Saltando in padella

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Risotto al radicchio, noci e Castelmagno

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Lo so che in questo momento state pensando ma basta con sti risotti!!! ^__^
Lo so ultimamente sono un po’ monotematica, le mie ricette salate sono praticamente solo risotti. Ma che ci posso fare se quando il tempo è brutto e uggioso a me viene voglia di risotto?
Non so perchè ma lo preferisco al classico piatto di pasta, la sua morbidezza mi fa una specie di “effetto coccola”, un po’ come la copertina di lana sul divano.
In effetti ora che ci faccio caso, tendo a preferire la pasta nei periodi più caldi, come primavera ed estate e invece i risotti nelle stagioni fredde. Meglio che lo dica piano, altrimenti qua i bolognesi mi cacciano. Assolutamente vietatissimo toccare le loro lasagne, non è domenica senza un bel piatto di lasagne 😉
Ma veniamo a noi, a questo risotto, al re di questo risotto, il Castelmagno. Il Castelmagno è un formaggio DOP piemontese erborinato a pasta semidura, dal gusto deciso e saporito. Io lo adoro. Purtroppo qua è piuttosto difficile da trovare, quindi se riesco a reperirlo non me lo faccio scappare. Viene molto usato fuso per condirci gli gnocchi, oppure “nature” con un filo di miele.
Quando ho visto quella bella fetta di Castelmagno il mio cervello ha pensato radicchio rosso. Purtroppo non sono riuscita a trovare del radicchio lungo di Treviso e mi sono dovuta accontentare. Poi una manciata di noci leggermente tostate in forno e sbriciolate a mano e il risotto è servito!
Risotto al radicchio, noci e castelmagno
Ingredienti (per 2 persone)
180gr riso (arborio, carnaroli o vialone)
radicchio rosso lungo
1/2 bicchiere di vino rosso
Castelmagno
scalogno
noci
brodo vegetale
olio evo
sale
Preparazione
In una casseruola fate indorare lo scalogno con un filo d’olio poi unite il radicchio tagliato a strisce e fate appassire nel soffritto.
Una volta ammorbidito il radicchio, unite il riso e fate tostare. Dopo circa 2 minuti fate sfumare con il vino rosso. Una volta evaporato l’alcol, iniziate la cottura con il brodo. Fate cuocere a fuoco basso mescolando ogni tanto. A cottura ultimata, spegnete la fiamma, unite le noci sbriciolate a mano e il Castelmagno sbriciolato. Mescolate bene, lasciate riposare per un minuto e servite. Decorate con qualche scaglietta di Castelmagno.
Vi lascio con questa foto. Ma che sarà? se siete curiosi vi aspetto qui mercoledì. Nel frattempo, se avete voglia di fare un giochino andare a dare un’occhiata qui.
Buona settimana ^__^

Risotto alla crema di zucca con funghi e gorgonzola

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So che forse non tutti saranno contenti del post di oggi. So che alcuni di voi sono molto curiosi di leggere il resoconto della mia visita al SIGEP. Abbiate pazienza, ho fatto una marea di foto e mi serve un pochino di tempo per spulciarle e metterle a posto. In questi giorni sono piuttosto presa al lavoro e alla sera sono così stanca che non ho voglia di accendere il PC.
Prometto che il prossimo post vi accontenterà 🙂
Per quelli a cui invece non interessa nulla, oggi presento un risotto che ho preparato alcuni giorni fa. La ricetta è copiata pari pari da questa di Simona. Ultimamente vi ho proposto vari risotti con la zucca, qui e qui ma questo mi aveva incuriosito perchè invece della zucca a tocchetti si usa una crema di zucca molto profumata e aromatica. Quando è periodo di zucca io ne faccio sempre scorta, la taglio a cubetti e la congelo così me la posso gustare per un bel po’ 😉
Il gusto complessivo è deciso e molto adatto a queste giornate uggiose e umide. A me è venuto un tantino troppo asciutto, vi consiglio di lasciarlo un pochino più cremoso. Ma dipende poi dai gusti di ognuno. Vi riporto il procedimento ma vi consiglio di andare da Simona dove ci sono le foto di tutti i passaggi.
Che ne dite, passate per pranzo? voi portate il vino, io faccio il risotto ^__^
Risotto alla crema di zucca con funghi e gorgonzola
Ingredienti
180g riso (carnaroli/arborio/vialone)
scalogno
brodo vegetale
funghi
gorgonzola dolce
prezzemolo
olio evo
burro
crema di zucca 
200 gr di polpa di zucca senza buccia
spicchio d’aglio
peperoncino fresco
brodo vegetale
sale
Procedimento
Prima di tutto bisogna preparare la crema di zucca. Sbucciate la zucca con un coltello affilato, lavatela e tagliatela a dadini:
Ponete in una padella capiente l’olio, l’aglio sbucciato e leggermente schiacciato e il
peperoncino, lasciate soffriggere circa un minuto, fino a doratura. Aggiungete quindi la
zucca a dadini e lasciate rosolare a fiamma moderata, girando di tanto intanto, dopo 1 minuto circa
aggiungete un mestolo di brodo caldo, lasciate sfumare leggermente e poi coprite con un
coperchio. La zucca deve stufare e ammorbidirsi. Dopo circa 10 minuti sarà pronta.
Controllate di tanto in tanto se necessita di altro brodo. La zucca non deve seccarsi. Trasferite la zucca in un pentolino a bordi alti e con l’aiuto di un frullatore ad immersione
riducete al zucca in crema, salate e pepate.Per preparare i funghi trifolati scaldate in padella un aglio sbucciato e leggermente schiacciato insieme ad un filo d’olio. Aggiungete i funghi lavati e tagliati e un po’ di prezzemolo spezzettato a mano. Salate e pepate e lasciate cuocere per circa 5 minuti. I funghi dovranno rimanere sodi, non molli.

A questo punto preparate il risotto. In un tegame far rosolare lo scalogno tritato con un filo d’olio. Versate il riso e fatelo tostare a fiamma vivace mescolando con un cucchiaio di legno. Sfumate con un mestolo abbondante di brodo caldo. Aggiungete quindi la crema di zucca ancora calda, girate e lasciate amalgamare a fiamma moderata. Aggiungete ancora brodo se notate che
il risotto si secca troppo. Aggiungete i funghi e continuate a cottura a fiamma moderata controllando la consistenza del riso. Quando
avrete raggiunto la cottura ideale (questo dipende dal tipo di riso che state utilizzando) Il
risotto deve risultare cremoso e vellutato, nè troppo asciutto nè troppo liquido. Correggete
di sale, pepate e aggiungete tocchetti di gorgonzola in padella. Spegnete la fiamma e
lasciate sciogliere leggermente il formaggio ma senza girare troppo e mescolare tutto. Servite caldo con qualche foglia di prezzemolo.

Risotto alla zucca e melagrana

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Ci siamo ragazzi, due giorni e ci siamo. Oggi ultimo giorno di vacanze e poi FESTE!!!!
Sono arrivata proprio stanca a questo Natale, un po’ alla canna del gas e mi ci vuole qualche giorno di riposo. Staccare il cervello dalle incombenze lavorative e concedermi un po’ di tempo tutto per me, leggere qualche libro e pasticciare tranquillamente in cucina. Ci sono tantissime ricette che mi ero ripromessa di provare e che ho proprio intenzione di sperimentare ^_^
Invece ieri ho passato tutto il giorno a fare biscotti. Ero rimasta talmente indietro nei preparativi di Natale che ho deciso di regalare biscottini a tutti i colleghi e amici. Cantucci, biscottini decorati, biscottini con pdz visti sull’ultimo Sale&Pepe,  e chi più ne ha più ne metta. Praticamente non mi sono messa a sedere tutto il giorno.
E non vi dico come era ridotta la cucina al termine dell’impresa. Zuccherini ovunque, cioccolato in ogni dove, anche sui capelli, stampini seminati in ogni angolo. E’ stata una gran faticaccia, riordinare puoi è stato un lavoraccio, ma in fondo mi sono anche divertita.
Però non si può mica passare tutto il giorno a fare biscotti, bisogna pur mettere qualcosa sotto i denti. Anche perché la famiglia mica gradisce di vedersi passare sotto al naso teglie e teglie di biscotti che non può mangiare, e di rimanere pure senza pranzo 😉
Come vi avevo preannunciato ho un bel po’ di melagrane da utilizzare, e questa volta sono finite in un risotto. Una cosa semplice semplice e leggera, zucca a dadini, chicchi e succo di una bella melagrana. E per finire ho mantecato con un cucchiaio di robiola. Devo dire che il connubio è davvero azzeccato sia come sapore, dolcezza della zucca e leggera acidità della melagrana, sia come consistenza, morbidezza della zucca con croccantezza dei chicchi.
Magari non sarà una ricetta per il pranzo di Natale, ma potrebbe essere un’idea per un pranzo leggero in cui “recuperare” un po’ gli stravizi delle feste ^_^
Io adoro le melagrane, quindi ne congelo sempre un bel po’ per averne a disposizione anche fuori stagione. Basta sgranarle e congelare in freezer i chicchi su un vassoio. Quando sono congelati, potete metterli in un sacchetto da freezer.
Bene, ora vi saluto e vi auguro di trascorrere proprio un Natale sereno e felice.
Risotto alla zucca e melagrana
Ingredienti (per due persone)
180g di riso per risotti
zucca
una melagrana grande o due piccole
robiola
1/2 bicchiere di vino bianco
brodo vegetale
scalogno
olio evo
Procedimento
Sbucciate la zucca e tagliatela a dadini. Aprite una melagrana e togliete i chicchi di una metà. Spremete l’altra metà in modo da ricavarne il succo. In un tegame far rosolare lo scalogno tritato con un filo d’olio. Versate il riso e fatelo tostare per qualche minuto mescolando con un cucchiaio di legno. Sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco, aggiungete i cubetti di zucca e unire il succo della melagrana. Quando di sarà quasi assorbito continuate la cottura come un tradizionale risotto utilizzando sempre brodo vegetale caldo. Verso la fine della cottura unite anche i chicchi della melagrana. Quando il risotto è cotto spegnere il fuoco, mantecate con un cucchiaio di robiola, amalgamate e lasciar riposare per un paio di minuti coperto con un coperchio.

 

Risotto alla zucca e gorgonzola

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Buon lunedì a tutti. Oggi post programmato, purtroppo il lavoro mi reclama a gran voce. Peccato…neanche fosse un bell’uomo 🙂
La ricetta è praticamente un classico della cucina dell’Italia settentrionale, niente di originale e nessuno strano parto della mia mente. In verità ammetto che questo post è praticamente una scusa per mostrarvi un nuovo acquisto. Le mie nuove ciotoline nere a pois bianche.
Qualche giorno fa mi aggiravo per un mercatino di beneficenza e mi sono imbattuta in una serie di ciotoline, una più bella dell’altra. Potevo lasciarle li considerando anche il fatto che il ricavato sarebbe andato in beneficenza?!?? ovvio che no vero? so che mi capite e anche voi avreste fatto altrettanto. Io le trovo deliziose ^_^
Ritornando alla ricetta di oggi,  come dicevo un classico, molto semplice da preparare e allo stesso tempo molto gustoso. L’unico tocco un po’ particolare è la mantecatura con il gorgonzola invece del burro. Trovo che il sapore intenso del gorgonzola si sposi benissimo con la dolcezza della zucca. Io ho usato gorgonzola piccante, perché personalmente amo il suo sapore deciso, però potete benissimo optare per quello dolce se preferite un piatto più morbido e delicato. Non vi riposto delle dosi perché quando faccio i risotti vado sempre “a gusto”, peso solo il riso altrimenti finirei per mangiarne delle quantità inumane….adoro i risotti.
Preparatevi perché in questo periodo sono “in trip” zucca e risotti quindi ne vedrete una bella serie prossimamente su questi schermi 😉
Bene, ora vi saluto e vi auguro buona settimana. Scusate se mi sarò un pochino latitante in questi giorni ma come si dice da noi “si fa quel che si può”. Se vi interessano altre ricette “risottose” avete solo l’imbarazzo della scelta ^__^
Risotto alla zucca e gorgonzola
Ingredienti (per due persone)
170g riso (arborio o carnaroli)
zucca
brodo vegetale
1/2 bicchiere di vino bianco
gorgonzola
scalogno
olio evo
sale nero
Procedimento
Sbucciate la zucca e tagliatela a dadini. In un tegame far rosolare lo scalogno tritato con un filo d’olio. Versate il riso e fatelo tostare mescolando con un cucchiaio di legno. Sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco, aggiungete i cubetti di zucca e poi continuate la cottura come un tradizionale risotto utilizzando sempre brodo vegetale caldo. Quando il risotto è cotto spegnere il fuoco, mantecate con il gorgonzola, amalgamate e lasciar riposare per un paio di minuti coperto con un coperchio. Servire il riso con una leggera spolverata di sale nero.

Pasta e fagioli al profumo di mare

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Buon lunedì a tutti. Passato bene il weekend? spero proprio di si. Qua il tempo è stato abbastanza bello e non troppo freddo, quindi ho ovviamente cercato di stare in casa il meno possibile. Bisogna assolutamente sfruttare questi momenti di tregua dal maltempo.
Mi piace la natura in autunno, mi piacciono i suoi colori caldi, mi piace l’aria frizzantina sulla faccia, mi piace lo scricchiolare delle foglie sotto ai piedi, mi piace percepire il dei raggi solari sulla pelle.
Qualche giorno fa ho organizzato una cena tra amici e tra le varie cose ho preparato le tagliatelle ai funghi porcini. Erano proprio squisite 😉
avendone però io preparata una quantità utile a sfamare un reggimento, ho deciso di non cuocerle tutte e me ne sono rimaste un po’. Quindi visto che ieri non avevo tanta voglia di stare ai fornelli (ho preferito dedicarmi a una bella passeggiata), le ho riciclate per il pranzo. Per me autunno significa zuppa calda, e la mia zuppa per antonomasia, quella che è praticamente scritta nel mio DNA di romagnola è…pasta e fagioli!La pasta e fagioli è un classico della cucina italiana, praticamente un’istituzione. Un piatto contadino, molto umile che cambia passando da regione a regione, in base al tipo di fagioli utilizzati. Da noi sono d’obbligo i borlotti.

Da noi, la vera pasta e fagioli prevede i maltagliati, ma visto che avevo le tagliatelle da smaltire ho fatto una piccola variazione sul tema…sempre pasta all’uovo è. E visto che c’ero ho voluto provare la variante “al profumo di mare” che avevo visto un po’ di tempo fa in questo post di Edda.
Mi aveva molto incuriosito l’uso delle aacciughe nella pasta e fagioli, e visto che amo le acciughe perché non provare?
Ok ammetto che la sua foto è moooolto più invitante della mia, probabilmente la mia foto non vi ha fatto venire tutta questa gran voglia di provarla, ma fidatevi che è davvero deliziosa. E molto confortante ^_^
Per la preparazione delle tagliatelle vi rimando a questo post. Le potete conservare per mesi in freezer, oppure potete arrotolarle a formare dei nidini o stenderle su dei vassoi e conservarle per circa una decina di giorni in un luogo asciutto e fresco. Per il resto ho seguito la ricetta di Edda a parte l’uso del rosmarino al poto del prezzemolo. Adoro il rosmarino con i fagioli.

 

Pasta e fagioli al profumo di mare
Ingredienti (per 2 persone)
80g fagioli borlotti secchi
4-6 filetti di acciughe in olio di oliva
1 spicchio di aglio
pasta all’uovo (maltagliati o tagliatelle)
origano
olio extra vergine di oliva
sale e pepe

Procedimento

Lasciare in ammollo i fagioli per una notte poi cuocerli in pentola a pressione per circa 20 minuti dal fischio. Passato il tempo spegnete e appena la pentola smette di sbuffare fatela sfiatare e apritela per far raffreddare i fagioli. Questa cosa quindi si può fare la sera prima. Frullate un terzo dei fagioli con un po’ dell’acqua di cottura.
In una casseruola soffriggete l’aglio tagliato a metà con 2 cucchiai di olio d’oliva e un cucchiaio di acciughe sott’olio. Friggerle solo un minuto (si scioglieranno subito). Versare i fagioli cotti con la loro acqua (si può mettere un po ‘meno e quindi aggiungere il liquido alla consistenza desiderata) e la purea di fagioli. Far cuocere per circa cinque minuti poi aggiungere le tagliatelle un po’ spezzettate con le mani. Dopo circa 5 minuti, aggiustare di sale e pepe, quindi aggiungere il rosmarino.

Risotto allo speck e taleggio sfumato alla birra

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Dopo una serie di ricette dolci, oggi comincio la settimana con una ricetta salata, il mio pranzo domenicale di ieri. Niente tagliatelle, lasagne o pasta al forno, che vanno per la maggiore per il pranzo della domenica. Quando il tempo è uggioso e piovoso in casa mia si tende a prediligere zuppe, pasta in brodo, o un bel risotto morbido e saporito.
Quello che vi propongo oggi è un risotto molto gustoso e saporito…ingredienti principali speck e taleggio per mantecare. Il sapore morbido e dolce si sposa magnificamente con la nota affumicata dello speck.
E per dare un tocco “nordico” ho pensato di sfumare con birra, invece del classico vino. Per l’occasione o usato la birra Bavaria 8.6 Original,  una birra dorata dal sapore deciso con un leggero sentore di frutta secca, malto e caramello.
Io non ho salato il risotto durante la cottura perchè sia lo speck che il taleggio sono piuttosto saporiti, ho solo decorato con una leggera spolverata di sale nero al momento di servire. Non vi lascio delle quantità precise, fidatevi della prova assaggio. Quella non fallisce mai 🙂
Ora vi saluto e vi auguro un buon inizio di settimana. Personalmente spero che smetta un po’ di piovere, oramai non ricordo neanche più quante volte ho preso l’acqua tornando a casa sulla la mia fidata bicicletta.
Risotto allo speck e taleggio sfumato alla birra
Ingredienti
170g riso arborio o carnaroli
speck
taleggio
scalogno
birra
brodo vegetale
sale nero
Procedimento
In un tegame far rosolare lo scalogno tritato e lo speck tagliato a listarelle con un filo d’olio. Versate il riso e fatelo tostare mescolando con un cucchiaio di legno. Sfumate con mezzo bicchiere di birra, ee poi continuate la cottura come un tradizionale risotto utilizzando sempre brodo vegetale caldo. Quando il risotto è cotto spegnere il fuoco, mantecate con il taleggio, amalgamate e lasciar riposare per un paio di minuti coperto con un coperchio. Servire il riso con una leggera spolverata di sale nero.

 

Zuppa di cipolle alla birra

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Oggi ho voglia di partire con i saluti, quindi comincio augurando a tutti una buona giornata. Non trovate che metta di buon umore cominciare la giornata con un saluto? In fondo bastano poche, piccole, semplice cose per far partire la giornata con il piede giusto:
– un buongiorno mentre ci stiamo ancora stropicciando gli occhi
– il sollettico sul viso dei baffi di un dolce amico peloso che viene a reclamare la colazione
– aprire le finestre e trovarsi davanti un bel cielo azzurro
– l’aroma del caffè che ci accoglie al ritorno dalla corsetta mattutina perchè qualcuno è stato così carino da preparartelo e fartelo trovare fumante sulla tavola
Volete mettere? dopo è tutta un’altra cosa e l’ingorgo sulla tangenziale, l’immenso scroscio di pioggia che ti sorprende senza ombrello, lo sciopero dei treni o del tram, il collega che vi accoglie sulla soglia dicendovi che tutto va tutto male, non vi faranno più saltare i nervi. ^___^
Oggi piove, quindi niente cielo azzurro, niente corsetta, e mi toccherà anche andare in ufficio in macchina affrontando il traffico mattutino invece che godermi una bella pedalata con la mia fidata bicicletta…quindi direi che la giornata non è partita proprio con il piede giusto.
Ok la smetto, in effetti sto andando un po’ fuori tema. Veniamo a noi. Dopo un bel po’ di ricette dolci oggi si passa al salato, una buona zuppa non ci sta tanto male in questi giorni uggiosi e nebbiosi. La ricetta viene dal numero di ottobre di Sale&Pepe. Appena vista ho pensato che fosse proprio perfetta per provare la birra Bavaria 8.6 Red gentilmente offertami da Bavaria. E’ una rossa caratterizzata da un mix di note dolci e amare, di colore rosso brillante nata dal mix di tre differenti tipi di malto. Secondo me è molto adatta per una ricetta salata. 
Ovviamente abbiamo mangiato la zuppa bella fumante, accompagnata da dei crostini belli coperti di gruyere gratinati. Vi garantisco che il risultato è garantito. Purtroppo tra quella che è andata nella zuppa e qualche sorso durante la cottura, la birra è finita prima che la zuppa arrivasse in tavola, quindi abbiamo dovuto ripiegare su una bionda, la 8.6 original.
Ora vi saluto e vi auguro un buon fine settimana. In questi giorni sarò un po’ latitante perchè domani parto per una trasferta di lavoro. Si va sulla west coast, si va in California ^_^
Zuppa di cipolle alla birra
Ingredienti (per 2 persone)
500g di cipolle bionde
1 spicchi di aglio
5/6 bacche di ginepro
15 cl di birra chiara
1/2 litro di brodo di verdura (a seconda di quanto la volete liquida)
1/2 cucchiaio di farina
gruyere
4 fette di pane tostato tipo baguette
salvia, timo
olio evo
sale, pepe
Procedimento
Affettate le cipolle, scaldate 4 cucchiai d’olio e stufate le cipolle per 15 minuti, aggiungette il cucchiaio di farina e fate rosolare.
Non appena la farina comincerà ad attaccare, aggiungete le erbe e sfumate con la birra.
Lasciate evaporare alcool e aggiungete il brodo caldo.
Lasciate sobbollire semi coperto per circa 45 minuti. Grattugiate il gruyiere sulle fette di pane quindi tostatele in forno sotto al grill in modo da gratinare il formaggio Disponete la zuppa nelle cocotte monoporzione e aggiungete le fette di pane. Spolverate di pepe macinato al momento e servite. Se preferite potete grattugiare un po’ di formaggio anche sopra la zuppa calda.

Spaghetti risottati alla birra con pecorino stagionato

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Rieccomi di ritorno dal mio viaggetto in quel di Bucharest. Purtroppo non sono riuscita a vedere molto della Romania, solo la capitale che devo dire non è affatto male. Sinceramente mi aspettavo di peggio…
Ma so cosa vi interessa in fondo in fondo…il cibo ^____^
Quello che posso dire è che personalmente ho mangiato bene, molto buona la carne ma i ristoranti propongono anche tante ricette a base di pesce. Le verdure sono d’obbligo in tutti i piatti e ci sono anche tanti piatti solo a base di verdure, quindi non va male neanche per i vegetariani. Ovviamente non ho foto dei piatti….mica potevo mettermi a fare foto ai piatti davanti ai colleghi!
Per quel che riguarda le bevande, la Romania è tra i primi 10 produttori mondiali di vino, ma i romeni sono anche grandi consumatori di birra che ha una grande tradizione.

Quindi il cibo è buono, ma dopo un po’ io vado in astinenza. Astinenza da pasta. Dopo una settimana fuori la prima cosa a cui ho pensato mettendo piede in casa è stato ho proprio voglia di mangiarmi un bel piatto di pasta!! e per rimanere in tema birra ho voluto provare questa ricetta della dolcissima calimera foodblogger. Era da un po’ che mi ero ripromessa di provarla.
E per l’occasione ho utilizzato una delle varie birre di cui la Bavaria mi ha fatto gentilmente omaggio, la Bavaria 8.6 Original.

Bavaria è una birreria olandese che dispone di due malterie di proprietà e l’intero processo produttivo è gestito internamente in maniera indipendente. Bavaria è l’unico produttore che produce la birra utilizzando acqua minerale pura e naturale che sgorga dalla fonte, anch’essa di proprietà Bavaria, cosa che caratterizza il sapore fresco e unico della sua birra.

Quindi oggi spaghetti semi-risottati alla birra. Semi- nel senso che per metà cottura sono cotti nel modo usuale e poi passati in padella con la birra per qualche altro minuto. Non avendo la maggiorana come indicato da Federica, io ho usato della menta fresca tagliata a coltello, il ragusano invece è stato sostituito da del pecorino stagionato.
A me è piaciuta molto, saporita e molto profumata ed aromatica…ma forse io non faccio testo 😀
Spaghetti risottati alla birra con pecorino 
Ingredienti (per 2 persone) 
160gr di spaghetti 
1 lattina di birra Bavaria 8.6 Original
60gr di pecorino stagionato 
pinoli 
menta fresca 
sale 
pepe nero 
Procedimento
Tostare i pinoli in una padellina antiaderente senza condimento. Lessare gli spaghetti in acqua bollente poco salata per metà del tempo indicato sulla confezione, scolarli quasi completamente (conservare l’acqua di cottura a parte) e cominciare ad aggiungere la birra poco alla volta, come si fa per il risotto, lasciandola via via assorbire.
Quando la pasta sarà molto vicina al punto di cottura, aggiungere il pecorino grattugiato e mescolare velocemente, mantecando.
Se fosse necessario, unire un po’ dell’acqua tenuta da parte in modo che il tutto risulti cremoso e senza grumi.
Aggiungere i pinoli tostati tenuti da parte, profumare con qualche fogliolina di menta fresca, completare con una generosa spolverata di pepe nero macinato al momento e servire subito.

Settembre…

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settembre è un mese di transizione, oserei dire quasi poliedrico…
secondo il calendario è l’ultimo mese dell’estate…
è il mese in cui si ritorna a scuola, si ricomincia la solita routine o magari si iniziano nuovi progetti…
è il mese in cui si torna a lavorare dopo essersi goduti (sperabilmente) qualche giorno di vacanza…
è il mese in cui le foglie cominciano a tingersi di giallo e di rosso…
settembre ci regala tante sorprese sui banchi della frutta e della verdura
è il mese dell’uva, dei fichi, dei kaki, delle prugne, delle susine
è il mese delle melanzane,dei pomodori, dei peperoni, dei fagiolini e…dei pomodori
Adoro i pomodori, in tutte le sue versioni: cuore di bue, costoluti, ciliegini, piccadilly, datterini, san marzano, a grappolo. In questo periodo i banchi dei mercati straripano di pomodori meravigliosi e io ne compro sempre delle quantità industriali. Adoro perfino addentarli così come si fa con una pesca. Confesso che spesso li compro anche fuori stagione, sono una tentazione irresistibile. E nella mia dispensa non manca mai neanche un paio di vasetti di pomodori sott’olio.  
L’altro giorno stavo sfogliando l’ultimo numero di Sale&Pepe e ho visto questa ricetta. 
Ed è stato amore a prima vista. Nel giro di un giorno è finita nel mio piatto ^_^
Pomodori semi secchi, pinoli, acciughe e pangrattato. La versione originale prevedeva di usare i fusilli ma io non ne avevo è ho ripiegato sui rigatoni. Vi consiglio comunque un formato di pasta ruvido a cui si attacchi facilmente il sughetto di pinoli, acciughe e pangrattato. Purtroppo le foto non sono venute il massimo e non le rendono giustizia. Anzi guardandole insieme a quella della rivista fa quasi venire la pelle d’oca 🙁
Comunque tornando a noi, direi che bastano tre (anzi quattro) parole per descriverla:
Semplicissima, velocissima e taaaaaaanto buona :-DD
Che si può volere di più?

Rigatoni “ammullicati”con pomodorini semi secchi, acciughe, pinoli
Ingredienti (per 2 persone)
180g rigatoni
50g pomodorini semi secchi sott’olio (sgocciolati)
20g filetti d’acciuga
uno spicchio d’aglio
40g pangrattato
20g pinoli
peperoncino piccante
sale, olio evo

Procedimento

Tritare grossolanamente i pomodorini con le acciughe. Sbucciate l’aglio, tritatelo finemente, quindi fatelo leggermente rosolare in un largo tegame con un po’ di olio evo. Unitevi il mix di pomodorini e acciughe, un pizzico di peperoncino, mescolate e spegnete il fuoco.
Tritate grossolanamente i pinoli e uniteli al pangrattato. Uniteli al composto dei pomodorini e fatelo dorare mescolando continuamente.
Nel frattempo fate cuocere la pasta in acqua salata. Scolate la pasta un poco al dente e versatela nel tegame con i pomodorini e il pangrattato. Spadellate per qualche istante e servite.

Risotto al curry con rucola e nocciole

by 27 Comments

Ettipareva che la primavera avesse deciso di farci visita…i due giorni di quasi-sole che abbiamo avuto nel weekend sono stati seguiti da una specie di nubifragio. Così lunedì mentre ero in compagnia della mia fidata bici mi sono presa una gran bella lavata!!! peggio che stare sotto una doccia >:( 
Oramai la scelta del vestiario prima di uscire è praticamente un terno al lotto…e ovviamente sia mai che ci prenda. Se per caso mi dimentico l’ombrello a casa causa mattino soleggiato sicuro che mi becco un fiume d’acqua; se invece esco bella “scafandrata” sicuro che viene fuori un bel sole caldo con conseguente sudata orribilis. Ma mi consolo…tanto so che siamo messi tutti uguali 😉 
Però almeno una cosa positiva c’è!! Le giornate si sono davvero allungate parecchio…e questo cosa significa per una foodblogger?!?? passeggiate serali nel parco? aperitivo romantico al tramonto? ma noooooo!!! ovviamente la bazza per il foodblogger è riuscire a fare le foto anche dei piatti preparati per la cena ^___^ 
E quindi oggi vi beccate il risotto preparato per cena lunedì…curry, rucola e nocciole. Dopo la camionata d’acqua che mi ero presa avevo bisogno di una cosina che mi riscaldasse un po’. Ho preso spunto da questo risotto di Nus e ho sostituito gli agretti con la rucola (non perché gli agretti non mi piacciano, anzi mi piacciono tantissimo, ma purtroppo qua non si trovano più). L’abbinamento curry-nocciole mi stuzzicava un sacco, e visto che avevo già gustato con piacere l’abbinamento rucola-nocciole con questi fusilli, mi sono detta che valeva sicuramente la pena provare anche la versione risotto in abbinamento al curry.
Beh quello che posso dirvi è che valeva veramente la pena. Ho davvero gradito l’abbinamento del sapore deciso della rucola e delle nocciole tostate all’aroma etnico del curry. 
Una piccola nota sulla mantecatura: la mantecatura con il burro tende ad “ammorbidire” il sapore deciso degli ingredienti. Io ho provato sia la versione mantecata sia quella non mantecata e devo dire di aver preferito quest’ultima versione proprio perché permette di percepire appieno la commistione dei sapori.
Risotto al curry con rucola e nocciole
Ingredienti (per 2 persone)
160g di riso (carnaroli o arborio) 
nocciole
una manciata di rucola
curry
scalogno
brodo vegetale q.b.
vino bianco
una noce di burro per mantecare (facoltativo)
Procedimento
Tritate a coltello le nocciole lasciandone da parte un paio per la guarnizione finale. In un tegame far rosolare lo scalogno tritato con un filo d’olio. Versate il riso e fatelo tostare insieme alle nocciole tritate, mescolando con un cucchiaio di legno. Sfumate con un mestolo di brodo di verdura, aggiungete un cucchiaino di curry in polvere e poi continuate la cottura come un tradizionale risotto (utilizzando sempre brodo vegetale caldo). Quasi a fine cottura aggiungete la rucola precedentemente lavata. Quando il risotto è cotto spegnere il fuoco, unire le noci tostate tritate grossolanamente, mantecare con una noce di burro, amalgamare e lasciar riposare per un paio di minuti. Servire il riso decorando con un ciuffetto di rucola e con una macinata di nocciole tritate grossolanamente.

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