Eccoci qua, un’altra settimana ci aspetta. Cosa avete fatto di bello nel weekend?
essendo zona arancione qua per fortuna si può ancora uscire di casa, quindi ho sfruttato la giornata bellissima di ieri per fare una passeggiata in mezzo alla natura. Qua si è fatto freddissimo ma potermi godere il silenzio e il tepore del sole mi da davvero conforto. Ma non ho solo girovagato, non sono stata con le mani in mano, anzi!!! sono stata con le mani in pasta ?
In verità per preparare questo pane senza impasto, o no-knead bread, praticamente non serve neanche impastare. Fa tutto da solo nella ciotola, poi basta fare due pieghe e siete a posto.
Proprio grazie alla sua facilità e al risultato strepitoso il pane senza impasto oramai spopola sul web. La ricetta è stata resa famosa da un panettiere americano, Jim Lahey, che però l’ha imparata a Napoli. Questo pane non è altro che il pane cafone napoletano.
E’ una ricetta sorprendente e quasi magica perché con pochi semplici passaggi vi ritroverete tra le mani una pagnotta dalla crosta croccante, un fantastico interno ben alveolato e decisamente morbido e profumato. In più è una ricetta che regala grandi soddisfazioni e che ci permette di avere facilmente dell’ottimo pane fatto in casa.
Era tantissimo che volevo provarlo ma non mi ero mai cimentata perchè nella ricetta originale è previsto l’uso di una pentola di ghisa. Cosa che io non ho. Avevo letto varie volte che si poteva usare anche una teglia in pirex, ma non avevo neanche quella ??
E allora?!?? pensate un po’…nell’ultimo weekend in cui ho potuto vedere i miei, ho aiutato mia mamma a mettere a posto la sua dispensa ed è saltata fuori una meravigliosa ciotola di pirex che mia mamma non aveva mai praticamente usato ? Lei è stata felicissima di liberarsene e fare un po’ di spazio in cucina e io sono stata felicissima di portarmela a casa ??
Deve essere stato un segno del destino, ora non potevo proprio non provare questo famoso pane senza impasto. Ero troppo curiosa di vedere se la magia si sarebbe verificata. Ed ecco qua cosa è saltato fuori.
Pane senza impasto
Ingredienti (pentola da 22 cm)
350 g di farina 0
150 g di farina manitoba
350 g di acqua a temperatura ambiente
10 g di sale (circa 1 cucchiaino)
1 g di lievito di birra secco oppure 2 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di zucchero
Procedimento
Sciogliete il lievito in poca acqua (circa 2 dita) presa dal totale. In un grande recipiente mettete le farine, il sale, aggiungete tutta l’acqua, e poi quella con il lievito, lo zucchero e mescolate velocemente con una forchetta. Coprite questo impasto appiccicoso con la pellicola e lasciate riposare per circa 18/20 ore a temperatura ambiente.
Dopo il riposo l’impasto sarà lievitato e pieno di bolle, rovesciatelo su di un piano infarinato e spolveratelo di farina. L’impasto sarà piuttosto morbido, non vi preoccupate, è giusto così.
Procedete alle pieghe, fate con delicatezza per non sgonfiare l’impasto. Prendete un lembo d’impasto allungatelo verso l’esterno e poi ripiegatelo verso il centro, fate la stessa cosa con il lembo d’impasto dal lato opposto e fate così anche per gli altri due lati. Su di un vassoio mettete un canovaccio pulito e spolverato di farina o semola rimacinata, ribaltate il vostro pane con le pieghe a contatto del canovaccio, spolverate con la semola e coprite a campana o con un altro canovaccio ben chiuso. Fate riposare 2 ore.
Scaldate il forno a 230° statico e mettete dentro la pentola, quando la pentola è calda facendo attenzione a non scottarvi capovolgete con l’aiuto del canovaccio il vostro pane nella pentola in modo che le pieghe stiano in alto. Coprite la pentola con il coperchio e fate cuocere per 30 minuti, poi scoperchiate la pentola e continuate la cottura per 15/20 minuti per far colorire bene la pagnotta. Sfornate e fate raffreddare bene (qualche ora) su di una gratella prima di tagliarlo.
CLAUDIA says
Un pane semplice.. e facile da fare! Un bacione e buona settimana :-*
Elena Gnani says
si ora che l’ho provato credo che diventerà il mio pane quotidiano
Ipasticciditerry says
Questo pane lo faccio spesso. Ho una pentola di coccio che uso molto spesso; per fare il pane ma anche cuocere i legumi … ti è venuto benissimo, lo sai? Qua siamo in zona rossa ma comunque le forze non sono ancora al top. Le mie giornate sono tutte uguali, sabato e domenica compresi. Ho ripreso a fare le mie camminate, ci vorrà ancora del tempo, la strada è lunga ma sono stata fortunata e non mi lamento. Buona settimana Elena, un bacio
Elena Gnani says
Non avevo pensato al coccio, ma comunque non ho neanche quella 😉 ne ho di piccole ma non grande per fare il pane. Comunque tengo presente anche il coccio. Chissà mai arrivi un regal 🙂 riposati, vedrai che tornerai un leone come prima
Mile says
Non tutto il male vien per nuocere: metti a posto la dispensa di altri e trovi un tesoro 😀 Meno male.
In effetti ha un aspetto stupendo Elena: ti è venuto davvero bene, non che io sia una panificatrice seriale ma a guardarlo a me sembra perfetto. E anche la sua praticità non dispiace affatto.
I nostri fine settimana sono all’insegna di cucina 😉 , letture, film e serie e saluti ad amici e parenti. In effetti non sono male. Buona settimana a te Elena!
Elena Gnani says
alla fine ti dirò che non soffro tanto per la clausura. La gente si lamenta tanto ma a me non sembra una cosa così terribile. provalo perchè questa ricetta è davvero una figata pazzesca. Ora che ho la ciotola mi sa che diventerà il mio pane quotidiano
Susanna says
Cara Elena farò questo ottimo pane nel fine settimana, ho giusto una bella pentola Wald adatta all’uopo ?
Grazie della ricetta.
Un abbraccio Susanna
Elena Gnani says
ahhhh allora devi proprio provarlo, hai la pentola perfetta!!!
edvige says
Ottimo e ben spiegato io il pirex ne ho due, forse un giorno….prendo nota. Buona serata bacio
Elena Gnani says
dai lanciati e prova. E’ davvero facilissimo da fare, praticamente fa tutto da sola
speedy70 says
Complimenti, un pane ben riuscito, molto invitante!
Elena Gnani says
Grazie Simo. Buona settimana
tizi says
io ho la pentola in ghisa da poco ma ancora non l’ho provata per il pane… questa potrebbe essere la volta buona per sperimentarla 😉
il tuo pane è assolutamente perfetto… come tutti i tuoi lievitati del resto! complimenti cara, buona giornata!
Elena Gnani says
se hai il tegame devi assolutaente provarlo perchè è una vera meraviglia. Sforzo zero.
zia Consu says
Era un segno del destino 😛 direi anche che il risultato non è niente male ^_^
Bravissima! Purtroppo qui è zona rossa e si può fare poco 🙁 ma alle mani in pasta non c’è nessuna restrizione 😛
Elena Gnani says
si era proprio destino 🙂 lo so che è dura, anche le mie nipotine sono in zona rossa quindi al telefono mi raccontano. Per fortuna tu abiti in campagna e questo dovrebbe aiutare
Titti says
Bellissima alveolatura, complimenti! Lo proverò sicuramente, non appena troverò la farina manitoba….qui in Austria è quasi introvabile, ad eccezione per un negozio che però da circa un mesetto l’ha finita e mi ha lasciato a mani vuote. Ho la testa piena di ispirazioni, ma ahimè non ho la farina giusta!
Elena Gnani says
Mannaggia. Ma forse la puoi comprare online. Certo che deve essere bello vivere a Vienna