Prima di tutto vorrei ringraziarvi tutti. E’ stato fantastico leggere i vostri incoraggiamenti, le vostre dimostrazioni di amicizia e supporto. Sono rimasta davvero colpita da quanti di voi mi hanno fatto gli auguri, mi hanno detto “anche se da lontano io sarò li con te”. Quando sei in un momento di crisi e difficoltà sapere che qualcuno ti pensa da tanta forza. Ma proprio tanta.
E voi mi avete dato davvero una grande carica. Si parla tanto male di questo blog-mondo, gente che paga per like, numeri, amici, follower. Ci saranno sicuramente anche persone del genere, ma la mia esperienza è proprio diversa. Grazie al blog ho conosciuto tante persone che condividono la mia stessa passione per la cucina ma non solo. Gente vera con cui ho tante cose in comune oltre alla cucina, gusti simili ma anche modi simili di vedere il mondo, le sue cose belle ma anche le sue cose brutte. Ho trovato tante amiche (ma anche amici!!!): non sono riuscita purtroppo ad incontrarle tutte di persona ma alcune sied è stato come se ci conoscessimo da sempre. Pian piano troveremo l’occasione giusta anche con le altre.
Quindi non posso che dirvi GRAZIE con tutto il cuore, a quelli che mi hanno seguito sul divano, e a quelli che mi hanno incoraggiato dallo sdraio 😉
Ragazzi dovevate vedere le facce dei turisti tra il divertito e l’attonito a vedere Firenze piena di corridori che si aggiravano da tutte le parti aspettando la partenza sotto ai portici di piazza della Repubblica. Per mezz’ora via dei Calzaiuoli è stata completamente murata di gente in pantaloncini e canotta.
Confesso che quest’anno è stata davvero dura perché all’inizio a Firenze era caldissimo e correre alle tre del pomeriggio sotto il sole di questi giorni è terribile. Poi finalmente verso le sei si è rinfrescato anche perché eravamo saliti in collina. Dopo Borgo San Lorenzo si sale fino al passo della Colla, e qua è arrivata la prima crisi causa mal di pancia. Ma si va avanti comunque!
Arrivati al passo ci si cambia e ci si prepara per la notte e la discesa. Pila, catarifrangenti, lucine notturne e via. Si scende. Tutti pensano che oramai visto che si va in discesa il più sia fatto e invece è proprio il contrario. La seconda parte anche se in discesa è la peggiore. Primo perché la discesa spezza le gambe e le ginocchia poi c’è il buio, il silenzio, la solitudine, il freddo. Prima era caldissimo, poi è venuto su un vento freddo che insieme ai vestiti bagnati ha creato un effetto ghiaccio pazzesco. Ad un certo punto mi è venuto un attacco di freddo che mi ha fatto correre con i brividi e i denti che battevano senza riuscire a fermarli… Dopo un paio di chilometri finalmente la crisi è passata e ho cominciato a fare come la formichina di Esopo…avete presente che fa scorta per l’inverno? Ecco ogni chilometro superato entrava nella scorta per l’arrivo 😉 un chilometro in più nella scorta è un chilometro in meno all’arrivo!
Arrivati a 90 poi non ti ferma più nessuno, né le gambe di cemento, né il freddo, né il non aver praticamente mangiato dalla mattina precedente. Quando vedi le luci della città sai che ce l’hai fatta e ti salta fuori una forza che non sai neanche da dove l’hai tirata fuori, tu che ti sentivi uno straccio. E poi senti la voce della gente che fa il tifo in piazza a Faenza e parte la scarica di adrenalina. E vedi l’agognato traguardo…una specie di visione mistica.
E sei al settimo cielo. Non si può definire contentezza, ma molto, molto di più. Gioia allo stato puro.
Ma poi cosa succede? Nessuno te lo racconta mai il post 😉
Ti fermi, saluti, sorridi, ringrazi, bevi e nel giro di due minuti passi da uno che ha corso fino a cento metri prima a uno che non riesce neanche a fare due passi. E la piazza si riempie di zoppi che camminano con le gambe tinche e che ci impiegano un quarto d’ora a slacciarsi le scarpe. Per fortuna che ti portano loro alla stazione altrimenti sarei ancora a Faenza 😀
Voglio finire con altri ringraziamenti, devo proprio ringraziare l’organizzazione, sono troppo bravi tutti, i ragazzi dei ristori, i medici, gli infermieri e i massaggiatori. I massaggi fatti durante il percorso mi hanno salvato le gambe per riuscire ad arrivare in fondo.
Bene, e dopo questa faticaccia vi lascio una ricettina veloce. Dei golosi dolcetti senza olio né burro preparati per Ifood qualche tempo fa. La purea di fagioli azuki regala una morbidezza unica che si sposa benissimo al sapore acidulo dei cranberries.
Questi mini plumcake sono morbidi, leggeri e low carb, e anche senza olio ne burro. La particolarità di questa ricetta sta nel fatto che è preparata con una purea di fagioli azuki.
Grazie al loro sapore lievemente dolciastro, i fagioli azuki sono molto usati nelle ricette dolci giapponesi, quindi perchè non utilizzarli in maniera un po’ diversa dal solito per dei dolcetti da colazione?
La purea di fagioli, combinata con la ricotta, dona una sofficità unica a queste tortine che si mantengono morbide per diversi giorni. Il sapore dei fagioli non si percepisce assolutamente. Anzi, la loro leggera dolcezza si sposa benissimo con il sapore leggermente acidulo dei cranberries. Perfetti sia a colazione che per una sana merenda, ma anche per chi è a dieta ma non vuole rinunciare a un dolcetto. Per la ricetta e le foto di tutti i passaggi guardate qua.
Serena says
Elogio la tua forza di volontà, io dopo una corsette di 20 minuti già arranco per cui i miei complimenti come avrai letto ero fra quelle che faceva il tifo per te, chi si impegna nello sport seriamente conosce il sacrificio che c’è dietro per cui brava davvero. Belle le tue parole sul mondo delle blogger non è il caso di fare tutt’erba un fascio, magari una buona selezione si, ma l’amicizia esiste anche a colpi di padelle meglio ancora se ce le si scambia 😉 Questa ricetta l’avevo già adocchiata, proprio ieri facendo un inventario della dispensa per individuare gli ingredienti da smaltire prima che arrivi il caldo ho visto un pacco integro di azuchi per cui credo proprio che lo farò presto. Buon inizio settimana
Elena Gnani says
Grazie Serena, sei sempre un tesoro. Io amo la corsa e non la vedo come un sacrificio, è il mio mento di relax. Ma certo 100km sono duri da smaltire. E’ da un po’ che ho scoperto che l’abbinamento legumi/ricotta dona una leggerezza unica ai dolci senza dover aggiungere alcun tipo di grasso. Provali perchè sono deliziosi
Simo says
un’esperienza unica e speciale, immagino…no, io e la corsa proprio non andiamo d’accordo, ma uno di questi cake me lo papperei anche adesso 😉
Sei una grande amica mia!
Ti abbraccio
Elena Gnani says
Unica sicuramente 🙂 questi plumcake sono la cosa più leggera che si possa immaginare, solo fagioli e ricotta, quindi niente grassi. Secondo me sarebbero perfetti anche per la merenda della tua pargola
Silvia Brisi says
Grande Elena, lo sapevo che saresti arrivata in fondo a testa alta, che forza, 100 km di corsa, se ci penso mi sento male, e non sono una piuttosto sportiva!!!
Complimenti davvero!!!
E interessantissimi questi plumcake, mi piacciono gli azuki nei dolci , mi è capitato di mangiare dei dolci fatti con questi legumi, sono buoni e soffici, da tenerne conto quando si ha volgia di fare un dolce ma è meglio se si riducono i carboidrati!!
Un abbracio a buon inizio settimana, spero che oggi te lo sia concesso di riposo!!
Elena Gnani says
Niente riposo, oggi lavoro come al solito 😉
Da quando ho scoperto l’abbinata legumi+ricotta nei dolci la uso spessissimo perchè non aggiungo alcun tipo di grasso e limito molto la farina. E sono deliziosi, quindi meglio di così!
Imma says
Ho sentito parlare dei fagioli azuki come crema per farcire i doraiaki ma all’interno di una torta è un idea che mi stuzzica davvero tantissimo!!Bacioni,Imma
Elena Gnani says
Sono dei fagioli leggermente dolci, ma se non li hai puoi usare senza problema i borlotti.
Eleonora Gambon says
Non avevo letto della tua impresa, ti faccio davvero tanti complimenti! Io non credo che avrò mai la forza e la voglia di fare così tanti km. Spero un giorno di riuscire a preparare una maratona e già mi sembrerà ottimo!
Per ora i 100km sono il mio obiettivo mensile e tra figli, marito assente, mal di denti, vita quotidiana mi pare già davvero un ottimo traguardo, prossimo mese saranno 120km
Grazie per aver condiviso con noi questa bella impresa e questa interessante ricetta, pensavo di aprire un post per un plumcake salato e invece! Sorpresa!
Elena Gnani says
Se ti devo dire la verità non andrebbe neanche tanto bene sforzare il fisico verso questi limiti. Fai molto meglio tu a stare sui 100/120 al mese. E se vuoi un dolcetto super leggero che non ti fa sentire in colpa questi fanno proprio al caso tuo
zia consu says
Come ti ho già scritto, ammiro la tua tenacia e la tua forza! Si percepisce la tua grande passione e determinazione! Ancora complimenti! Dire che il dolcetto te lo sei proprio meritata 🙂
Elena Gnani says
Si me lo sono meritato. E ti confesso che all’arrivo mi sono mangiata una bella piadina con la nutella 😀
Mimma e Marta says
Ciao Elena, innanzitutto. Complimenti ancora per i tuoi successi sportivi 🙂 e poi…che meraviglia questi piccoli plumcakes sembrano sofficissimi!
Elena Gnani says
Grazie mille, sei un tesoro. Se li vuoi rendere vegan basta togliere le uova e usare banane
Gunther says
Complimenti, per la corsa ma anche per il post e per questo originale dolce di fagiioli, c’è tanta di meravilglia e bellezza nel food blogger
Elena Gnani says
Si hai ragione, ci sono anche tante belle persone, oneste, semplici e che lo fanno con passione
elena says
Grandeee! Ti ammiro molto per questa grande impresa! Anche a me piace correre ma non al tuo livello! Sei fantastica e che dire di questa ricetta!? Veramente gustosa e da provare! Ti abbraccio tantissimo e ti auguro una felice serata!
Elena Gnani says
Alla fine sarebbe meglio correre meno di quello che faccio io perchè il fisico un po’ ne risente. Adesso infatti sento proprio il bisogno di ridurre lo sforzo, non solo fisicamente ma anche per una questione psicologica.
fimère says
un gâteau délicieux et léger j’aime bien
bonne soirée
Elena Gnani says
Grazie mille Fimère
Alice says
Complimenti per la tenacia, la forza e la passione. Io sono più da poltrona, passeggiatina ecc. insomma in una parola sono pigra! però non tanto pigra da non allungare la mano per arraffare un paio di questi deliziosi mini plum cake!
baci
Alice
Elena Gnani says
Alla fine mi sa che fa molto meglio una passeggiatina che uno sforzo come questo 😉
Melania says
È stato un piacere tifare per te! Regalarti tutto il sostegno necessario per farti sentire che tutte quante noi eravamo lì, accanto a te. Tu sei stata bravissima Elena e sono davvero felice di averti conosciuta (seppur virtualmente anch’io) sei davvero, davvero una bella persona. Ed è un piacere tu abbia condiviso con noi tutto questo. ❤️
Mi gusto la tua ricetta e ti abbraccio forte:)
Elena Gnani says
Speriamo prima o poi di riuscire ad incontrarci anche di persona 😉
scamorza bianca says
io sono letteralmente sconvolta….. sei un mito! Davvero tanta tanta ammirazione!!!!! CHe dire dei tuoi dolcetti? Da quando li hai postati la prima volta son diventati una ricetta anche di casa mia…e il piccolo è ancora convinto di mangiare un dolce al cioccolato…..
Elena Gnani says
Ma che un mito….sono una pazza 😉 hai ragione, questi dolcetti sono talmente buoni che nessuno si è mai accorto che sono i fagioli
ipasticciditerry says
Io sono tra quelli che conosci ma non conosci … nel senso che abbiamo tantissime cose in comune, gusti e punti di vista, ma ancora non ci siamo guardate negli occhi. Io sono tra quelli seduti sul divano che facevano il tifo per te e si domandavano: “Chissà la Elena come sta,… Forza forza Elena, ti sto pensando!” Io sono tra quelle, fortunate, come te che possono dire più bene che male di questa blog/sfera che tutti guardano con diffidenza. Quindi ti ringrazio per avermi reso un altra volta partecipe di questa tua grande emozione. Mi sono commossa a leggere il tuo racconto, perchè io sono una che si immedesima un casino in quello che legge. Cara Elena, te lo ripeto, sei una grande e io sono orgogliosissima di conoscere una ganza come te! E stai attenta che quando ci vedremo, perchè sono certa che un giorno o l’altro succederà, io stritolo con i miei abbracci. E ora vado a leggermi la ricetta di questi golosi tortini. Un bacione
Elena Gnani says
Terry sei un tesoro. Sono sicura che prima o poi ci incontreremo, non ho dubbi su questo. Come non ho dubbi sul fatto che sarà come esserci conosciute da tantissimi anni. Ban non è che mi consideri poi così tanto una ganza, anzi da giovane avevo un sacco di complessi. Ma invecchiando poi si cambia, la vecchiaia fa acquisire una sicurezza che non cambierei neanche con il ringiovanire di vent’anni.
Mary Vischetti says
Elena, io sono qui che piango d’emozione mentre leggo il tuo post e intanto i miei mi prendono in giro. Loro mi chiedono perché piango, se la mia amica ha fatto una bellissima prova atletica ed io rispondo che piango di gioia per lei! Sono così felice per te carissima e credimi, non vedo l’ora di poter abbracciarti di persona! Ti abbraccio forte virtualmente e ti faccio tanti, ma tanti complimenti, perché sei grande! Eppoi, ci sono questi meravigliosi plumcake, che chiudono in bontà la mia visita da te!
Bacio grande,
Mary
Elena Gnani says
Cavoli quindi sta cosa della corsa si è propagata anche alla famiglia. E’ emozionante e toccante sapere che tutta la famiglia abbia fatto il tifo per me. Sei un tesoro Mary, e spero di conoscerti presto. Anzi, se passi da queste parti mi raccomando fai un fischio che se no poi mi arrabbio 😉
LAURA CARRARO says
Complimenti sei stata bravissima, ammiro molto la tua tenacia e determinazione…..io e la corsa non andiamo molto d’accordo per cui ho gradito molto la tua sentita cronaca!!!
Proverò intanto con i fagioli borlotti questi morbidi cake che mi incuriosiscono molto!!!
Baci
Elena Gnani says
Sai ognuno ha delle preferenze, io proprio sono negata negli altri sport mentre la corsa mi rilassa. Se lo provi fammi sapere
Vale says
che bella questa tua esperienza!!! Devi essere fiera di te e della tua tenacia!!! BRAVISSIMA! Eri pure vicina a casa mia, prima o poi ci riusciremo ad incontrare di nuovo! Un grande abbraccio e mi prendo una fetta! Interessante questa tua ricetta! 😉
Elena Gnani says
Si lo so che ero vicina ma non ti ho detto niente perchè non volevo costringerti a venire a Firenze un giorno in cui poi non avrei avuto molto tempo/mente per goderci come si deve l’incontro.
speedy70 says
Molto interessante Elena, conosco questi fagioli utilizzati per fare la famosa marmellata orientale… Provo di sicuro questo goloso dolce, grazie!!!
Elena Gnani says
Si sono molto utilizzati nella cucina giapponese. Se non li trovi puoi benissimo usare anche dei borlotti
Selene says
Ti ammiro sai perchè? perche se vuoi fare una cosa, la fai è basta! ti ammiro per la tua forza di volontà non è da tutti! complimenti a te che anche dopo una splendida corsetta pensi a creare un plumcake da urlo, mai usati questi fagioli ma volgio assolutamente rimediare!
complimenti ancora e tanti auguri 🙂
Elena Gnani says
In effetti è così, quando voglio fare una cosa la faccio. Mi mamma non ha mai apprezzato questa mia cocciutaggine 😉 ho fatto varie prove e ho visto ch ebene o male vengono bene con tutti i legumi, ma con fagioli azuki o borlotti sono un pochino meglio
Laura De Vincentis says
I dolcetti cono molto particolari ma quello che mi ha letteralmente rapita in questo post è stato leggere dell’impresa in cui ti sei cimentata con grandissima soddisfazione! Che mito che sei!!!!! Un bacionissimo
Elena Gnani says
Grazie mille Laura e buona giornata
Francesca says
Quanto mi piace quando i legumi finiscono in simili ricette! E i fagioli rossi li ho scoperti qualche anno fa, li metto sempre nelle zuppe… 🙂 E so che fanno benissimo! Come fa bene lo sport, la passione forte che hai, la grinta che ci metti e tutto quello che ognuno di noi di positivo trasmette… anche con il blog, certo, che può ancora avere lati positivi, se gestito “alla vecchia maniera”, con sincerità e umiltà!
Elena Gnani says
Sarà che cerco di tenermi fuori da discorsi “politici” o giri strani, devo dire che io ho sempre trovato gente gentile, onesta e piena di passione per quello che fa. Per me è un bel mondo
mile says
Finalmente riesco a leggere il resoconto della corsa (sono stata via quella settimana). E la tua descrizione dello sforzo, l’impegno, la determinazione e la soddisfazione (e anche il post 😀 ) mi ha emozionata. Deve essere una sensazione piena che ti riempie tutta di leggerezza e euforia. Brava Elena!
E sto incominciando ad adorare questi fagioli anche senza averli mai ancora usati… 🙂
Elena Gnani says
Si per un po’ sei super euforica, anzi direi “carica a palla”. Poi cominci a sentire gli acciacchi 😉