Eccomi qua con le mie “impressioni cinesi”. Alla fine ho deciso di dividere il racconto in due puntate, altrimenti il post sarebbe diventato davvero lungo. Quindi oggi vi parlo della prima tappa del viaggio, Shanghai.
Premetto che non era la mia prima volta in Cina, ci ero già stata quattro anni fa. Quindi sapevo già cosa dovevo aspettarmi, ma devo dire che, forse perché col tempo i ricordi difficili si tendono a dimenticare, il primo impatto è stato un po’ difficile.
Immaginatevi a girare da soli, in un paese in cui nessuno vi capisce, in cui non riuscite a capire nulla di quello che è scritto, nomi di strade, destinazione dei treni, fermate degli autobus. Scordatevi di poter chiedere aiuto a qualcuno, potete contare solo su di voi. Ma si può fare. Comunque è un tantino estraniante non riuscire a proferire praticamente una parola per due settimane con nessuno.
Ma veniamo a Shanghai. Purtroppo non ho avuto molto tempo, solo un giorno e mezzo ma comunque credo di essere riuscita a farmi almeno un’idea della città. Shanghai è una città piena di contrasti, molto diversa ad esempio da Pechino. Nel giro di cento metri potete passare da una zona ultramoderna, con negozi eleganti e luci psichedeliche a delle stradine con case vecchissime in cui la gente vive in delle catapecchie che non vi dico.
Se andate in giro a piedi state attentissimi, guidano come pazzi, vanno in motorino sui marciapiedi, i semafori sono un’optional quindi non credete di essere al sicuro anche se attraversate solo col verde, sono sempre attaccati al clacson come se non ci fosse un domani. Shanghai in particolare è la città con il più alto numero di incidenti mortali per i pedoni.
Quindi stay tuned 😉
Ecco le cose che proprio non potete perdervi a Shanghai. La città vecchia, lo Yu Garden, la Concessione Francese, People Square e il famoso Bund.
Il giardino del Mandarino Yu venne creato nel 1599 ed è un classico giardino cinese che sorge nel nord-est della città vecchia di Shanghai, in Cina. Come i tradizionali giardini cinesi è un microcosmo dove convinto equilibratamente piante, animali e minerali.
E’ davvero un posto magico, un posto al di fuori del mondo e del tempo.
Il giardino si trova nella città vecchia. È certamente una zona “difficile” per noi europei, si vedono cose che ci sono totalmente estranee. Mercati in cui la verdura e la frutta è direttamente buttata per terra, panni stesi in grucce attaccate ai fili dell’alta tensione, case stravecchie e sporche, praticamente fatte di una sola camera con magari la terra come pavimento. Gente che vive praticamente in strada, mangia seduta su degli sgabelli sul marciapiede, lava i panni in secchi sempre sulla strada, e cucina in condizioni igieniche “discutibili”. Diciamo che girovagando in questa zona vi passa la voglia di mangiare.
Vi basta comunque allontanarvi di neanche mezzo chilometro per trovarvi in una zona completamente diversa, con casette in mezzo al verde, costruzioni in mattoni rossi, e ristorantini eleganti e raffinati. Siete nella Concessione Francese. E’ certamente l’area più densa di fascino e di romanticismo, dove si può ritrovare l’atmosfera della vecchia Shanghai con eleganti vie alberate, stilisti, botteghe di design e di lusso, raffinati ristoranti, bistrot e caffetterie. Qui si vedono le più belle residenze coloniali in un giusto mix di eleganza, modernità e tradizione.
La zona preferita per lo struscio del sabato pomeriggio è Nanjing Road e People Square. Se vi portassero li bendati, potreste pensare di essere stati portati a Time Square, a New York. Grattacieli stupendi che vi circondano in un abbraccio, negozi elegantissimi, giochi di luci ovunque e tanta tanta gente. Tutto tenuto benissimo, molto psichedelico.
E per finire il famoso Bund, uno dei simboli più rappresentativi di Shanghai, da sempre l’orgoglio degli abitanti, la palestra per i cinesi che all’alba praticano il thai-chi, la finestra sulla spettacolare Pudong.
Il Bund è un viale lungo la riva sinistra del fiume Huangpu e che fronteggia il quartiere degli affari di Pudong. Il lungofiume è molto bello, con una larga passeggiata che permette di ammirare uno skyline fantastico.
Veniamo al cibo. Il cibo non ha nulla a che fare con il cibo cinese che si trova dalle nostre parti. Diciamo che quello che viene offerto a noi è molto “edulcorato”, nel senso che è molto adattato ai nostri gusti. I cinesi mangiano tutto, ma proprio tutto. E adorano le frattaglie, nel senso che tra coscia di pollo e collo o zampe loro non hanno dubbi. I loro pezzi preferiti sono la testa, il collo e le zampe.
Tenete conto che i cinesi non possono prendere il cibo con le mani, quindi ad esempio per mangiare le castagne o le noccioline quello che fanno è mettersi tutto in bocca buccia compresa, poi sbiascicano per un po’ e sputano la buccia, se va bene su un piatto, altrimenti direttamente per terra. Quindi non vi dico cosa succede quando si mettono a sgranocchiare le zampe di gallina o la testa dell’anatra.
Nello stesso modo mangiano anche i granchi e i gamberetti, li infilano in bocca con la guscia, poi è tutto in ciucciare e masticare finché non sputano il carapace.
Altra cosa che adorano, sono gli spiedini di scorpioni, millepiedi e bachi di vario genere, belli grossi. Questi spiedini sono il loro street food preferito.
Vi racconto questa; mentre girovagavo e mi capita d’avanti una scena pazzesca, mamma che compra alla bimba un bel spiedino di bachi fritti. Dovevate vedere come era felice la bimba, come se fosse stato uno spiedino di frutta caramellata. Io non ci potevo crede, e invece dopo qualche secondo la bimba si è fatta fuori tutta contenta un bel bigatto grasso.
Non ci potevo credere.
Non potendo spezzare il pane con le mani, non hanno pane come lo intendiamo noi, tipo il filone con crosta croccante, ma hanno solo dei piccoli paninetti bianchi cotti al vapore, molto spugnosi ma mangiabili. E li preparano anche in forme molto carine, non trovate che questi pinguini siano deliziosi? Però fatemelo dire, non c’è confronto con il nostro pane.
Bene, ora vi saluto. Alla prossima puntata 🙂
Serena says
Della Cina ho visitato solo il Tibet e devo dire che non ne ho un buon ricordo, forse dovuto al particolare momento che stavo vivendo… forse è il caso di visitare nuovamente questo interessante paese con la mente più lucida, devo essermi lasciata scorrere addosso particolari importanti…
Elena Gnani says
Non sono mai stata in Tibet, io me lo immagino come un posto magico in cui si respira religiosità in ogni angolo. Ma ovviamente poi la realtà non corrisponde mai a quello che ci siamo immaginati
scamorza bianca says
Non vedo l’ora di passare a leggere la seconda parte, grazie di questo bel reportage. L’oriente per ora mi manca, confido di riuscire a rimediare quanto prima. E cmq pur essendo una che assaggia tutto, lo spiedino di bacherozzi no eh…
Elena Gnani says
hahaha 🙂 no, neppure io neanche sotto tortura
Natascia says
Mio Dio Elena, millepiedi, bachi…….mi si sono accapponate le budella!
Sapevo che il cibo dei ristoranti cinesi non è lo stesso che mangiano in Cina ma non sapevo del loro modo di mangiare….. Ah ah ah!
E’ una realtà completamente diversa,
Alla fin fine mi piacerebbe molto visitarla!
Complimenti Elena. Aspetto la seconda parte.
Elena Gnani says
hahaha 😀 si in effetti non è un bello spettacolo. E poi non ti dico l’odore…te lo lascio solo immaginare
Ale -Dolcemente Inventando says
Mai stata in Cina ma credo avrei serie difficoltà col cibo, gli spiedini poi sono terrificanti.
Passo di qua per invitarti al Mio contest natalizio sul miele , non puoi assolutamente mancare.
Ti aspetto!
Elena Gnani says
Si quelli si, ma ci sono anche cose davvero buone
Melania says
Io l’aspettavo questo post. E l’aspettavo perché mi piace scoprire attraverso i viaggi altrui cose che non so.
Il contrasto di cui parli è qualcosa che ho sempre immaginato. Solo che a vederlo fa tutto un altro effetto. Sembra quasi di sentire una fitta dentro nel vedere le condizioni di quella gente.
Dall’altra parte, la diversità delle loro abitudini sia culinarie sia quelle riguardanti il modo di vivere, beh mi spingono ad esser grata per ciò che ho. (Per dire che non muoio dalla voglia di assaggiare spiedini di bachi fritti) ?
Bellissime le foto Elena!
Un abbraccio 🙂
Elena Gnani says
Si la Cina è un paese pieno di contrasti, che visti da noi europei lasciano un po’ perplessi
ipasticciditerry says
Bellissimi i pinguini! Certo un paese pieno di contraddizioni … palazzi ultramoderni, pieni di luce e sfarzo e periferie al limite della decenza … questi sono i contrasti che mi colpiscono, quando vado in giro per il mondo. Sul cibo non mi esprimo, mi è venuto ribrezzo solo al racconto della bambina … e quelle zampe? Mamma mia … Buona settimana Elena, alla prossima
Elena Gnani says
no diciamo pure sotto al limite della decenza. Non vuoi un bel millepiedi fritto? ma è così croccantino 🙂
zia consu says
La parte degli scarafaggi e altre parti del corpo animale in versione finger food, non mi attrae molto..x il resto è un sogno e non posso che ringraziarti x la condivisione <3
Elena Gnani says
Si gli scarafaggi per noi non sono proprio il massimo 😉
LAURA CARRARO says
Veramente il paese dei contrasti…….ma, a parte il cibo, mi piacerebbe tanto visitarlo!!! Sicuramente una visita che lascia il segno e che regala emozioni indimenticabili. Grazie per le belle foto e il simpatico e interessante reportage….ora resto in attesa del resto!!!
Baci
Elena Gnani says
Beh in effetti merita. Ci sono cose davvero stupende
Simo says
….aspettavo con ansia queste tue foto e i tuoi racconti, dopo la nostra chiacchierata a Cogne…si, mi confermi quello che anche mio marito mi racconta ogni volta che torna, anche se comunque aldilà di tutto (bachi, zampe di pollo e quant’altro), è sempre parecchio affascinato da questi posti…
Grazie per averci reso partecipe anche stavolta, aspetto la puntata numero 2!
Bacioni amica mia
Elena Gnani says
si certamente è un luogo molto affascinante
Ely says
Beh,. Ele.. io mi sono gustata proprio con avidità questo post. Adoro conoscere luoghi del mondo, usanze e consuetudini di posti che non ho mai visto (e forse non vedrò mai)… Avevo un’idea della Cina un pochino diversa, non pensavo realmente a queste forti, fortissime contraddizioni, sai? Luoghi così apparentemente degradati (ecco, io avrei proprio qualche difficoltà nel vedere il cibo a terra e qualcuno che lo mangia) e luoghi così moderni. Ma forse è affascinante per questo. Mi ha incuriosito il fatto che i cinesi non possono prendere il cibo con le mani: mi fa sorridere il fatto che sono in grado di trattarlo in modo così poco igienico e poi non usare le mani per consumarlo. Ma è un fatto culturale? Cioè, ha un significato?
Mi hanno entusiasmata quei panini a pinguino quanto mi hanno inorridita gli spiedini di insetti!! Ancora ancora passo sulle teste di anatra e sulle zampe.. in fondo le usavano anche i nostri nonni per il brodo, quando non c’era tanto da mangiare. Ma gli insetti.. no veramente i bachi non ce la potrei fare. Non mi fanno impressione, ma da mangiare proprio no!!!! Grazie stella, io aspetto la seconda puntata con vero piacere!!! TVTTB
Elena Gnani says
Non ti saprei dire con precisione. Questa cosa delle mani mi è stata detta da un collega cinese che mi ha spiegato che è permesso solo ai bambini prendere le cose con le mani. Comunque il risultato è una serie di ciucciamenti un tantino disgustosi per noi
Sara says
Oh mio Dio Ele! Che senso quegli spiedini! Non sapevo che loro non possono prendere il cibo con le mani! Scusa l’ignoranza…ma perche’???e ‘ considerata maleducazione??? Che bei posti!!! Grazie per la condivisione! Non vedo l’ora di vedere la seconda parte!!!
Elena Gnani says
Si per loro è molto maleducato, solo ai bimbi è permesso
Lilli nel paese delle stoviglie says
wow che bello, mi piacerebbe molto andare in cina, stavo per andarci anni fa, mi affascina molto e mi incuriosisce altrettanto, e ti dico anche che per curiosità assaggerei anche gli animaletti, male che vada li sputo, buona serata!
Elena Gnani says
cavoli ma tu sei una vera dura. Io non ce l’ho fatta. Comunque è un posto che merita davvero ed è anche poco costosa, alla fine non è un viaggio particolarmente costoso
Laura De Vincentis says
Sono rimasta lrtteralmente a bocca aperta tra l’affascinato e l’incredulo, aspetto con ansia la seconda parte!!! Un bacio
Elena Gnani says
Allora ti aspetto domani 😉
Silvia Brisi says
Eh si, deve essere davvero una città dai mille contrasti, e per questo molto affascinante!! Il mio capo va spesso in cina e sul cibo mi aveva raccontato tutto, infatti lui alle cene di gala era sempre in difficoltà., tutto quello che noi buttiamo o non mangiamo per loro è una prelibatezza!!! Mitica la pentola con le teste d’ anatra, mi ha fatto morire, cuociono anche il becco, ho visto delle foto di portate delle feste che ti giuro non ci potevo credere!!
A presto allora, buona serata!!
Elena Gnani says
Si loro adorano proprio le frattaglie, i resti che noi scarteremmo mentre magari disdegnano parti per noi più nobili
Francesca P. says
Questi luoghi per me sono avvolti un po’ dal senso del mito, perchè non ci sono mai stata ma spesso ho fantasticato un viaggio in atmosfere così particolari e diverse da quelle occidentali… confesso che, più che la parte moderna, mi affascina quella “antica”, ma questo perchè la mia anima vintage non dorme mai… 🙂
Grazie per questo bel tuffo in mondi lontani, adoro spostarmi con la mente mentre sono alla scrivania!
Elena Gnani says
Si la parte antica per noi è sicuramente molto più affascinante di quella moderna che bene o male assomiglia molto a quello che si può vedere negli states.
Vale says
ma che magnifico post!….E bellissime fotografie! Deve essere stata una meta che sicuramente di ha lasciato molto! Grazie per la condivisione, a presto! Un bacio
Elena Gnani says
Mi ha lasciato molto stress ma anche tante emozioni. Alcuni posti sono davvero magnifici
Helga says
calo un pietoso velo sulle pietanze così differenti dalle nostre!!! Terribile, mi sembra impossibile che riescano a mangiare certe cose! Poi queste foto che esprimono una disparità così lampante mi fanno veramente impressione, forse perchè non sono abituate a queste differente così drastiche e non riesco a comprendere come facciano a convinvere.
Elena Gnani says
Anche io non me ne capacito ma invece ho visto che loro proprio non si fanno problemi. E’ proprio normalissimo per loro
lisa fregosi says
Mi ha sempre affascinato la Cina ma la parte del cibo mi ha fatto venire l’ansia!!!
Interessante vado a leggere la seconda parte!
Elena Gnani says
Ti capisco 🙂