Finalmente nel weekend è tornato un po’ il fresco anche da queste parti, e io non potevo farmi sfuggire l’occasione per riaccendere il forno. Era davvero un’occasione troppo ghiotta 😉
Quando è molto caldo faccio fatica a trovare la voglia di cucinare, anche solo l’idea di accendere un fornello mi deprime. Figuriamoci il forno. So che qua ci sono delle blogger d’acciaio che non si fanno fermare neanche da 40 gradi all’ombra, ma io proprio non ce la faccio.
Comunque questo fine settimana anche il mio forno è tornato in azione. Avevo voglia di ritrovare il mio angolino preferito, piccolo ma tutto mio. Ho deciso di regalarmi qualche ora di tranquillità e relax, mi sono chiusa in cucina e mi sono dedicata alla preparazione di questi deliziosi dolcetti.
Era da tanto che volevo provare a fare questi piccoli biscottini. Sono deliziosi, dei piccoli biscottini di frolla aromatizzata all’anice e ricoperti da una glassa di zucchero anche lei all’anice.
Gli zuccherini bolognesi (detti anche in dialetto zucarén) sono dei dolcetti tradizionali che accompagnano le occasioni più importanti come matrimoni. Hanno la forma di un anello nuziale e sono simbolo di abbondanza e felicità per gli sposi. Visto che i confetti erano molto costosi e non tutti potevano permetterseli, al loro posto venivano offerti agli invitati questi biscottini. Dalla forma di anello nuziale, simboleggino la nuova unione in segno di augurio di prosperità e felicità.
La preparazione richiede un pochino di pazienza per creare gli anellini, che dovrebbero essere proprio piccini piccini, ma per il resto la ricetta è molto facile. La base è simile a una frolla ma con l’olio invece del burro, si mescola tutto e non si deve neanche attendere il tempo di riposo. Dopo averli fatto raffreddare poi vanno immersi nella glassa, poi si lasciano riposare fino a che non si è rappresa bene.
Per tradizione dovrebbero essere aromatizzati all’anice, ma se non vi piace potete anche usare vaniglia o limone. Io li adoro, sono semplici ma allo stesso tempo deliziosi. Fidatevi, creano dipendenza 😉
- 170 g di farina
- 30 g olio di semi
- 65 g zucchero
- 1 uovo
- 1 cucchiaino di semi di anice
- 1 cucchiaino raso di lievito per dolci
- sale un pizzico
- Per la glassa:
- 1 cucchiaio di liquore all'anice
- 2 cucchiai di acqua
- 100 g zucchero
- 2 cucchiaini di farina
- Sbattete l'uovo con lo zucchero fino ad avere un composto spumoso, aggiungendo inoltre l'olio e un pizzico di sale.
- Setacciate la farina ed il lievito e sistemateli a fontana in una terrina, nel buco centrale mettete le uova. Impastate con cura, sino ad ottenere un impasto omogeneo e compatto. Alla fine incorporate i semi di anice.
- Prendete delle porzioni di impasto e arrotolatele dandogli una forma allungata "a cordoncino" del diametro di circa mezzo centimetro.
- Formate dei piccoli anellini, simili a dei tipo taralli. Infornate su una teglia e cuocete a 170° per circa 15 minuti.
- Mentre cuociono preparate la glassa in una casseruola piuttosto larga, incorporando lo zucchero, il liquore e la farina e portando il tutto ad ebollizione, fino alla formazione di un composto bianco e denso.
- Una volta pronta sia la glassa che i biscotti, spegnete il fuoco e tuffate gli zuccherini nella casseruola permettendo alla glassa di ricoprirli per bene.
- Dopodiché metteteli ad asciugare su un foglio di carta forno, avendo cura di sistemarli distanziati.
Se riposti in un contenitore chiuso conserveranno la loro fragranza per circa un mese.
Mila says
Io li avevo al mio matrimonio nei centrotavola, nei segnaposto e nelle boboniere per i “non invitati” (brutto chiamarli così, ma non soprei con che altro nome identificarli…
E li adoro…ma la mia tata me li fece (e li fa tutt’ora) senza la glassa….
Comuqneu COMPLIMENTISSSSSSIMI
Elena Gnani says
Con o senza glassa io li trovo deliziosi. Davvero irresistibili. Che bello, quindi hai fatto proprio un matrimonio secondo la tradizione 🙂
Melania says
Finalmente godo del fresco anch’io, ma non troppo. È stato un weekend di fuoco dalle mie parti. Troppo caldo e temperature che sfioravano i 40°
Per fortuna oggi ventila un po’ ed accendo il forno anch’io! ?
I tuoi zuccherini sono bellissimi, di sicuro anche buoni e ti dirò che mi spiace non poterne assaggiare uno adesso. Sembrano un tenero e dolce abbraccio avvolto da tanta dolcezza.
Buon inizio Elena
Elena Gnani says
Qua per fortuna si era rinfrescato un po, ma già da oggi sta tornando il gran caldo purtroppo. Invecchiando reggo sempre meno il caldo. Vero che sono carinissimi? a me fanno tenerezza così piccolini, e sono anche deliziosi
damiana says
Li preferisco ai confetti ,creano dipendenza e si vede?Pensa son qui a farli fuori uno dietro l’altro solo con l ‘immaginazione,figurati se li avessi davanti.Mi sposo a breve tesoro,fammene una quintalata e giuro che non penso più all’uvettta.Ele bella,sono dei veri brillantini altro che fedi?
Elena Gnani says
Tu scherzi, ma devi vedere le quantità che riescono a farne le zdore bolognesi. Una volta ad un matrimonio ne ho viste arrivare ceste e ceste, fatti tutti a mano dalle nonne. Saranno stati venti chili. Una cosa pazzesca. Se mi mandi l’invito al matrimonio arrivo con i diamantini 😉
anna says
Non li conoscevo ma devo rimediare subito, sono troppo invitanti !!
Elena Gnani says
Provali perchè sono proprio buonissimi. Io li adoro
Vale says
tu non immagini quanto io apprezzi questa ricetta. Ho visto la foto e mi sono venuti i lucciconi…..mia nonna me li comprava sempre a Porretta da piccola non li amavo molto, adesso mi sono di conforto, uno mi occorrerebbe di sicuro oggi che sono un tantino giù… non li ho mai preparati e questa tua ricetta sarà perfetta! Un grande abbraccio cara!
Elena Gnani says
Se non sbaglio a Porretta fanno quelli in versione maxi. Io li ho scoperti quando sono venuta a vivere a Bologna e me ne sono innamorata. Mi dispiace che tu sia un po’ abbacchiata, te ne darei volentieri un sacchettino. Ti mando un grande abbraccio
ipasticciditerry says
Guarda che sono proprio carinissimi! Non li conoscevo e ti dirò che, non amando i confetti, di sicuro questi li mangerei molto volentieri! Sono contenta che da voi sia tornato il fresco e siccome tutto è sempre in proporzione da me è tornato il freddo! Ho dovuto tirare fuori di nuovo la copertina, il golfino e i calzini per la sera! Niente, io ho sbagliato paese dove scegliere di vivere, ne sono sempre più convinta! Buona settimana Elena e grazie per questo dolcino goloso
Elena Gnani says
Tu dovevi andare a vivere in Sicilia. Comunque ti assicuro che il caldo umido che c’è qua non è proprio così desiderabile, meglio il maglioncino. Ma se vuoi venire un po’ al caldo, qua sei la benvenuta 🙂
Mile says
Come mi piacciono le ricette della tradizione. Questi non li conoscevo. Hanno un bellissimo messaggio intrinseco e mi vien voglia di farli. Grazie. A presto Elena!
Elena Gnani says
Io me ne sono innamorata appena li ho scoperti qui a Bologna. Si trovano sempre nelle feste di paese.
Gunther says
Mi piace conoscere e apprendere queste tradizioni, non ne avevo mai sentito parlare, grazie
Elena Gnani says
Grazie Gunther. Buona settimana
Serena Grossi says
Grazie!!!! Sai che a Sestola, li compro sempre… beh, li alterno alle raviole… insomma, venire sul tuo blog è un po’ come andare in vacanza in montagna. Proverò sicuramente a rifarli
Elena Gnani says
A Sestola fanno quelli grandi o quelli piccolini? so che ce ne sono due versioni. Tra questi e le raviole con mostarda non so…se la battono alla pari
LAURA CARRARO says
Deliziosi questi piccoli biscotti golosi. Non li conoscevo e mi incuriosiscono molto anche nella versione con il limone!!!
Baci e buona settimana
Elena Gnani says
Io li preferisco con l’anice ma non faccio testo perchè adoro l’anice
Silvia Brisi says
Che buoni!! Ho assaggiato qualcosa di simile, ma non gli originali bolognesi e li ho adorati, amo il profumo dell’ anice nei dolci, soprattutto nei biscotti frollosi!!
Anche qui è tornato fresco, sono felicissima!!
Buona settimana!!
Elena Gnani says
Anche io amo i dolci frollosi con l’anice. Sono sicura che li adoreresti
Simo says
di questi potrei mangiare a chili! Che delizia sono…mmmmm….
Bravissima come sempre e poi…le foto…da urlo!
Bacio
Elena Gnani says
In effetti il pericolo è proprio che se ne mangi un chilo….sono talmente buoni 🙂
Serena says
Ma lo sai che non conoscevo questa ricetta!? sono molto carini si presentano bene e danno l’idea di qualcosa di buono fatto in casa. Le temperature che scendono sono provvidenziali alle volte. Buon inizio settimana Elena
Elena Gnani says
Si infatti si vede proprio che sono fatti a mano. E io trovo che sia un pregio, non un difetto. Ti assicuro che sono deliziosi
LISA FREGOSI says
Non li conoscevo affatto, sono davvero belli da vedere e sicuramente buoni… splendide foto adoro il tuo stile!
Elena Gnani says
Grazie Lisa, ogni tanto mi vengono meglio, ogni tanto peggio. Le tue foto invece sono sempre stupedne
Francesca says
Sono dei tarallini che si sono rotolati dentro delle nuvole… 🙂 Il mio amato bianco è finito in questi dolcetti che non conoscevo e pensando alle nozze, io li metterei come anello al posto della fede, ahaha!
Bella la foto delle mani… offre cose buone e quella felicità che contiene mille ricette in sè…
Elena Gnani says
Simili ai taralli ma mentre quelli sono frizzantini e piccantini, questi invece sono delicatamente golosi. Di solito nei matrimoni ne arrivano delle ceste piene. A me stanno proprio simpatici, mi regalano un senso di pace e gioia.
La foto mi è costata un’ora di tentativi di autoscatto, però almeno alla fine ne è saltata fuori una decente 😉
Luisa says
Ciao Elena che meraviglia questi anellini zuccherosi. Non conoscevo questo dolce tipico, per la verità agli inizi di maggio nel paesello calabrese di cui sono originaria, si prepara un dolce simile glassato senza liquore però, ma più a ciambella tipo donuts :)…in occasione di una importate festa religiosa. Grazie per la condivisione e per aver riacceso il forno ;). Buona giornata luisa
Elena Gnani says
In verità in alcune zone di montagna qui vicino li fanno anche più grandi. A volte si trovano anche senza glassa ma io li preferisco con la glassa. Buona settimana
Laura De Vincentis says
Questi zuccherini bolognesi sono così delicati e deliziosi che mi sono segnata la ricetta e li proverò sicuramente! Un bacione
Elena Gnani says
Grazie Laura, provali perchè meritano
La cucina di Molly says
A chi lo dici, accendere il forno in questo periodo di caldo è insopportabile….. Non conoscevo questi biscotti tradizionali bolognesi, sono belli e golosi, uno tira l’altro! Un bacione e buona giornata!
Elena Gnani says
Anche qua è tornato il caldo e comincia ad assere difficile cucinare
speedy70 says
Molto invitanti qustii dolcetti, che voglia!!!!
Elena Gnani says
Grazie, sono proprio deliziosi
Silvia says
Questi tarallini assomigliano ad alcuni assaggiato in Puglia, adoro tanto l’anic’è e il sapore che ti lascia nel palato! Evviva le giornate meno calde allora! Bella anche la storia di questi dolci. Complimenti per le foto Elena, sono belle luminose…e quel set con la tazzina?? ?
Elena Gnani says
Ho trovato quella tazzina durante un viaggio in Puglia in un mercatino dell’usato. ovviamente non potevo non portarmeli a casa, erano troppo belli. Anche io li adoro
Tavolartegusto says
teso che fortuna che a voi è arrivato il caldo… Qui a Roma c’è un afa pazzesca e io come sempre, con queste temperature ho abbassamenti continui di pressione 🙁 però il forno lo accendo uguale eh 😀 sfiziosissimi questi biscottini… ti confesso che non ne conoscevo proprio l’esistenza… segnati 😉
Elena Gnani says
Purtroppo è tornato il caldo anche qua. Abbiamo avuto un paio di giorni di tregua poi basta. Umidissimo anche qua. Provali perchè sono deliziosi
mariabianca says
Non conoscevo questi zuccherini bolognesi, somigliano un poco ai taralli siciliani. Devo provarli, li adoro!
Elena Gnani says
Si la forma è simile ma questi sono dolci. Buona domenica