Uno dei dolci tipici in romagna, che non manca mai nei forni, è quella che viene chiamata “ciambella romagnola”. Mia nonna raccontava che veniva preparata a casa la domenica o nei giorni di festa, e poi veniva portata dal fornaio dai bambini per essere cotta nel forno a legna. Non ha la consistenza del ciambellone soffice da colazione ma assomiglia piuttosto ad una frolla, meno burrosa ma un po’ più soffice. Il modo migliore per gustarla è quella di intingerla in un bel bicchiere di sangiovese o, per i più golosi, nel vino rosso dolce 🙂
Avevo provato tantissime ricette trovate in rete o passate da conoscenti, amiche, nonne, zie. Erano tutte più o meno simile, magari erano leggermente diverse per numero di uova, o quantità di burro o di latte. Tutte buone, ma non ero mai riuscita a trovare LA RICETTA….quella con la L maiuscola…quella che quando la gusti ti viene da chiudere gli occhi..quella che ti riporta in un baleno a quando eri bambino e nei pomeriggi di festa aspettavi solo che tua nonna te ne desse due fette, magari insieme a una bella coppetta di crema!
Poi ho provato quella di Adriano e l’ho trovata, ho trovato LA RICETTA!!! Qui ne ho fatto mezza dose e non ho messo le gocce di cioccolato perchè da noi si fa o “bianca” o al massimo con le mandorle. Niente gocce di cioccolato.
Vi riporto le mie quantità e le mie piccolissime variazioni per quel che riguarda il quantitativo di burro e di zucchero. Se volete vedere l’originale è qui. Mi sembra doveroso spiegare a cosa sono dovute le mie piccole variazioni…perchè non si modifica una ricetta di Adriano a cuor leggero 🙂
Le mie modifiche assolutamente NON migliorano la ricetta, la sua ciambella è veramente meravigliosa, soffice ma allo stesso tempo friabile, e si scioglie in bocca. Però la rendono uguale a quella della mia infanzia, quella delle mie nonne che avendo vissuto entrambe le guerre, certo non abbondavano in zucchero e burro nelle loro ricette. Infatti riducendo lo zucchero e il burro si ottiene un dolce un po’ meno dolce, meno friabile di quello di Adriano, ma più sostenuto, duretto insomma, perfetto per essere intinto (o come dicono qua “tocciato”) nel vino 🙂
Ingredienti
225g farina 00
25g fecola
1/2 bustina di lievito
75g burro
1 uovo
50g latte
80g zucchero
scorza di limone
pizzico di sale
Procedimento:
Io la preparo come una comune frolla. qui trovate le foto dei passaggi comunque fare la fontana con la farina, tagliare a fiocchetti il burro ed strofinare con la punta delle dita fino ad ottenere uno sfarinato granuloso. Aggiungere lo zucchero, il lievito e rimescolare il tutto con una forchetta. Poi aggiungere la scorza di limone, l’uovo e il latte e impastare velocemente.
L’impasto risulterà un po’ più morbido di quello della pasta frolla, però non è troppo appiccicoso e si riesce a lavorare con le mani. Ho lasciato in frigo un’oretta coperto dalla pellicola, poi ho diviso in due piccoli panetti, cosparso di un po’ di zucchero semolato e poi di zucchero in granella. Da noi la cambella non è ciambella se non c’è lo zucchero in granella sopra 🙂
Cuocere in forno a 170 per circa 50 minuti, finchè non diventa color calamello chiaro. Si abbasserà e allargherà un po’, ma soprattutto compariranno delle crepe sulla superfice. E’ tutto OK. Far raffreddare bene prima di gustarla. Non siate golosi, aspettate almeno 4/5 ore prima di assaggiarla. Io adoro mangiarla il giorno dopo spalmando la fetta di crema pasticcera. Una libidine meravigliosa 🙂
Claudia says
Ammazza io credo che nel mio bicchiere di latte e caffè ci starebbe proprio bene un fetta inzuppata.. che ne dici??? Smack!!!
Acquolina says
Questa la segno subito! anch'io cercavo da tempo la ricetta. Grazie mille! è proprio quella…
Ciao
Francesca
Rayna says
mi piacciono tantissimo le ciambelle rustiche! – di solito faccio quella piacentina, ma se tu da romagnola raccomandi questa – la proverò senz'altro!
buona giornata
Edda says
Mi piace scoprire piatti cosi' tipici, buoni e rassicuranti. Da provare! Buona giornata
marsettina says
ha un apetto magnifico!
Federica says
L'avevo adocchiata anch'io quella ricetta! Mi ricorda tanto i biscottoni del forno che mangiavo da piccola, croccanti fuori ma leggermente morbidi all'interno e inzupposissimi, quelli che ti prosciugano mezza tazza di latte. La devo provare assolutamente ^_^ Un bacione
marifra79 says
Segno!!!Favolosa!Un abbraccio e buona giornata
Lady Cocca says
Sai che ho la ricetta da tempo datami dalla mia socia Barbie che è di riccione e non l'ho mai provata…è splendida e mi hai davvero incuriosito mi sa che la faro' al piu' presto…baci tesorino!!!
Cristina says
Ciao!!!Sono contenta che tu sia riuscita a trovare la ricetta giusta!!La proverò anche io!!!
Un bacio Cris
Micaela says
non la conoscevo questa versione… grazie per la ricetta!
Ale says
bella ricetta, questo dolce starebbe bene a casa nostra che facciamo sempre colazione con il caffelatte e la torta. Grazie
Gunther says
direi che è una cimbella niente male per la prima colazione :-))
Pollina says
la famosa brazadèla!!
meraviglia romagnola! 🙂
Luciana says
Buona e morbidissima!!!! una meravigliosa idea per la prima colazione!!! un bacione
saltandoinpadella says
Claudia: io dico che ci starebbe bene 😉
Acquolina: segna segna, sentirai che bontà 🙂
Rayna: ciambella piacentina…non la conosco…mi hai fatto venire voglia di fare una ricerchina in internet!!
Edda: questa ciambella è legata ai miei ricordi dell'infanzia, mi ristora il corpo e la mente.
Marsettina: grazie, sei sempre molto carina
saltandoinpadella says
Federica: eheheh con questa potresti andare avanti a inzuppare all'infinito tanto va giù bene…non ti stanca mai.
Marifra79: segna segna. Buona giornata anche a te.
LadyCocca: ciao Lidiaaaaa, provala e fammi sapere. Un bacione grandissimo carissima.
Cristina: prova prova e fammi sapere. Un bacione anche a te.
Micaela: ma prego carissima 🙂
Ale: si è proprio un dolce perfetto per la colazione. Non è tanto dolce e con una bella tazza di latte ci va a nozze.
saltandoinpadella says
Gunther: ciao e prima di tutto grazie di essere passato di qua! già la colazione è la morte sua 🙂
Pollina: si è proprio lei!!! io preferisco farla a panetto ma si può fare anche con il buco in mezzo.
Luciana: si si è ideale a colazione ma anche con dolcettino non troppo impegnativo per un post pasto.
donatella says
Ciambella, brazadèla, bensone: è buonissimo.
Ciao
Morena says
mamma mia, mi sembra perfino di sentirne il profumo!!!Bellissima e buona!!
ciao Morena
fantasie says
Mai assaggiata, ma lo farei volentieri anche adesso!
UnaZebrApois says
bbbonaaa!!!Eppoi inzuppata nel latte fa la sua figuretta!!!
Un paio d'anni fa ero a casa del mio moroso (è "Rizzonese"!) il giorno di Pasqua…e vedo che il babbo mi offre con un bel sorriso un pezzo di questa ciambella, con sopra una fetta di cioccolato e una di uovo sodo e salato col sale…lo guardo e mi metto a ridere, convinta che fosse uno scherzo…bhè ci hanno messo mezz'ora per convincermi che era una tradizione e non uno scherzo…ed è pure buona, questa combinata!!!e la cosa più tipica, credo, era la ciambella…uguale uguale alla tua…e molto molto buona!!!
Tania says
Non tutte le ciambelle riescono col buco…scherzo! Sembra molto buona, la granella sa tanto di casa!
Nanninanni says
Io ho una versione della focaccia romagnola (che così su due piedi non ricordo in cosa fosse diversa da questa) in un vecchio ricettario della Bertolini di mia madre e qualche volta l'ho fatta.
Se ti interessa scrivimi che te la spedisco per email.
Ciao
BearS says
La ciambella Romagnola l'adoro essenso romagnola!!!!!!
patty says
Elenuccia sono tornata!! Su Edimburgo che dire…. vacci:) Buonissima la tua ciambella, a Modena la chiamiamo bensone comunque anche da noi si "toccia" ne vino dolce che slurp! Io per la cresima di mia figlia ho fatto le ciambelline, davvero una prelibatezza. Complimenti e bacioni.
paolo says
vengo a conoscenza sempre di nuove ricette tradizionali…bello!
saltandoinpadella says
Grazie mille a tutti per i complimenti!!! scusate se in questi giorni non mi sono fatta sentire ma questo fine settimana mi sono presa qualche giorno di vacanza 🙂
mari_angela says
L'ho fatta l'altra sera, una squisitezza :))
l'ho usata nello stampo dei muffin con una cucchiaiata di marmellata, che golosita'.
Proprio la ricetta che cercavo, grazie :))
Anonimo says
perchè si chiama ciambella se è di forma rettangolare e non tonda??
Anonimo says
michela dice: asssomiglia tanto a quella che fa il mio panettiere anzi direi che è praticamente uguale, l'ho riempita di nutella…. favolosa, i dolci della tradizione sono i più semplici e i più buoni.grazie sei bravissima
Alice says
eccola la ciambella che hai citato nei commenti, sapevo che l'avrei trovata nel tuo blog 🙂 mi ispira sì 😀