Le giornate dovrebbero iniziare con un abbraccio, un bacio, una carezza e un caffè.
Perché la colazione deve essere abbondante
Charles M. Schulz
Mi piace tanto questa frase. Io però aggiungerei al caffè anche una fetta di torta, così sarebbe proprio la mia colazione perfetta 🙂
Dopo la ricetta di lunedì dei biscotti, anche quella di oggi è un’altra ricetta da colpo di fulmine, vista ieri da Luisa su IG è finita immediatamente nel forno. All’inizio mi ha ispirato il nome Berlingozzo…non trovate che sia simpaticissimo? poi quando ho visto che tra gli ingredienti c’era l’anice ho completamente capitolato ? io vado pazza per l’anice, sia i semi che il liquore.
La ricetta viene dal blog di Alice, ed è tratta da Il vero libro della cucina fiorentina di P. Petroni. Andate a vedere il suo post perchè ci sono tante informazioni curiose. Ho scoperto un dolce della tradizione che non proprio non conoscevo. Il berlingozzo è un dolce secco a forma di ciambella che si prepara il giovedì grasso, giorno che a Firenze è detto Berlingaccio, dall’omonima maschera quattrocentesca.
Ho seguito alla lettera la ricetta (cosa che non capita spesso!!) a parte aggiungere un pugno di uvetta che volevo far fuori. Volevo preparare la ricetta originale per poter assaporare il gusto originale del dolce. Confermo quanto dice Alice, il liquore all’anice si sposa alla meraviglia alla scorza d’arancio e al vinsanto, dona al dolce un aroma delicatissimo e delizioso. Ed è anche velocissimo da preparare, che non guasta ?
Berlingozzo toscano
Ingredienti (stampo da 24 cm)
400 g di farina 00
200 g di zucchero
90 ml di olio extravergine di oliva delicato
2 uova medie + 2 tuorli
200 ml di vinsanto
50 ml di liquore all’anice
scorza grattugiata di 2 arance
3 cucchiai di uvetta passa
1 bustina di lievito in polvere
un pizzico di sale
Procedimento
Mettete in ammollo l’uvetta per una decina di minuti, poi strizzate bene, asciugate e passate in un po’ di farina. Così non cadrà sul fondo in cottura.
Con le fruste elettriche, montate le uova e i tuorli insieme allo zucchero per 5-6 minuti.
Unite l’olio, il liquore, il vinsanto, l’uvetta, e la scorza di arancia, e infine unite la farina setacciata con il lievito e il sale, montando con le fruste per 2-3 minuti.
Versate in uno stampo a ciambella del diametro di 24 o 26 cm che avrete precedentemente imburrato e cuocete a 170°C per 40 minuti.
Volendo, potete cospargere la superficie con cioccolato fuso e confettini colorati.
Simona Milani says
waowwwww questo è il dolce perfetto per le colazioni di casa mia! Ti è venuto uno spettacolo 😉
Bacioni cara e buona giornata
Elena Gnani says
Si è proprio una torta da colazione, semplice e genuina. C’è una ragione se una ricetta diventa della tradizione
Federica says
mamma mia che spettacoloO_O
Elena Gnani says
??
LAURA CARRARO says
Che bel vedere!!!
Baci
Elena Gnani says
Grazie Laura, buona giornata
Letizia Valeri says
Devo essere sincera,non l’ho mai assaggiato e grazie qlla tua ricetta è arrivato il momento di prepararlo home made!
https://nettaredimiele.blogspot.com
Elena Gnani says
Anche per me era la prima volta. Mi ha conquistato il nome. Poi dopo l’assaggio mi ha conquistato il gusto delizioso di anice
ipasticciditerry says
Già mi scrivi, tra le altre cose, golosa e veloce e sono già corsa in cucina a vedere se ho tutti gli ingredienti ahahaahah. Non è vero ma la tentazione è forte. Comincio con il salvarmi la ricetta e poi vediamo. Qua i malanni di stagione non mi abbandonano e stamattina mi sono svegliata con un “bel” mal di orecchio. Speriamo arrivi presto la primavera
Elena Gnani says
Ma cavolo Terry bisogna che ti riposi e ti riguardi!!! se piace l’anice te ne innamorerai siuramente
Cristina Bernardi says
Bellissimo questo dolce…non lo conoscevo…allegro, colorato e , certamente buonissimo! Un abbraccio!
Elena Gnani says
Anche io non lo conoscevo, ma me ne sono innamorata per l’anice che io adoro
edvige says
Giusto un saluto sono a letto da giorni uffiiii stavolta mi ha colpito la tosse managgia. Ottimo dolce e buona serata.
Elena Gnani says
cavoli mi dispiace Edvige, spero che ti passi presto. riposati
Laura De Vincentis says
Conosco bene il berlingozzo! E’ bunissimo e lo faccio spesso anche io, certo quella bella colata di cioccolato lo rende ancora più godurioso. Un bacio
Elena Gnani says
Io non lo conoscevo e me ne sono innamorata grazie all’anice. La mia droga 😉
zia Consu says
Sono scandalosa..conosco questo dolce toscano solo di nome ma non l’ho mai assaggiato. Devo assolutamente rimediare e il tuo mi invoglia da matti!
Elena Gnani says
Ma dai, allora devi provarlo 😉
tizi says
mi vergogno a dirlo ma, pur essendo toscana e avendo sempre sentito nominare questo dolce, non ho mai provato a farlo e non ne conoscevo la storia.
grazie per avermi fatto conoscere sia le sue origini che la ricetta completa: ora non ho più scuse, lo devo provare!
un abbraccio cara, buon weekend!
Elena Gnani says
Guarda non sei l’unica toscana che mi dice di non averlo mai provato. Sei in buona compagnia 😉 ma succede anche a me.
Helga says
un dolce assolutamente “accogliente” che dà proprio la sensazione di una persona che ti apre la porta e ti invita a fare colazione in una cucina colma di profumi e di affetto! Buon fine settimana cara Elena
Elena Gnani says
Si è un dolce molto semplice che profuma di casa. Ti fa sentire a casa
Enza says
posso solo immaginarne la bonta’….devo fare passo!!
bacini
Elena Gnani says
Grazie Enza, E’ una classica dolce da credenza, le torte della tradizione non deludono mai
annalisa says
E’ bellissimo Elena! Non lo conoscevo, sai? Non amo l’anice ma mi sembra veramente goloso 🙂
Alice says
Anche io adoro quella frase e anch’io aggiungerei una fetta di torta, magari golosa e bellissima come questa !
baci
Alice