La vista e il profumo di un pane appena cotto ha un fascino romantico
che trascende qualsiasi altra riuscita culinaria.
(Elisabeth Luard)
Oggi si va di paneeeeeeee.
Ultimamente noto di essere un po’ monotematica, posto o pane o torte 😉
Ma non potete sapere da quanto tempo aspettavo questo momento, avere tra le mani un sacchetto di farina di grano arso!! quando sono stata in Puglia e me lo sono trovato li davanti, che praticamente mi faceva ciao ciao con la manina non ci volevo credere.
Il famoso grano arso, che è un po’ il Santo Graal delle appassionate di panificazione. Ovviamente non potevo non portarmene a casa un sacchetto, accompagnato da un’altro sacchetto con un bel chiletto di frise al grano arso. Mica potevo farmi sfuggire un’occasione così ghiotta.
Prima di tutto mi sono sbafata due frise, e sono rimasta sorpresa perchè pensavo che avessero un sapore molto forte di affumicato. Invece il loro sapore era piacevolmente abbrustolito ma non in modo marcato. Che dire….deliziose.
Dopo la mangiata mi sono messa in cerca di un ricetta per farci una bella pagnotta. Non volevo una ricetta molto carica di questa farina, come primo tentativo volevo stare sul sicuro. Ho girato un po’ e sono arrivata da una che di pane se ne intende, la mitica Silvia (alias Mi piace e non mi piace). Mi piacciono i suoi lievitati, rustici e caserecci come piace a me.
La sua ricetta con grano arso mi è sembrata perfetta, un bel pane soffice e con una quantità limitata di grano arso. Niente planetaria, basta impastare a mano seguendo il metodo descritto da Emmanuel Hadjiandreou nel suo libro Come si fa il pane (libro fantastico, ve lo consiglio).
Ho fatto qualche piccola modifica, sostituendo un po’ di farina 1 con farina di segale e crusca. Io ho usato il licoli, ma potete benissimo usare anche il lievito di birra. Ovviamente i tempi di lievitazione si ridurranno. Per dargli un aspetto più sontuoso mi sono lanciata nella formatura di una treccia a 4 capi. Era la prima volta che ci provavo e devo dire che non è stato facilissimo, confesso che ci sono riuscita al terzo tentativo.
Il risultato è un pane soffice, ma comunque rustico e con un leggero sapore di abbrustolito. Perfetto per farci delle bruschette, ma adatto anche ad una colazione sana e golosa. Una fetta di pane con burro e confettura, o crema di nocciole, e la giornata parte con il piede giusto.
Ora vi saluto e vi auguro un buon fine settimana. Io me ne torno dalle bimbe.
- 200 g di farina 1 (macinata a pietra)
- 100 g di farina di segale
- 50 g di farina di grano arso
- 50 g di crusca
- 100 g di pasta madre liquida (al raddoppio)
- (altrimenti 3 g di lievito di birra secco o 10 g di quello fresco)
- 280 g di acqua
- 5 g di sale
- In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti secchi (sale e farine setacciate) amalgamandoli bene.
- In un'altra ciotola più grande, sciogliete bene la pasta madre nell'acqua. Unite gli ingredienti secchi a quelli liquidi e mescolate bene prima con un cucchiaio e poi con le mani fino a che l'impasto non starà insieme.
- Lasciate riposare l'impasto coperto per 10 minuti e poi iniziate a lavorarlo ripiegando il bordo dell'impasto verso il centro. Eseguite questa operazione lungo tutto il bordo.
- Coprite e fate riposare 10 minuti. Ripetere questa operazione, pieghe e riposo, per altre 4 volte, mano a mano l'impasto inizierà a fare un po' di resistenza
- Dopo l'ultimo giro di pieghe fate riposare per mezz'ora, poi fate due pieghe a tre, coprite la ciotola e fate lievitare fino al raddoppio (per me circa 5 ore).
- Riprendete l'impasto, dividetelo in quattro parti uguali, e con ognuna formate un salsicciotto. Intrecciate a formare una treccia a 4 capi.
- Spolverate con una manciata di crusca e fate riposare riposare la treccia per un paio d'ore dopo averlo posizionato nella teglia per la cottura.
- Accendete il forno alla massima temperatura con una teglia vuota sul fondo. Una volta in temperatura, versate una tazza d' acqua nella teglia sul fondo in modo da creare vapore. Infornate e dopo 10 minuti abbassate a 200° e togliete la teglia.
- Proseguite la cottura per altri 30 minuti e poi altri 5 minuti abbondanti a sportello del forno aperto con lo spiffero e abbassando la temperatura a 180°.
- Per capire se è pronto fate la prova di bussare sul fondo, deve risuonare vuoto. Fate raffreddare il pane nel forno con lo sportello aperto.
Serena says
Dopo il decesso della macchina del pane e impossibilitata a ricomprarla causa altre priorità di spesa inderogabili, a vedere una treccia così mi piange praticamente il cuore. Non sono capace a fare l’impasto a mano, sono proprio negata, fammi toccare un lievitato e impazzisce, dev’essere ila mia vocazione mortifera… allora resto un po’ qui sul tuo blog a sognare 🙂
Elena Gnani says
Guarda che non è così difficile. Hai provato cn questo metodo? non è che si debba fare chissà che, devi solo ripiegare il bordo dell’impasto verso il centro. Niente olio di gomito. Comunque resta pure quanto vuoi, metto su la moka e tiro fuori la crema di nocciole 🙂
manu says
Buono questo pane , me lo immagino diventare una bella bruschetta.
Ti abbraccio
Elena Gnani says
SI mi è piaciuto molto, perchè rimane soffice ma saporito
scamorza bianca says
Ma sai che forse la prossima vita sceglierò di fare la fornaia??? E’ sempr euna grandissima emozione vedere il pane che prende vita ed il suo profumo in fase di cottura è, secondo me, qualcosa di ineguagliabile….
Elena Gnani says
Sai che io ci avevo pensato? e non scherzo. Credo che sia un lavoro molto duro e forse poi ci si stanca, ma per ora anche io trovo che sia pura magia
Dajana says
Veramente stupendo!
Elena Gnani says
Grazie Dajana
Helga says
Innanzitutto bellissimo! Che meraviglia questo mix di farine e poi quella di grano arso che, probabilmente, non assaggerò mai nella mia vita! Bravissima e peccato che qui non sia neanche arrivato il profumo!
Elena Gnani says
Anche qua è impossibile trovalo quindi non me lo sono fatto sfuggire. Purtroppo avendo bagaglio limitato me ne sono potuta portare a casa solo mezzo chilo
Elisabetta says
Bellissimo davvero, l’intreccio ti è venuto alla perfezione. Inoltre col grano arso e la segale avrà un profumo spettacolare e un gusto rustico buonissimo come piace tanto a me. Concordo con te: questo pane a colazione con crema di nocciole o marmellata è delizioso. Grazie per averlo portato alla raccolta di panissimo.
Buona giornata
Elena Gnani says
Si è davvero rustico e saporito. Pensa che era la prima volta che facevo una treccia così. Ci sono riuscita solo al quarto tentativo
Melania says
Io adoro i lievitati e certi periodi come te rischio di sembrar monotematica, poiché posto solo quelli.
La uso tanto questa farina, in realtà la dispensa sembra un supermercato, ma sorvolando su questo ammetto che è tra le mie preferite.
Si riconosce dal sapore.
Mi piace il tuo pane! L intreccio è perfetto e sa tanto di quei profumi che inondano casa di buono!
Ti abbraccio Elena
Elena Gnani says
Tu sei fortunata a vivere in una terra meravigliosa. Qua è impossibile trovare il grano arso, invece ho visto che anche in Puglia è molto comune. Fortunella 🙂
Damiana says
Una bella trecciona di pane casereccio e rustico come piace a me. Insomma la bella Puglia ti ha regalato dei gran tesori che tu stai usando in maniera deliziosa. Mi confesso sono senza il sacro graal, devo provvedere.
Baciuzzo tesoro a te e alle bimbe
Elena Gnani says
Si devo dire che mi ha fatto qualche regalino molto gradito. Anzi, mi sono fatta qualche regalino 😉
ipasticciditerry says
Guarda che meraviglia … piacerebbe anche a me avere un pò di quella farina. Chissà che profumo e che sapori questo pane. Sei stata bravissima Elena, lo sai? Anche l’intreccio ti è venuto benissimo. Anche io faccio spesso il pane con il metodo di Emmanuel, come lo chiamo io perchè ha un cognome impronunciabile. A presto e buona serata
Elena Gnani says
Purtroppo sono riuscita a portamene a casa solo una piccola quantità altrimenti te ne avrei spedito un po’
ipasticciditerry says
Che carina che sei!!! Grazie tesoro
Elena Gnani says
🙂
zia Consu says
Complimenti Elena, ha un aspetto meraviglioso e non oso immaginarne il profumo che ha sprigionato in cottura..io ne sono dipendente 😛
Elena Gnani says
Grazie, detto da te che sei una maga dei lievitati è un gran bel complimento
Silvia Brisi says
Elenaaaaa!!! Grazieeeee!!! Ecco, mi sono emozionata, ma che bello il tuo pane!! Vero che è una meraviglia quella farina?? Ha un sapore stupendo, sai che stasera l’ ho impastato anche il di nuovo questo pane?? Favolosa l’ aggiunta di segale e crusca, lo rende ancora più rustico e saporito!! Bravissima, ne sento il profumo!! Un grande abbraccio cara e ancora grazie!!! Buona serata!!
Elena Gnani says
Ma grazie a te Silvia, sai che ho una passione per i tuoi lievitati e appena ho messo le mani su quella farina mi sono precipitata a provare il tuo pane
Annalisa says
Elena, sei bravissima, ci stupisci ogni giorno di più! Io fossi in te aprirei una bella bakery, tra pane e torte sarebbe un successo clamoroso! Ti abbraccio di cuore
Elena Gnani says
Dici? 😀 sinceramente non so se vorrei farlo diventare un lavoro. E’ vero che mi piace molto impastare e fare dolci ma non vorrei che poi diventasse uno stress. Voglio che rimanga la mia valvola di sfogo
Vale says
panificare è un’ arte nobilissiima, bellissimo questo tuo pane, mi sembra di sentirne il profumo nell’ aria! Buon WE carissima 🙂
Elena Gnani says
il profumo che veniva dal forno in effetti era stupendo. Non credo di essere un’artista di quest’arte nobilissima ma ci provo 😉
Marta says
Questa treccia è davvero incantevole e il tuo pane con il grano arso è proprio bello. Mi piace! ?
Buon weekend
Elena Gnani says
Grazie Marta
Ilaria says
Il pane fatto in casa ha sempre un gusto speciale. E’ una grandissima soddisfazione dire di averlo fatto da sola.
Buon fine settimana.
Elena Gnani says
Si hai ragione, fatto in casa è sempre speciale
lilli nel paese delle stoviglie says
io da ignorante mai comprata e forse manco mai vista, la tua pagnottona è bellissima e quella fetta da addentare al volo, bravissime voi panificatrici! buon week end
Elena Gnani says
anche qua è introvabile. Mai vista. Ma l’avevo vista sui vari blog quindi appena l’ho vista me la sono portata a casa
edvige says
La farina di grano arso non l’ho ancora trovata mi piacerebbe fare una polentina….
Non panifico perchè a casa mia di pane si mangia pochissimo e sarebbe un peccato.
Buona giornata mia cara un abbraccio.
Elena Gnani says
Sai che non avevo pensato alla polenta? dici che è adatta? magari tagliandola con il mais, non vorrei venisse troppo affumicata
SABRINA RABBIA says
e’ stupendo cara!!!Posso rubarti una fettina con la marmellata???Baci Sabry
Elena Gnani says
Ma certo che puoi. Mettiamo su la moka?
m4ry says
Sei a casa mia con questo pane….che meraviglia la farina di grano arso, è una piccola magia.
Favolosa per farci un po’ di tutto, e anche io la amo terribilmente nel pane.
Prova a farci la focaccia e anche la pizza…vedrai, ti piacerà !
Bacione e buon weekend 🙂
Elena Gnani says
Non vedo l’ora di fare altri esperimenti. La focaccia mi ispira un sacco