tra le mani avvolgete la pasta ungendola con le vostre mani e stendete in una teglia leggermente oleata picchiettando con i polpastrelli, allargando bene l’impasto. A questo punto lasciate lievitare 30 minuti. Nel frattempo tagliate a metà i pomodorini, conditeli tutti insieme in ciotola con sale, olio e origano. Affondate poco i pomodorini nell’impasto semi lievitato. Riempite bene e distribuite un pò di succo di pomodorini per insaporire. Completate con un filo d’olio , origano e un pizzico di sale. Fate lievitare per almeno 1 h e mezza fino a quando la focaccia avrà raddoppiato di volume.
Usate forno statico, 200° ben caldo. Posizionate la teglia sul fondo del forno a contatto se volete il bordo bello croccantino e lasciate cuocere 12 minuti circa se la teglia è piccola 15 minuti se l’avete preparate nella leccarda da forno. il bordo deve colorirsi leggermente. Trasferite quindi la focaccia barese nella parte medio alta del forno e azionate subito il grill, lasciate cuocere altri 6- 7 minuti se la teglia è piccola, altri 10 – 12 minuti se è grande.
Sfornate la Focaccia barese doc e lasciate raffreddare 5 minuti! Buonissima calda o fredda!

Pane Biove delle Simili

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Fare il pane in casa è davvero magia.
E’ complicato e semplice nello stesso tempo.
E’ casa, è amore. Sono i gesti antichi che si tramandano tra generazioni. E’ il profumo che invade la casa, talmente invitante che è praticamente impossibile resistere dal tagliarlo ancora caldo.

Il fine settimana è il mio momento “panificazione”. Avrei avuto mille altre cose da fare, ma alla fine non ho resistito dal mettere le mani in pasta. Ho tirato fuori dalla libreria uno dei miei libri del cuore, il primo libro che mi ha avvicinato alla panificazione. Questa volta ho provato il Biove, un pane casereccio dalla crosta croccante ma non spessa e una mollica compatta ma soffice. Sarà stata una botta di c*o, non so, comunque è venuto una favola, è praticamente esploso in forno 😀

La fonte è il libro “Pane e roba dolce” delle sorelle Simili. Sicuramente moltissimi di voi lo conosce già, ma a chi non lo conoscesse o non lo possedesse lo consiglio vivamente, il passo passo delle sorelle Simili non permette di sbagliare e le ricette riescono eccome 😉 molto semplici nel loro spiegare, ricette perfette, senza troppi ingredienti strani o alla moda.
Ve ne ho già proposte diverse, ma ho in programma di provarne ancora tante altre.

L’impasto è diretto, quindi in 3 ora massimo avrete il pane in tavola. Ovviamente si può ridurre il lievito ed aumentare i tempi di lievitazione. La ricetta originale del Biove prevede l’uso dello strutto, questo può essere sostituito anche da un buon olio extravergine di oliva delicato. Per la formatura vi consiglio di andare a vedere il video su Vivalafocaccia.

Che dire, viva il pane fatto in casa e buona settimana a tutti!!!

Pane Biove delle Simili
Ingredienti per 2 pagnotte
500 g farina 00
280 g acqua
18 g Lievito di Birra (o 6 g di lievito secco)
5 g di malto (o miele)
20 g di strutto (o olio extra vergine)
8 g sale

Procedimento
Fate la fontana, amalgamate al centro tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido, ma non appiccicoso.
Lavorate e battete per 10 minuti a mano o se preferite con una planetaria. Coprite e fate lievitare per 20 minuti.
Sgonfiamo rimpastando e arrotondiamo. Sul piano infarinato stendiamo con il mattarello fino a farne un’ovale. Cerchiamo di dare forma rettangolare e arrotoliamo stretto nel senso del lato lungo per avere così un cordone. Stendiamo con il mattarello per avere una striscia lunga, larga circa 6 cm. Arrotolare la striscia partendo dal lato corto nella sua lunghezza, tenendo le dita sui lati per impedire che si allarghi troppo e si formino delle punte non volute. Dobbiamo ottenere un rotolo uniforme con la chiusura sotto.
Appoggiare sul piano un canovaccio molto infarinato, e disporre su quest’ultimo il pezzo appena formato con la chiusura sotto e il lato dove si vedono le spire arrotolate appoggiate contro due pacchi di farina. Sollevare il canovaccio perchè il pane non tocchi i pacchi di farina.
Coprire con un canovaccio e lasciare lievitare 30-40 minuti. Sollevate delicatamente, e tagliate a metà con una spatola di plastica, appoggiateli su una pala (se usate la pietra per cuocerli) o su una teglia se usate quella con il taglio verso l’alto. Incidete, in corrispondenza del taglio, con una lametta, a circa un centimetro di profondità.
Infornate a 200° per 25-30 minuti . Se usate la pietra accendete il forno con la pietra per tempo, ci vorrà un po’ per scaldare bene la pietra. Fate raffreddare su una griglia.

Galette al grano saraceno alle pesche e rum

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Complice la bella giornata, ieri mi sono data all’attività sportiva, prima corsetta mattutina e poi un bel giro in bici. Sono arrivata a casa un po’ stanchina, ma ho voluto comunque preparare il dolce per la colazione di oggi. Complice delle pesche succose e dolci, e un resto di farina di grano saraceno da finire prima dell’estate ho sfornato questa meravigliosa galette. Fidatevi, è davvero una meraviglia…è stato amore al primo morso ?

La galette è un dolce tipico della Francia. Questo termine tradotto letteralmente significa “torta” o “focaccia” che solitamente è formata da una pasta simile ad una pie crust o brisè che racchiude al suo interno della frutta fresca che viene poi cotta nel cestino di pasta.

In questa sua ricetta ho pensato per la base a una frolla leggera in quanto il burro è sostituito dall’olio, e ho voluto dare una nota molto rustica usando il grano saraceno. Oramai faccio quasi sempre la frolla con l’olio, è tanto più comoda visto che non necessita del riposo e non c’è neanche bisogno di gestire il burro (è troppo freddo, è troppo morbido etc etc…).
Inoltre amo molto il grano saraceno, sia nei dolci che nel pane. Il suo gusto tostato si sposa benissimo alla nota intensa del rum e al dolce delle pesche. La base è anche senza glutine, quindi adatta sia ai celiaci che agli intolleranti al lattosio.

Sulla base ho poi distribuito un po’ di confettura di pesche aromatizzata al rum che avevo fatto l’anno scorso, poi dei biscotti sbriciolati per assorbire l’umidità rilasciata dalle pesche in cottura e infine le fette di pesca tagliate un po’ spesse perchè volevo che rimanessero belle carnose anche dopo cottura. Pesche, grano saraceno e rum, davvero un matrimonio perfetto ?
Veloce e semplicissima da fare, molto più della classica crostata visto non si deve neanche imburrare lo stampo ?

Ve ne offrirei volentieri una fetta ma è sparita in un batter d’occhio. Vi saluto e vi auguro una buona settimana. Dai che si ricomincia!!!!

Galette al grano saraceno alle pesche e rum
Ingredienti (diametro circa 20cm)
100 g farina di grano saraceno
80 g farina di riso
70 g zucchero
40 g olio di arachidi
1 uovo medio
1 cucchiaino lievito per dolci
1 pizzico sale
2 cucchiaini di rum
confettura di pesche al rum
biscotti sbriciolati
3 pesche

Procedimento
In una terrina unite lo zucchero, il pizzico di sale, l’olio, il rum, e l’uovo. Mescolate con una forchetta, unite la farina di grano saraceno, poi il lievito. Unite man mano la farina di riso fino a quando inizia a formarsi l’impasto. Impastate velocemente fino a compattare. Non ci sarebbe bisogno del riposo in frigo visto che non c’è burro ma secondo me gli fa comunque bene ?
Stendete su carta forno ad uno spessore di circa 4-5 mm. Distribuite nel centro un po’ di confettura, poi sopra i biscotti sbriciolati che assorbiranno l’umidità delle pesche. Tagliate le pesche a fette non troppo sottili e distribuite sopra. Richiudete il bordo sopra alle fette. Cuocete a 170 per circa 50 minuti. Sfornate e fate raffreddare.

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