Saltando in padella

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Farrotto zucca e alici

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Qua è arrivato l’autunno. Mi verrebbe da aggiungere “finalmente” pensando alla natura, che deve seguire i suoi tempi, anche se confesso che non mi sono affatto dispiaciute le belle giornate che abbiamo avuto ad ottobre. Comunque lunedì sera ho tirato fuori dall’armadio la copertina da divano, e sono entrata in modalità copertina e tisana calda.

So che oggi vi sareste aspettati una ricetta a tema Halloween, ma quest’anno non ho avuto tempo di preparare nulla. Le ultime settimane sono state un po’ troppo affannate per trovare la voglia di fare qualcosa di originale. Però almeno vi offro una ricetta con la zucca. Bisto che è Halloween zuccaaaaaa ?
Visto che la voglia di piatti caldi e confortanti è aumentata, ieri mi è venuta voglia di preparare questo farrotto alla zucca e alici.

Il farro è un cereale utilizzato molto spesso per zuppe e insalate, ma può essere anche cucinato come un risotto, tostandolo in padella e poi cuocendolo aggiungendo pian piano il brodo vegetale. Il risultato è un primo piatto corposo e ricco di sapore.
Questa ricetta è molto facile e veloce da realizzare, soprattutto se scegliete il farro perlato che quindi non prevede ammollo e magari con tempi di cottura non troppo lunghi. In alternativa potete usare il farro decorticato ma dovete metterlo in ammollo in acqua tiepida la sera prima.

Per bilanciare un po’ la dolcezza della zucca ho pensato di aggiungere anche qualche alice in salsa piccante gentilmente fornitemi da Rizzoli Emanuele. Il loro prodotto più famoso, un cavallo di battaglia, assolutamente deliziose.

Questo piatto è ricco di fibre, profumato, dolce e piccantino insieme. Lo potete considerare un primo piatto o un piatto unico abbondando con le porzioni. Io ho preferito che la zucca rimanesse a pezzetti, ma se preferite una cosa più cremosa fate cubetti piccoli così si sfalderanno in cottura.

Farrotto zucca e alici
Ingredienti
160 g di farro perlato
250 g di zucca già pulita
alici sottolio (io in salsa piccante Rizzoli Emanuele)
vino bianco secco per sfumare
brodo vegetale (circa 2,5 volte la quantità di farro)
olio extravergine di oliva
1/2 cipolla bianca piccola
una noce di burro
sale e pepe
prezzemolo

Procedimento
Tagliate la zucca già pulita a cubetti non troppo piccoli. Tritate finemente anche la cipolla e fatela imbiondire nella casseruola con un filo d’olio e due/tre alici sgocciolate. Unite il farro, fatelo tostare qualche istante, poi sfumate con il vino bianco. A questo punto unite la zucca e irrorate man mano che ritira con del brodo caldo tanto a sufficienza per la cottura del farro.
Una volta terminata la cottura, spegnete il fuoco, unite una noce di burro. Mantecare bene il tutto, regolate di sale e pepe e servite unendo un paio di alici intere per piatto. Finite con prezzemolo fresco tritato a coltello.

Pesto di baccelli di fave e mandorle

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Questo pesto di baccelli di fave e mandorle nasce dalla voglia di ridurre lo spreco nelle ricette di tutti i giorni. Io sono per una cucina zero waste. E’ proprio più forte di me, io non riesco a buttare il cibo. Io non butto praticamente niente, i gambi dei finocchi finiscono nelle zuppe, come le foglie esterne dei carciofi, del sedano.

E quando prendo le fave mi piange sempre il cuore quando vedo la montagna di baccelli che rimangono sul tavolo. Un mucchietto di fave fresche contro una montagna di baccelli. Ma vuoi che non ci si possa fare niente? La prima idea che mi era venuta era quella di farci una vellutata, poi mi è venuta l’idea di provare a farci un pesto.

Ovviamente occorrono delle fave fresche che non siano state trattate in alcun modo, le mie erano del vecchietto che abita di fianco a casa dei miei. Ha 91 anni ma continua a tenere l’orticello, e non vi dico come è ordinato e venuto bene questo orticello!!! l’altro giorno ci ha regalato un bel sacchetto di fave, regalo super gradito. Le fave erano piccole, tenere, buonissime. Io le adoro in pinzimonio con solo olio e sale.

Poi mi è venuto in mente di provare a fare il pesto con i baccelli. Ho sbollentato i baccelli, ho unito delle mandorle tostate, del pecorino, un filo d’olio e regolato di sale. E ci ho condito un bel piatto di rigatoni. Io sono stata volutamente un po’ “stretta” con l’olio, ma se lo volete bello cremoso non lesinate come ho fatto io ?

Mi ha dato proprio tanta soddisfazione, la soddisfazione di mangiare bene e non aver buttato niente. Tenete l’acqua in cui avete cotto i baccelli, ci potete cuocere la pasta ?

Non vi lascio le dosi perchè sono andata ad occhio e a gusto. Potete provarlo anche con i pinoli e il parmigiano, o magari mettere anche delle fave fresche insieme ai baccelli cotti. Largo alle sperimentazioni ?

Pesto di baccelli di fave e mandorle
Ingredienti
baccelli di fave (ovviamente bio)
mandorle tostate
pecorino
sale
olio evo
fave fresche (facoltativo)

Procedimento
Sgusciatele e consumate le fave come preferite; prende i baccelli delle fave, eliminate le estremità, tagliateli a pezzetti e lavateli bene. Cuoceteli in acqua leggermente salata finoa che non diventano teneri.
Tostate le mandorle in un padellino o in forno. Mettete nel mixer le mandorle e il pecorino aggiungendo l’olio a filo. Aggiungete i baccelli e frullate per ottenere un composto omogeneo. nel caso regolate di sale e olio.

Note: Se volete potete unire al pesto anche delle fave fresche sgusciate.
Tenete l’acqua in cui avete cotto i baccelli, aggiungete altra acqua e cuoceteci la pasta.

Rigatoni al pesto di fagiolini con olive e peperoni

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Passato bene il weekend? io sono andata a fare una corsa, una di quelle che piacciono a metà, montagne, salite e lunghissime distanze. 300 pazzi in mezzo ai monti ad affrontare una tempesta che sarebbe potuta benissimo essere stata una rappresentazione pittorica dell’inferno.
Ma anche in quelle condizioni mi viene da dire bella, bellissima corsa. Ma sono soddisfatta a metà. Ho seguito la testa invece del cuore e forse ho sbagliato. Dovrei ascoltare meno il mio lato razionale e lasciarmi trasportare dalle sensazioni. Ma come direbbe mia nonna “del senno del poi sono piene le fosse”. Sarà per la prossima volta.

Ma veniamo al piatto di oggi, un bel piatto di rigatoni con pesto di fagiolini, peperoni grigliati, olive, feta e scaglie di mandorle. Non preparo spesso la pasta, confesso che non sono una fan della pasta, preferisco cereali, riso integrale/rosso/nero, o magari cous cous. Ma qualche giorno fa ho visto su IG la foto di una pasta che mi ha incuriosito, non mi ricordo più di chi era e me ne scuso. Mi era piaciuta l’idea delle scaglie di mandorle.
Questa pasta nasce come svuotafrigo, un resto di fagiolini, un mezzo peperone, due olivette. E vuoi non metterci un po’ di feta per dare un tocco in più? e il piatto è venuto così per caso. Una ricetta non ricetta.

Un piatto di pasta sciue sciue che si prepara in dieci muniti, il tempo di cuocere la pasta e il soghetto è pronto. Fresca, leggera, ovviamente se omettete la feta diventa anche vegano. Visto che ne era rimasta un po’ l’ho provata sia calda che in versione pasta fredda. Devo dire che è molto buona anche così come insalata di pasta, per il pranzo in ufficio o magari un pic nic.

Buona settimana a tutti ?

Rigatoni al pesto di fagiolini con olive e peperoni
Ingredienti (per due persone)
140 g di rigatoni
peperone rosso
fagiolini
feta
olive
mandorle
sale
olio evo

Procedimento
Cuocete al vapore il fagiolini, oppure lessateli in acqua salata. Frollateli con il minipimer insieme a un filo d’olio. Aggiustate di sale ma non esagerate perchè la feta è molto saporita. Grigliate il peperone su una graticola oppure mettendolo sul fornello. Quando la pelle comincia a bruciacchiarsi, mettetelo in un sacchetto, strasciate e vedrete che la pelle viene via facilmente.
Nel frattempo cuocete i rigatoli in acqua salata. Scolateli, conditeli con il pesto, poi unite le olive, i peperoni, la feta e le mandorle a scaglie.

Soba con agretti e cannellini

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Pensavate che fosse arrivata la primavera e invece no! scherzetto 😉
Qua sono due giorni che piove e si è fatto freddo. Siamo tornati in pieno autunno. Comunque pioggia o non pioggia oarami la primavera si vede ovunque, anche sui banchi del mercato. Carciofi, asparagi, fave, piselli, è tutto un tripudio di verde.
E poi ci sono loro, gli agretti (anche noti come barba di frate) che io amo alla follia. Appena li trovo non me li faccio scappare.

Sul blog ci sono già un bel po’ di ricette a base di agretti, spaghetti, tagliatelle, ravioli, secondi, ci ho fatto il pesto, insalate, ma non mi stanco mai di sperimentare abbinamenti nuovi. Quella volta ho provato ad abbinarli alla soba, che sono dei noodles di grano saraceno. Gusto affumicato della soba più l’amarognolo degli agretti, quindi ci voleva qualcosa che addolcisse il tutto, e ho pensato ai fagioli cannellini. E per dare croccantezza un po’ di semini. Il tutto condito con una salsa ottenuta mescolando succo di limone, salsa di soia e olio di sesamo.


Sana, leggera ed equilibrata. C’è tutto, carboidrati, proteine e verdure. Perfetta per tutti, anche celiaci e vegani. Che ne dite? vi piace il mio pranzo? provateli perchè meritano.
Ahhhh dimenticavo. Gli agretti si trovano per un periodo molto limitato (non più di un mese) quindi vi consiglio di prenderli appena li trovate.
Ora vi saluto e vi auguro un buon fine settimana. Speriamo che il tempo migliori.

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Soba con agretti e cannellini
 
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Cottura
tempo totale
 
Un piatto unico sano, leggero e veloce. Perfetto per tutti, anche vegani e celiaci.
Autore:
Recipe type: Piatto unico
Cuisine: Fusion
Ingredienti
  • Per due persone
  • 120 g di soba (spaghetti di grano saraceno)
  • 150 g di agretti
  • 120 g di fagioli cannellini (peso da cotti)
  • mezzo limone
  • semi vari (lino, sesamo)
  • salsa di soia q.b.
  • olio di sesamo
  • sale
Preparazione
  1. La sera prima mettete in ammollo i fagioli secchi. Cuoceteli nella pentola a pressione coperti con acqua leggermente salata per 25 minuti dal fischio. Poi scolateli.
  2. Staccate le radici dure degli agretti, lavateli bene e sbollentateli in acqua salata fino a che non sono teneri. Scolateli e fateli raffreddare in acqua fredda. Poi scolateli e fateli raffreddare.
  3. Lessate la soba nell'acqua in cui avete cotto gli agretti e scolateli. Passateli sotto acqua fredda per fermare la cottura.
  4. Emulsionate il succo di limone con la salsa di soia, l'olio di soia e il sale. Unite gli spaghetti, gli agretti e i fagioli e mescolate il tutto. Per finire completate con i semi e servite.

Pesto di menta e pistacchi

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Eccoci arrivati al fine settimana….evvai!!!
non vedo l’ora che sia domani sera, quando mi fionderò in stazione appena uscita dall’ufficio per correre dalle mie nipotine. Oramai sono quasi due mesi che non le vedo e mi mancano troppo i loro sorrisi, le loro risate, i loro abbracci. Per me sarà un fine settimana di festa 😉

E voi invece? avete qualche bel programma oppure vi darete al riposo? scommetto che qualcuno di voi ha in programma di rilassarsi chiudendosi in cucina a spadella, impastare. Mi sa che qua siamo parecchie a rilassarsi cucinando!

Se invece non avete ancora pensato a cosa preparare e siete alla ricerca di idee veloci e gustose questo pesto è proprio quello che fa al caso vostro. Menta, pecorino e pistacchi…un’esplosione di freschezza.

Ci potete condire pasta, cous cous, riso, ma anche spalmarlo direttamente su una bella bruschetta croccante. Provatelo perchè merita, non ve ne pentirete. Lo trovate sull’ultimo numero di IFoodStyle insieme a tante altre idee sfiziose per l’estate.

Ora vi saluto, il tempo è tiranno e il lavoro purtroppo chiama. Buon fine settimana.

5.0 from 2 reviews
Pesto di menta e pistacchi
 
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Cottura
tempo totale
 
Autore:
Ingredienti
  • un ciuffo di menta
  • 40 g di pistacchi (non salati)
  • 15 g di pecorino grattugiato
  • olio extravergine di oliva
  • scorza di mezzo limone (bio)
  • sale
Preparazione
  1. Laviamo bene la menta, e preleviamo le foglie migliori e più profumate.
  2. Facciamo tostare i pistacchi in una padella antiaderente, poi pestiamo tutti gli ingredienti nel mortaio aggiungendo un po’ alla volta l’olio. In alternativa utilizzate il minipimer.
  3. Alla fine il pesto deve risultare denso e cremoso.
Note
Si conserva per una settimana in frigo, in alternativa potete congelarlo porzionato a cubetti.

Risotto integrale asparagi e taleggio

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Ci siamo, sabato è il grande giorno. Si va a Firenze e si spera di arrivare sani e salvi a Faenza dopo 100km di grande fatica…sempre che la fortuna mi assista. Se sopravvivo poi vi racconto come è andata 😉
In questi giorno confesso di essere un tantino nervosa per questa cosa. So perfettamente che l’ho deciso io, che non mi costringe nessuno, che non me lo ha ordinato il dottore, che posso anche non andare. Purtroppo però io sono una che quando si mette in testa una cosa è difficile che torni indietro, quindi si va. Anche se una certa apprensione c’è, sopratutto per colpa del caldo che è venuto in questi giorni. Quando corro soffro parecchio il caldo, e visto che qua siamo passati da 10 gradi a 30 nel giro di tre giorni il fisico ne sta un po’ risentendo.

In verità l’ho già fatta quattro volte quindi so cosa mi aspetta, fatica, momenti di sconforto e di sofferenza, momenti in cui maledirò di esserci cascata un’altra volta. Ma so anche la gioia pazzesca che si prova quando passi quel traguardo e capisci di avercela fatta. Tu che corri solo per puro piacere, che non ti alleni seguendo chissà che tabelle di training, tu che non fai diete specifiche, che te ne freghi di quelli che ti ripetono che ogni chilo di troppo ti costa 10 secondi al chilometro, tu che ti senti sempre dire alla visita per il certificato sportivo “ma lei dove pensa di andare con un’anemia come la sua”, tu ce l’hai fatta, hai corso per 100km e ce l’hai fatta!!!
Passare quel traguardo è gioia pazzesca e adrenalina a mille 😀

Questa settimana devo fare il pieno di carboidrati per avere tanta energia per la corsa. Quindi via di pane, pasta, riso e cerali vari come se non ci fosse un domani 😉

Per il pranzo di oggi andiamo con un bel risotto fatto con riso integrale, asparagi, e mantecato con taleggio. E per decorare una mimosa di tuorlo d’uovo. Si sa che gli asparagi stanno benissimo con le uova.
Oramai uso solo riso integrale, il suo sapore intenso mi piace tantissimo. E quando mi capita di mangiare riso bianco mi sembra che non sappia più di niente.
Non è vero che il riso integrale richiede una cottura lunghissima, basta metterlo in ammollo la sera prima e cuocerà come un riso bianco normalissimo. Oltre alle insalate fredde anche i risotti vengono squisiti.

Fidatevi, questo risotto è favoloso, morbido, cremoso, e il sapore fresco degli asparagi si unisce al gusto intenso del taleggio. Una vera goduria per il palato. Oramai siamo agli sgoccioli con gli asparagi quindi meglio approfittarne!

5.0 from 3 reviews
Risotto integrale asparagi e taleggio
 
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Cottura
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Un primo cremoso e saporito che non vi deluderà.
Autore:
Ingredienti
  • Per due persone
  • 150 g riso integrale
  • 20 g di taleggio
  • brodo vegetale
  • 6-7 asparagi
  • 1 uovo sodo
  • olio extravergine d'oliva
  • sale
Preparazione
  1. Prima di tutto la sera prima mettete in ammollo in due ciotole il riso che avrete precedentemente lavato bene.
  2. Preparate il brodo vegetale usando le verdure che vi trovate in frigo.
  3. Lavate e pulite gli asparagi dalle parti legnose del gambo aiutandovi magari con un pelapatate.
  4. Tagliate i gambi degli asparagi a cubetti, lasciando da parte le punte.
  5. Scaldate in una casseruola un filo d'olio, poi mettete il riso precedentemente scolato. Fate tostare per 2-3 minuti. Aggiungete i gambi degli asparagi.
  6. Fate bollire, a parte, una casseruola con il brodo. Aggiungetene un mestolo al riso e lasciatelo evaporare. Proseguite aggiungendo altro brodo, poca per volta, e lasciandolo via via evaporare.
  7. A metà cottura aggiungete anche le teste degli asparagi.
  8. Quando il riso sarà quasi cotto, spegnete, unite il taleggio tagliato a cubetti a cui avrete tolto la buccia, e coprite per qualche minuto.
  9. Impiattate decorando con la mimosa di uovo che si ottiene passando il tuorlo sodo attraverso un colino. Per questa operazione aiutatevi con un cucchiaino. Servite caldo

Spaghetti con agretti e colatura di alici

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Chi di voi si è fatto tentare dal nuovo canale culinario Food Network? su su, non fate i timidi, scommetto che ci sono molte mani alzate. Io lo ammetto senza problemi, la curiosità di vedere le proposte di questo canale ha vinto sulla mia normale idiosincrasia verso la TV. In verità non essendo a casa se non la mattina presto e la sera ho potuto vedere ben pochino 🙂

Un programma che mi è capitato di vedere si chiama Donna di frontiera: una foodblogger americana che propone le sue ricette di famiglia. Lo stile del programma è un po’ simile a quello di Nigella ma in versione americana: l’idea è presentare una cucina facile e veloce, alla portata di tutti e dalle ricette gustose e invitanti.
Ma in questo caso le ricette proposte sono una cosa pazzesca: panetti di burro come se piovesse, bacon a chili, panna come se fosse acqua e per finire chili e chili di formaggio. Da un certo punto di vista è quasi divertente, mi fa sorridere vedere le mostruosità che infila dentro le sue ricette. Ma se ci si pensa bene è agghiacciante pensare che milioni di casalinghe americane vengano indotte a cucinare in quel modo. Alla faccia di uno stile di vita sano!!!

Io vado proprio contro corrente rispetto alla signora di frontiera, odio riempire le ricette di grassi. Io sono per le cose semplici, leggere e con pochi ingredienti. Come il piatto di oggi, solo spaghetti conditi con agretti e pane tostato in padella con colatura di alici. Tre ingredienti in croce, ma una vera bomba!

Come sapete adoro gli agretti, li mangio anche a colazione (e non scherzo, l’altro giorno ho fatto colazione con toast integrale farcito con agretti e pomodorini 😉 ). Appena ho visto questa ricetta sull’ultimo numero di Ci piace cucinare non me la sono fatta scappare, anche perchè adoro la colatura di alici.

Semplicissimi da fare e davvero buonissimi, saporiti ma leggeri. Oramai il periodo degli agretti sta purtroppo volgendo al termine quindi correte a cercarli, non potete farvi sfuggire questa delizia. Vedrete che ve ne innamorerete anche voi.

4.3 from 3 reviews
Spaghetti con agretti e colatura di alici
 
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Cottura
tempo totale
 
Un piatto semplice e molto saporito.
Autore:
Recipe type: Pasta
Ingredienti
  • Per due persone
  • 160 g di spaghetti
  • 60 g di agretti
  • 2 cucchiai di colatura di alici
  • peperoncino
  • pan grattato
  • olio evo
Preparazione
  1. Pulite gli agretti, sciacquateli bene. Cuoceteli in acqua bollente leggermente salata per circa 10 minuti.
  2. Scolateli e rimetteteli in padella con un filo d'olio e un po' di peperoncino. Saltateli pochi minuti per farli insaporire.
  3. In un padellino tostate il pangrattato con un filo di colatura di alici.
  4. Nel frattempo cuocete gli spaghetti lasciandoli un po' al dente. Scolatela e tenete da parte un po' dell'acqua di cottura e aggiungeteli nella padella con gli agretti. Saltate la pasta a fuoco medio per amalgamare gli ingredienti. Se necessario aggiungete un po' di acqua di cottura della pasta.
  5. Condite con un cucchiaio di colatura di alici e con il pangrattato.

Pesto di agretti e pistacchi

by 40 Comments

Vi dirò, questa settimana non mi è dispiaciuta. Sinceramente avere un giorno di festa infrasettimanale non mi dispiace affatto. Permette di staccare un pochino la spina ed arrivare con più tranquillità al fine settimana. E poi ci aspetta un bel weekend lungo, speriamo che il tempo sia clemente così magari riuscirò a farmi una bella passeggiata fuori porta o magari un pic nic. Meglio approfittarne perchè poi per un mese fino al 2 Giugno niente più feste purtroppo.
E voi cosa farete di bello nel weekend?

Continua il mio trip agretti. Oramai il periodo agretti sta finendo quindi appena riesco a trovali non me li faccio scappare. Dopo le uova in camicia nel nido di agretti oggi vi propongo un sughetto a base di agretti. Agretti, pecorino, pistacchi, peperoncino e un tocco si limone. Saporito, fresco e leggermente piccantino. Una vera delizia.

Super veloce da preparare, perfetto per condirci un piatto di pasta, nel mio caso rigatoni integrale. Per dare un tocco di croccantezza ho aggiunto anche della granella di pistacchi. Ottimo come condimento, ma fidatevi, è favoloso anche direttamente spalmato su delle bruschettine per un aperitivo. Io ho un debole per le salsine in cui pucciare il pane 😉

Se siete interessate ad altre ricette con gli agretti potete guardare qua, ce ne sono un bel po’.
E ora vi saluto, vi auguro un buon fine settimana.

5.0 from 2 reviews
Pesto di agretti e pistacchi
 
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Cottura
tempo totale
 
Un pesto dal sapore di primavera con una nota leggermente piccante
Autore:
Recipe type: Ricetta base
Ingredienti
  • 50 g di agretti
  • 40 g di pistacchi (non salati)
  • 15 g di pecorino grattugiato
  • olio extravergine di oliva
  • ½ cucchiaino di peperoncino tritato
  • ½ cucchiaino di succo di limone
  • sale
Preparazione
  1. Prima di tutto pulite gli agretti. Prendetene un po' in mano e con un movimento secco staccate la radice rossa.
  2. Laviamo bene gli agretti, e sbollentiamoli in acqua salata per 3 minuti.
  3. Facciamo tostare i pistacchi in una padella antiaderente.
  4. Pestiamo tutti gli ingredienti nel mortaio aggiungendo un po’ alla volta l’olio. In alternativa utilizzate il minipimer. Alla fine il pesto deve risultare denso e cremoso.
  5. Cuocete la pasta in acqua salata, condite con il pesto, qualche agretto, e pistacchi tritati a coltello.

Con questa ricetta partecipo al contest al km 0 organizzato da Batuffolando ricette, I biscotti della zia e un’arbanella di basilico.

Zuppa di quinoa e legumi

by 46 Comments

Qua il tempo è parecchio migliorato negli ultimi giorni. Ora si vede anche un timido sole. Avete notato quanto si sono allungate le giornate? Sono abituata ad alzarmi molto presto la mattina ed ho notato davvero una bella differenza! Si sente profumo di rinascita, qualche timida fogliolina sta spuntando negli alberi e si comincia a vedere qualche fiorellino qua e la. L’altro giorno ho notato che il rosmarino del mio papy sta mettendo fuori dei microscopici bocciolini 😀

Anche se la temperatura è diventata leggermente più mite in casa mia comunque la sera si predilige ancora gustarsi una bella zuppa calda. Oltre al riscaldamento fisico, io trovo che le zuppe siano anche delle meravigliose scalda-cuore.

Ovviamente è d’obbligo l’uso di verdure di stagione, anzi di solito utilizzo tutte quelle parti un po’ durette che di solito vengono eliminate. In casa mia non si butta via nulla, io riciclo tutto, foglie dei ravanelli, gambi dei finocchi, coste delle biete, foglie delle rape, foglie esterne dei cavolfiori, etc etc.

Poi per la zuppa mi piace aggiungere qualche legume e dei cereali. Vado un po’ in base a quello che offre la dispensa. L’abbinamento dei legumi ai cereali migliora moltissimo l’assorbimento delle proteine dei legumi. Associando le proteine dei legumi a quelle dei cereali è possibile raggiungere un valore biologico complessivo delle proteine pari a quello delle proteine di origine animale. In effetti se ci pensate, già le ricette della tradizione fanno lo stesso abbinamento, pensate a un grande classico come pasta e ceci/fagioli.

Oggi ho scelto ceci e lenticchie, abbinate alla quinoa. La quinoa non è propriamente un cereale, ha un alto contenuto di amido ma è senza glutine. E’ ricca di lisina e calcio e molto proteica.
E si cuoce abbastanza velocemente rispetto ad esempio a farro e orzo. Cosa che non guasta quando si ha poco tempo 😉

A differenza del minestrone, le zuppe mi piacciono un po’ sostenute ma se la volete più liquida potete aggiungere un po’ di brodo vegetale. E che zuppa sia!!!

5.0 from 3 reviews
Zuppa di quinoa e legumi
 
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Una calda zuppa per riscaldare le fredde giornate invernali, a base di quinoa e legumi.
Autore:
Recipe type: Zuppe
Cuisine: casalinga
Ingredienti
  • 140 g di quinoa
  • 50 g di ceci secchi (100 g se cotti)
  • 50 g di lenticchie secche (100 g se già lessate)
  • sedano, carote e cipolla
  • brodo vegetale
  • peperoncino
  • rosmarino (abbondante)
  • olio extravergine d’oliva
Preparazione
  1. Prima di tutto cuocete i ceci. La sera prima mettete a bagno i ceci in acqua fredda per almeno 12 ore.
  2. Scolateli e cuocerli nella pentola a pressione per 30 minuti dal fischio. Tenete il liquido di cottura.
  3. Fate soffriggere in una padella con un filo d’olio sedano, carote e cipolla e poi aggiungete anche il peperoncino e il rosmarino. Unite le lenticchie precedentemente sciacquate.
  4. Coprite con il brodo vegetale e lasciate cuocere per circa 20/25 minuti, finchè le lenticchie non saranno tenere ma comunque ancora al dente.
  5. Aggiungete i ceci e la quinoa precedentemente lavata.
  6. Mescolate il tutto e aggiungete altro brodo vegetale se necessario.
  7. Fate cuocere per circa 15 minuti, regolate di sale e secondo il vostro gusto, a fine cottura aggiungete un filo d’olio a cudo.
Note
Per far prima potete usare anche legumi in scatola.
Le lenticchie piccole tipo quelle di Castelluccio non necessitano di ammollo e possono essere cotte direttamente nella zuppa. Se usate lenticchie grandi fate l'ammollo la sera prima.
Abbondate con il rosmarino, sta benissimo con i legumi.

Orzotto noci e brie

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Oggi proposta per il pranzo. Perchè mica si vive di solo dolce. Sono una persona democratica, mi piace sia il salato che il dolce 😉
Per quel che riguarda il salato prediligo i carboidrati, alla faccia delle calorie, dei chili di troppo, della dieta. La carne mi piace poco, la mangio ma molto raramente. Preferisco sicuramente il pesce. Ma il carboidrato la fa da padrone, pane, focacce, cereali di tutti i tipi. Se integrali ancora meglio.

Ecco tutti a pensare la classica italiana che si scofana chili di pasta…e invece no. Devo dire che la pasta è proprio l’ultima delle scelte, posso benissimo farne a meno, la mangio proprio raramente, preferisco il riso. Adoro i risotti, mi piace il loro essere morbidi, cremosi e avvolgenti. Se poi è freddo non c’è proprio gara, risotto batte pasta 10 a 0.

Però mi piace anche variare cereale, quindi orzotto o farrotto. Oggi vi propongo l’orzotto che mi sono fatta domenica. Bello saporito, morbido e gustoso. Orzo, brie e noci.
Ve lo assicuro…una bomba. Perfetto per queste giornate grigie e piovose 🙂

Se avete fretta usate l’orzo perlato che può essere cotto direttamente. In linea di principio sarebbe consigliato usare orzo decorticato, che va ammollato la sera prima (almeno 12 ore), poi scolato e sciacquato bene.

Che dite vi ho convinto?

Ora vi saluto e vi auguro un buon fine settimana. Io andrò a trovare le mie nipotine, è un mese che non le vedo e non vedo l’ora di poterle abbracciare e bearmi dei loro sorrisi e delle loro risate.

5.0 from 4 reviews
Orzotto noci e brie
 
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Prep
Cottura
tempo totale
 
Un primo cremoso e saporito che non vi deluderà.
Autore:
Recipe type: Primo
Ingredienti
  • 150 g orzo perlato
  • ½ porro
  • brie
  • noci
  • brodo vegetale
  • olio extravergine d'oliva
  • sale
  • pepe
Preparazione
  1. Prima di tutto preparate il brodo vegetale usando le verdure che trovate in frigo.
  2. Spezzettate grossolanamente le noci con le mani.
  3. Sciacquate l’orzo sotto l’acqua corrente, poi scolatelo. Mettete il porro in una casseruola con un cucchiaio di olio e fatelo cuocere per 2-3’. Aggiungete poi l’orzo e mescolate per farlo insaporire.
  4. Fate bollire, a parte, una casseruola con il brodo.
  5. Aggiungetene un mestolo all’orzo e lasciatela evaporare. Proseguite aggiungendo altro brodo, poca per volta, e lasciandola via via evaporare.
  6. Quando l'orzo sarà quasi cotto, spegnete, unite il brie tagliato a cubetti a cui avrete tolto la buccia, e coprite per qualche minuto. Unite le noci.
  7. Servite caldo decorato con qualche fettina di brie e qualche gheriglio di noce.
Note
Se avete fretta usate l'orzo perlato che può essere cotto direttamente. In linea di principio sarebbe consigliato usare orzo decorticato, che va ammollato la sera prima (almeno 12 ore), poi scolato e sciacquato bene.

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