Saltando in padella

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Dutch pancakes della zebretta

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Domenica mattina, cosa c’è di più bello? Niente sveglia, si fa la nanna fino a tardi poi ci si alza, si comincia ad aggirarsi sonnacchiosi in pigiama per casa e si finisce inesorabilmente in cucina dove ci aspetta una bella colazione tutti insieme. Tanta frutta, yogurt, cereali, una bella tazza di latte, biscotti e una fetta di torta Bello vero? Beh a casa mia non è proprio così…
Domenica mattina…sveglia verso le 7 (comunque senza sveglia…il mio orologio biologico mi concede solo un’oretta di sonno in più rispetto alle giornate infrasettimanali). Apro insonnolita il cassetto, infilo maglietta, pantaloncini, scarpe da ginnastica (e qui ci vuole qualche minuto perché la scelta dipende dal tipo di percorso in programma) e poi via…corsetta domenicale…20/25 km all’aria aperta, nel silenzio su per le colline.

E quanto rientro sarà l’aria fresca, sarà il movimento, una bella colazione abbondante è proprio d’obbligo. Appese le scarpe al chiodo mi vesto da cuochetta, mi lego il grembiule d’ordinanza e mi fiondo nel mio regno casalingo, la cucina. La domenica mi piace sperimentare le ricette che mi ronzano in testa.
E ieri è stata la volta di questo pancakes olandese della dolcissima zebretta. Appena visto ho capito che sarebbe stato la mia sperimentazione domenicale pro colazione, complice anche l’arrivo dell’uva fragola gentilmente fornita dal piccolo filare del papy.

Ricetta rifatta pari pari. Buoni, perfetti per la colazione…soffici e morbidi, da gustare abbinati a sciroppo d’acero, oppure yogurt e frutta.
L’unica nota che faccio è che secondo me era un po’ troppo cotto. 20min sono un po’ troppi con il mio forno. Io ho usato delle cocottine da crostatine e forse ho messo troppa poca pastella. Vi consiglio di cominciare a scrutare il vostro forno dopo 15min.

Dutch pancakes della zebretta 
Ingredienti (per ogni pancakes) 
1 uovo
1 cucchiaio di burro morbido
2 cucchiai ben colmi di zucchero
1/4 di tazza di latte
3 cucchiai pieni di farina
1 pizzico di sale
zucchero a velo e uva fragola per guarnire

Procedimento
Mixare tutti gli ingredienti per almeno un minuti. Nel frattempo scaldare una pirofila bene imburrata in forno a 200°. Quando la pastella è pronta e la pirofila ben calda versarvi il composto e far cuocere per circa 20 minuti (a 15 controllate). Il pancake si gonfierà e sulla superficie si formerà una sottile, deliziosa, crosticina. Ora non resta che guarnire con l’uva fragola, spolverare abbondantemente con zucchero a velo.

Tiramisù all’uva fragola (con uova pastorizzate)

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Lo so…oramai non ne potrete più delle mie ricette american grape based, ma che ci volete fare…quest’anno la microspopica vite del mio papy ne ha fatta veramente una montagna…a vederla era più uva che foglie :-)))
Onde per cui è scattata la ricerca sul web di ricette con uva fragola…e fortuna ha voluto che mi sia imbattuta in questa ricetta della mitica Cyndistar…e mica potevo non provarla!!!

Personalmente non amo mangiare dolci con uova crude quindi preparo sempre il tiramisù pastorizzando sia gli albumi che i tuorli facendo rispettivamente la meringa italiana e la base tiramisù…il grande Montersino docet 😉 (nel libro Tiramisù e Chantilly). Se invece avete la fortuna si essere sicuri delle vostre uova potete usare il procedimento standard. Invece per fare le meringhe potete andare a vedere qui.
Nel post di Cyndistar è riportato anche il procedimento per fare il mascarpone home made…personalmente non ho ancora mai avuto l’occasione di sperimentare ma prima o poi proverò di sicuro….adoro queste cose un po’ il piccolo chimico 😉

Purtroppo andavo di frettissima e la miss en place e la foto non sono un granchè (ok lo ammetto fanno schifo!!!)…ma fidatevi…la crema morbida spumosa,  soffice e setosa si accompagna meravigliosamente con il sapore fruttato del coulis di uva fragola…e il croccantino delle meringhette ci sta che è una meraviglia ^___^

Tiramisù all’uva fragola (con uova pastorizzate)
Ingredienti
300g mascarpone
base tiramisù
meringa italiana
pavesini
2 bei grappoli di uva fragola
meringhette

Base tiramisù
2 tuorli (circa 60g)
120g zucchero
35g acqua
i semi di 1/3 bacca di vaniglia

Meringa italiana
2 albumi (circa 75g)
25g glucosio (io zucchero)
120g zucchero
30g acqua

Procedimento

Coulis di uva fragola (di Cyndistar): sgranare l’uva ben lavata, mettere gli acini in una pentola con un dito di acqua e un paio di cucchiai di zucchero. Cuocere a fiamma media per 10/15 minuti, quindi passare al setaccio. Se fosse ancora troppo liquida dare un rapido bollore a fiamma vivace. Raffreddare e conservare in frigo. Si può fare il giorno prima.
Meringa italiana (per pastorizzare gli albumi): Montate gli albumi prima a velocità bassa poi aumentate quando cominciano a diventare spumosi. Aggiungete 25g di zucchero e continuate a montare. Nel frattempo in un tegamino unite 120g di zucchero all’acqua e cuocete a fuoco basso fino a quando questo non abbia raggiunto 120 gradi. Avrà una consistenza sciropposa e prendendone una goccia, tra la punta di due dita bagnate, deve fare un filo. Fate scendere a filo sulla massa di albumi sempre continuando a montare. Tenete la ciotola in cui montate gli albumi a bagno in acqua fredda. Continuate a montare fino a raffreddamento. Otterrete così una bellissima meringa lucida e soffice.

Base tiramisù: serve per pastorizzare i tuorli e si fa praticamente la stessa cosa di prima. In un pentolino portare acqua e zucchero a 121 °C, mescolando bene. Quindi incorporare i tuorli semimontati e semi di un baccello di vaniglia o un cucchiaino di essenza. Montare quindi con le fruste elettriche fino a raffreddamento.

Con una spatola unire con delicatezza il mascarpone alla base tiramisù e successivamente alla meringa italiana. Bagnare bene i biscotti nel coulis di uva fragola e disporli alla base una pirofila o in bicchieri monoporzione. Coprire con uno strato di crema e sbriciolare sopra qualche meringhetta. A questi punto mettete uno strato di coulis di uva fragola e uno di mascaarpone.
Per ultimo guarnire ancora con delle meringhette sbriciolate e qualche acino di uva fragola ricoperto di zucchero.

Risotto all’uva fragola e gorgonzola

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Lo scorso fine settimana ho fatto una capatina a casa dai miei…era da un po’ che non tornavo e avevo voglia di farmi coccolare un po’. E poi avevo finito la scorta di uva fragola che mi aveva dato il papy quindi dovevo fare rifornimento 😉
Dopo questa torta con l’uva e noci e la crostata bitorzolina, mancavano ancora all’appello delle ricette con uva fragola che vorrei provare la mitica schiacciata fiorentina e il risotto. Purtroppo non ho avuto tempo per fare un lievitato, ma per un risotto siiiiiiii. I vostri risottini mi hanno talmente invogliato che non potevo proprio lasciarmelo sfuggire…prima ci ha messo lo zampino Puffin, poi ci si è messa anche Yaya…impossibile resistere alla tentazione ^____^
Le ricette che si trovano nel web sono più o meno tutte simili e prevedono di mantecare con burro e parmigiano. Personalmente quando ho fatto la prova assaggio a fine cottura mi è sembrato che il sapore fosse un po’ troppo dolciastro per i miei gusti, quindi ho pensato che fosse meglio mantecare con un formaggio dal gusto deciso…e visto che non manca mai nel mio frigo non potevo che scegliere il mitico gorgonzola 🙂
Risotto all’uva fragola e gorgonzola
Ingredienti
140g di riso (arborio o carnaroli)
250g uva fragola (circa due grappoli)
scalogno
brodo vegetale
1 bicchiere di vino rosso
gorgonzola q.b. (per mantecare)
sale
Procedimento
Passare gli acini di uva fragola al passa verdure, dopo averli lavati, in modo da eliminare le bucce e i semi. Lasciatene alcuni per decorare i piatti.
In un tegame dorare lo scalogno tritato con poco olio, tostare il riso e bagnare con un bicchiere di vino rosso.
Aggiungere poi il brodo e il succo d’uva, cuocere mescolando e aggiungendo al bisogno altro brodo.
Salare, pepare e a fine cottura aggiungere il gorgonzola per mantecare (per la quantità vale la prova assaggio!!). Servire tiepido accompagnando il risotto con gli acini d’uva che avete tenuto da parte.

Torta all’uva fragola, noci e marsala

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Buon lunedì a tutti, come è andato il vostro fine settimana? Il mio benissimo, sono andata su da mio fratello per il suo compleanno, e finalmente ho potuto fare la zia a tempo pieno per qualche giorno 🙂 era più di un mese che non vedevo la piccola e avevo proprio una gran voglia di spupazzarla un po…mamma mia quanto è cresciuta in un mese…adesso fa anche i sorrisini, è troppo carina ^____^
Ma veniamo alla ricetta di oggi…che non è affatto mia, ma del gattino più goloso del web. Come chi?!??? ma la nostra dolcissima Ambra!!! Sarà stato il caso o il destino, comunque è capitato proprio che pubblicasse questa deliziosa ricetta proprio quando avevo urgente bisogno di smaltire la montagna di uva fragola che stazionava in frigo.
Si perchè dopo che l’anno scorso in questo periodo mi ero lamentata con il mio papy per aver pagato na cifra mezzo chilo di uva fragola per preparare questa crostata bitorzolina…io che da piccola non la potevo vedere…ma era una volta, adesso devo ammettere che mi piace anche da mangiare “nature”…si vede che i gusti cambiano 😉
Beh comunque, dopo che l’anno scorso mi ero lamentata col papy del fatto che aveva “fatto fuori” il piccolo filare che avevamo di fianco a casa, il mio papy ha fatto il miracolo!!! è riuscito a ritirare su alcuni getti che continuavano a spuntare di tanto in tanto, li ha accuditi con cura e….miracolooooooo…quest’anno ci siamo ritrovati un bel raccolto di uva fragola…una bella produzione dolce e abbondante!!!
Quindi appena ho visto questi deliziosi mini cake di Ambra non ho avuto dubbi…questa si fa subito subito…e così è stato. Ho tirato fuori gli ingredienti dalla dispensa e in men che non si dica la torta era in forno. Purtroppo non avevo tante noci…comunque vi assicuro che anche così era moooooolto buona e vi ripagherà della fatica di togliere i semini dagli acini ^___^

Torta all’uva fragola, noci e marsala (di Ambra)
Ingredienti
200g di farina
3 uova
100ml di olio di semi (io 80g)
125g di zucchero di canna
100 ml di marsala
1/2 bustina di lievito vanigliato
1 pizzico di sale
uva fragola sgranata e lavata (io sono andata ad occhio)
150g di gherigli di noce (io ne avevo solo 50g o_O)

Procedimento

Tagliate i chicchi di uva fino a metà con un coltello ben affilato (state attenti perchè si spappolano facilmente…ci vorrà un po’ ma poi ci prenderete la mano ^___^). Rimuovete i semini dentro…lo so è una noia mortale ma vi assicuro che ne vale la pena…i commensali vi ringrazieranno 😉 
Montate le uova con lo zucchero a lungo finchè non si ottiene un impasto gonfio, incorporare piano piano la farina mista al lievito ed al sale alternando con l’olio di semi. Profumate aggiungendo il marsala poco alla volta sempre continuando a montare. Tritate le noci a coltello abbastanza fini e aggiungetele insieme all’uva all’impasto. Incorporateli omogeneamente con una spatola, con movimenti delicati dall’alto verso il basso. Versate nello stampo imburrato e infarinato o ricoperto di carta forno, decorate con i chicchi d’uva e con una spolverata di zucchero di canna. Cuocete per 40/45 minuti a 175 statico.

Ecco la cucciolotta…tutta in rosa con il vestitino della zia!! fra regali di amici e parenti e compere dei genitori, la piccola ha oramai un guardaroba che neanche la regina Elisabetta 😉

Come nasce una torta…

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…che proprio non avreste mai pensato di fare!! : D

Quella di oggi è una deliziosa crostata all’uva fragola, in cui alla croccantezza della frolla  alle mandorle si abbina un ripieno fruttato che si poggia su una base di deliziosi savoiardi. Nel complesso…moooooooolto golosa. Che ne dite, ho un futuro come pubblicitaria? ^_^
Ma veniamo al perché del titolo del post. Dovete sapere che da piccola odiavo l’uva fragola….proprio non la potevo vedere. Ma c’è un motivo di questo mio astio…a casa dei miei c’era un piccolo filare di uva fragola….sarà stato lungo si e no cinque metri ne ma riusciva a fare talmente tanta che per uno/due mesi si era sommersi dall’uva fragola….non si mangiava che quella. Oltre tutto dalle nostre parti non c’è l’abitudine di usarla in cucina…si mangia e basta!!! Visto che l’unica a cui piaceva era mia nonna, alcuni anni fa mio padre decisa di eliminarla radicalmente….e confesso che questo fece tirare un sospiro di sollievo a tutta la famiglia.
E che mi ritrovo adesso? l’uva fragola che imperversa in tutti i blog!!! poi vado al supermercato e cosa trovo? che costa pure na cifra!!!! nooooooo non ci credo O_O
Ok ora chiudo gli occhi, inspiro profondamente e lo confesso…sono un po’ tirchietta e l’idea di spendere un patrimonio per dell’uva fragola non è che mi allettasse molto (chissà forse ho qualche lontana parentela genovese ;-)). Solo che, a furia di vedere tutte le vostre focacce, torte, crostate con l’uva fragola mi avete fatto venire la voglia…ma la mia tirchieria non è bastata….ho cercato di resistere ma poi alla fine ho capitolato…l’ho comprata ^_^

L’idea di partenza era di preparare la focaccia toscana all’uva fragola, ma purtroppo non sono riuscita a trovare il tempo per un lievitato >:(( per evitare di farla deperire troppo in frigo e stuzzicata dalla deliziosa  Torta bertolina di Simona ne ho fatto una versione rimaneggiata. Ma che stranoooooo!!!
La base è una frolla alle mandorle in cui ho sostituito lo zucchero normale con quello di canna (dona una maggiore croccantezza). Inoltre ho messo uno strato di savoiardi sbriciolati per fare in modo che la polpa dell’uva cuocendosi non inumidisse la base.

Visto il risultato ho pensato di ribattezzarla Crostata bitorzolina all’uva fragola. Che ne dite? più bitorzolina di così si muore ^_^

Crostata bitorzolina all’uva fragola

Ingredienti (stampo da 22)
Frolla alle mandorle
150g farina
100g farina di mandorle
110g zucchero di canna
1 mandorla amara tritata oppure qualche goccia di aroma
80g burro (freddo da freezer)
1 uovo
1 cucchiaino di lievito
scorza di limone bio
sale

Farcia
350g uva fragola (circa)
5/6 savoiardi sbriciolati

Procedimento

Per la frolla, il procedimento è analogo a quello mostrato qui. Se non avete la farina di mandorle potete tritare nel mixer 100g di mandorle insieme a metà dello zucchero. In questo modo le mandorle non rilasceranno l’olio. Lasciare riposare in frigo avvolta in pellicola per almeno un’ora, ma potete prepararla anche in anticipo e conservare in freezer. 
Prendere 2/3 del panetto di frolla e stenderla nella tortiera imburrata e infarinata facendo un bordo di circa 3 cm (se avete dei problemi andate a dare un’occhiata qui dallo ZioPiero….io faccio proprio uguale uguale…quasi ^_^). Bucherellate la base, coprite con i savoiardi sbriciolati e con gli acini d’uva ben lavati e asciugati. 
Stendete la restante parte di pasta frolla abbastanza sottile, circa 3 millimetri. Ricavatene un disco grande quanto lo stampo, poggiatelo sopra le amarene e aiutandovi con una forchetta richiudete il bordo sopra il disco in modo da non fa uscire la farcia. Bucherellate la superfice con uno stuzzicadenti e infornate a 170 per circa 45 minuti, comunque fino a doratura della frolla.
A questo punto non vi resta che pappare ^_^

Dopo l’esperimento mi sono dovuta ricredere sull’uva fragola….secondo me non eccezzionale mangiata nature, ma buonissima se utilizzata per preparazioni dolci!!!

E ora per finire un piccolo quesito per voi…ho provato a togliere i semini dagli acini…ci ho provato…ma proprio non ci sono riuscita 🙁

Ho tagliato l’acino in due parti e cercato di togliere i semi con la punta di un coltellino ma non c’è stato verso…mi si staccava la buccia, mi si rompeva l’acino…alla fine per non rovinarla tutta ho rinunciato.
Non è che avete qualche suggerimento da darmi?

Con questa ricetta vorrei partecipare alla raccolta Follie di Frolla di Debora. 

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